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Natalie Rossi – Intra me
Natalie Rossi crea INTRA ME a partire da una riflessione sul rapporto tra quello specifico e molto particolare spazio archeologico e la sua ricerca nell’ambito dei temi dell’acqua e del corpo.
Comunicato stampa
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L’opera concepita per l’Auditorium di Mecenate conduce la ricerca di Natalie Rossi sul tema dell’acqua e della nascita a eccellenti conclusioni estetiche e concettuali. Si tratta della posizione nello spazio dell’auditorium di una ventina di moduli di medie dimensioni contenenti acqua realizzati dall’assemblaggio di diverse pellicole plastiche. Il lavoro condotto a partire da uno studio sulla semantica dell’acqua, le sue derivazioni culturali ma anche e più specificamente i suoi legami sensoriali, è uno sviluppo di questa ricerca in un’atmosfera segreta e privata che lo spazio in cui è istallato rende esplicita. Dell’opera è parte integrante, infatti, il suo contenitore; i singoli moduli acquatici sono collocati all’interno dell’antico ninfeo come emergenze spontanee, come forme di una generazione naturale all’interno dello spazio umido e segreto dell’antica costruzione. Questa diventa, pertanto forma dell’opera e contemporaneamente suo profondo contenuto concettuale. L’Auditorium, incluso negli horti Maecenatis di età augustea, è infatti uno spazio parzialmente ipogeo in origine percorso dall’acqua, come nell’uso appunto dei ninfei della Roma antica, dove Rossi esplicita il riferimento al ventre materno, al luogo cioè della generazione dall’acqua e della trasformazione, attingendo ai riferimenti fisici inclusi nell’acquaticità del luogo. I moduli istallati, inoltre, si compongono a loro volta di forme morbide che afferiscono alla fisiologia del corpo femminile facendo pensare ai seni e componendosi insieme in forma di morule, uova o comunque forme di una gestazione preziosa e segreta. L’artista conduce da tempo una ricerca sul tema dell’acqua e il lavoro presentato si inserisce in questa dinamica mostrando tutto l’interesse per il coinvolgimento sensoriale ed emotivo che caratterizza il suo modus operandi. Ogni progetto realizzato è infatti una tappa in questo percorso di analisi delle potenzialità espressive dell’approccio installativo o concettuale nella direzione, però, dell’immediatezza percettiva e forse anche della comunicazione non verbale.
Natalie Rossi, segnando i suoi lavori con questa cifra acquatica e emozionale, risponde ad un’esigenza di coinvolgimento con il mezzo dell’arte, coinvolgimento fisico, personale e interpersonale. A partire dal titolo, infatti, INTRA ME, che con assonanze latine indica il luogo d’origine dell’esplorazione, la propria profondità, il proprio interno, il luogo segreto della propria creatività, l’opera coinvolge e favorisce l’incontro nel momento della fruizione. A partire perciò da se stessa, dall’indagine del suo corpo, Rossi estende un input comunicativo a tutta la sua ricerca con mezzi eleganti e sinceri, superando la dimensione biografica dall’interno, senza eluderla.
Natalie Rossi, segnando i suoi lavori con questa cifra acquatica e emozionale, risponde ad un’esigenza di coinvolgimento con il mezzo dell’arte, coinvolgimento fisico, personale e interpersonale. A partire dal titolo, infatti, INTRA ME, che con assonanze latine indica il luogo d’origine dell’esplorazione, la propria profondità, il proprio interno, il luogo segreto della propria creatività, l’opera coinvolge e favorisce l’incontro nel momento della fruizione. A partire perciò da se stessa, dall’indagine del suo corpo, Rossi estende un input comunicativo a tutta la sua ricerca con mezzi eleganti e sinceri, superando la dimensione biografica dall’interno, senza eluderla.
07
novembre 2009
Natalie Rossi – Intra me
Dal 07 al 15 novembre 2009
arte contemporanea
Location
AUDITORIUM MECENATE
Roma, Largo Leopardi, 2, (Roma)
Roma, Largo Leopardi, 2, (Roma)
Biglietti
€ 3,00, prenotazione consigliata
Orario di apertura
ore 21.00 – 23.00; apertura diurna su prenotazione
Vernissage
7 Novembre 2009, ore 21
Sito web
www.comune.roma.it/monumentiantichi
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