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Natascia Raffio – Rococò Nightmare
Vari i motivi dell’invenzione di Natascia Raffio che hanno incontrato il lavoro teorico della Galleria Core per l’affermazione e la sperimentazione della cuteness italiana.
Quindici nuove pitture a olio presentano il suo personaggio, Gogolì, autoritratto neonatale dell’artista nel sogno delle merci
Comunicato stampa
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Vari i motivi dell’invenzione di Natascia Raffio che hanno incontrato il lavoro teorico della Galleria Core per l’affermazione e la sperimentazione della cuteness italiana. Quindici pitture a olio realizzate per questa mostra presentano il suo personaggio avatar, Gogolì. Esso condivide alcune forme riconoscibili del più celebre personaggio Disney elevandole a segni della propria identità non affrancata, affidata dall’autrice ai personaggi del mercato che hanno popolato la sua e la nostra infanzia. L’insieme è una narrazione di apparizioni ambientate tra paesaggi montani, a volte bucolici, appartenenti alla geografia delle sue memorie infantili – le Dolomiti – quasi totalmente sovrapposta a certe ambientazioni convenzionali della finzione commerciale, così come l’autrice si autoritrae nel suo disneyano personaggio. Il sogno o incubo prende vita in questo modo, come una natura-merce benjaminiana nella quale le cose sono feticci e con esse le forme umane, come mostrano un corno e una testa disciolte in un magma che sembra gelato, e poi quelle stesse teste affogare nella loro oggettualità. E qui l’accostamento surrealistico – e il perturbante – o il riferimento mitologico di alcune figure è depotenziato dal loro valore di consumo e da certo orchestrato alleggerimento pop della simbologia. Tutto ciò, nella pittura della Raffio, è espresso da morfologie neonatali in alcuni soggetti che hanno l’effetto di una deformazione “graziosa”. Gogolì stesso ritratto peraltro come una testa animata di vita propria, che a volte con bella invenzione staglia la sua morfologia “commerciale” nel paesaggio come una roccia: merce, scultura e natura. E dunque attraverso una specifica modellazione neonatale degli arti di alcuni personaggi o della natura che è ampiamente posseduta dalla pittrice quanto forma oggettiva della dialettica tra violenza e tenerezza dell’estetica cute. Ciò che le permette di collegare le gambe di una figura in carrozzina con lo stesso oggetto fino a una sola forma mutilata equivalente alla piccolissima ruota della carrozzina che si anima teneramente. O di mescolare la graziosità quasi morbosa dell’ornamento floreale alla tenerezza del soggetto reificato come un gadget. È vero però che, l’esplicito, o quantomeno riconosciuto appartenere di questo mondo a un immaginario personale, che tra l’altro collega tutti i quadri a un lago come motivo ricorrente e ossessivo, conferisce forse all’insieme quasi il senso della familiarità del ricordo.
Giancarlo Carpi
Giancarlo Carpi
06
aprile 2017
Natascia Raffio – Rococò Nightmare
Dal 06 aprile al 04 maggio 2017
arte contemporanea
Location
SPAZIO CORE
Roma, Via Dei Fienaroli, 31a, (Roma)
Roma, Via Dei Fienaroli, 31a, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 16.00 alle 20.00
Vernissage
6 Marzo 2017, h 18.00
Autore
Curatore