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Natino Chirico – Mitologie di un eterno presente
La rassegna è un viaggio retrospettivo per narrare la visione dell’artista, attraverso la trasposizione su tela delle sue mitologie contemporanee e i suoi universi, che si trasformano in fotogrammi pittorici d’impatto emozionale. Un percorso antologico attraverso 80 opere, le più significative degli ultimi 30 anni di storia personale dell’artista
Comunicato stampa
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Verrà inaugurata il 19 Marzo, nella sede di Palazzo Collicola a Spoleto, la mostra personale di Natino Chirico “Mitologie di un eterno presente”. Curata da Gianluca Marziani, la rassegna è un viaggio retrospettivo per narrare la visione dell’artista, attraverso la trasposizione su tela delle sue mitologie contemporanee e i suoi universi, che si trasformano in fotogrammi pittorici d’impatto emozionale. Un percorso antologico attraverso 80 opere, le più significative degli ultimi 30 anni di storia personale dell’artista. Gianluca Marziani ha selezionato le opere realizzate tra gli anni ‘70 e i nostri giorni, tra più di 6000 dipinti del pittore di origini calabresi, ma romano d’adozione. Emerge così il viaggio personale, la crescita e la maestria di uno dei più importanti artisti italiani contemporanei viventi.
La mostra - promossa dalla Regione Umbria, dal Ministero dello sviluppo Economico e la città di Spoleto, e realizzata grazie al sostegno di numerosi sponsor - rappresenta un’occasione unica per far conoscere al grande pubblico un aspetto fondamentale dell’opera di Chirico: quello di creare un impatto empatico tra le proprie opere e il pubblico. Ogni immagine dipinta appare infatti come un collegamento veloce nell’immaginario dello spettatore, che viene proiettato in una profonda riflessione o lanciato verso suggestioni positive e coinvolgenti.
La maestria dell’artista nel dominare con padronanza le diverse tecniche pittoriche e nel saper trasformare colori e materiali in fermi immagine grafici e iconografici, fanno di lui un pittore senza limiti, capace di piegare l’arte al suo volere. Acrilico, olio e metacrilato trovano spazio in questo percorso di opere che evidenzia la sua crescita costante nel tempo.
“E’ come se i telai trattenessero sottotraccia un’energia primordiale – sottolinea Gianluca Marziani - eco di una natura avvolgente, una massa luminosa che disegna il profilo mistico delle figure”.
L’Umbria, e Spoleto, celebreranno l’artista che negli anni ha saputo passare dall’iniziale cammino legato al filone espressionista dei primi anni di lavoro, fino a trovare sfogo nella rappresentazione del vero. Chirico vede nel cinema una sua musa ispiratrice importante, dove i personaggi che lo popolano devono essere indagati ed esplorati a vari livelli di profondità. Così caratteri importanti come Federico Fellini e Charlie Chaplin ritornano spesso a popolare il suo spazio scenico.
I soggetti che sono dipinti sulle sue tele vengono destrutturati e ricomposti per essere poi eternizzati nei loro sorrisi e nella loro mimica più tradizionale. Ma per Chirico altrettanto importanti sono i volumi e gli spazi che rendono tridimensionalità e profondità agli spazi racchiusi nelle sue opere: “Per me l’Umbria è un posto particolare da cui sono stato adottato, che amo, e in cui ho scelto di vivere. Esporre qui è anche un ringraziamento per questi luoghi. Questa antologica è un punto a capo, non un arrivo, da domani si prosegue. Queste opere sintetizzano un percorso iniziato molto anni fa – continua - e la convinzione di aver lavorato bene per tutta la vita, di aver fatto un percorso sano fatto di ricerca e studio. Sono sempre convinto di essere stato sulla strada giusta, su un percorso di studio corretto. Fin da ragazzino mentre i miei amici giocavano fuori, io ero a lavorare, a studiare. Alcuni disegni mostrano un’ossessione di ricerca e l’amore. Tutto questo mi ha portato a lavorare in primis per me stesso. Io faccio il pittore per mestiere, voglio pensare che la mia sia stata una scelta eroica, forse un delirio di presunzione, ma quello che mi ha spinto è un convinzione fortissima, e il risultato mi rende felice”.
La mostra - promossa dalla Regione Umbria, dal Ministero dello sviluppo Economico e la città di Spoleto, e realizzata grazie al sostegno di numerosi sponsor - rappresenta un’occasione unica per far conoscere al grande pubblico un aspetto fondamentale dell’opera di Chirico: quello di creare un impatto empatico tra le proprie opere e il pubblico. Ogni immagine dipinta appare infatti come un collegamento veloce nell’immaginario dello spettatore, che viene proiettato in una profonda riflessione o lanciato verso suggestioni positive e coinvolgenti.
La maestria dell’artista nel dominare con padronanza le diverse tecniche pittoriche e nel saper trasformare colori e materiali in fermi immagine grafici e iconografici, fanno di lui un pittore senza limiti, capace di piegare l’arte al suo volere. Acrilico, olio e metacrilato trovano spazio in questo percorso di opere che evidenzia la sua crescita costante nel tempo.
“E’ come se i telai trattenessero sottotraccia un’energia primordiale – sottolinea Gianluca Marziani - eco di una natura avvolgente, una massa luminosa che disegna il profilo mistico delle figure”.
L’Umbria, e Spoleto, celebreranno l’artista che negli anni ha saputo passare dall’iniziale cammino legato al filone espressionista dei primi anni di lavoro, fino a trovare sfogo nella rappresentazione del vero. Chirico vede nel cinema una sua musa ispiratrice importante, dove i personaggi che lo popolano devono essere indagati ed esplorati a vari livelli di profondità. Così caratteri importanti come Federico Fellini e Charlie Chaplin ritornano spesso a popolare il suo spazio scenico.
I soggetti che sono dipinti sulle sue tele vengono destrutturati e ricomposti per essere poi eternizzati nei loro sorrisi e nella loro mimica più tradizionale. Ma per Chirico altrettanto importanti sono i volumi e gli spazi che rendono tridimensionalità e profondità agli spazi racchiusi nelle sue opere: “Per me l’Umbria è un posto particolare da cui sono stato adottato, che amo, e in cui ho scelto di vivere. Esporre qui è anche un ringraziamento per questi luoghi. Questa antologica è un punto a capo, non un arrivo, da domani si prosegue. Queste opere sintetizzano un percorso iniziato molto anni fa – continua - e la convinzione di aver lavorato bene per tutta la vita, di aver fatto un percorso sano fatto di ricerca e studio. Sono sempre convinto di essere stato sulla strada giusta, su un percorso di studio corretto. Fin da ragazzino mentre i miei amici giocavano fuori, io ero a lavorare, a studiare. Alcuni disegni mostrano un’ossessione di ricerca e l’amore. Tutto questo mi ha portato a lavorare in primis per me stesso. Io faccio il pittore per mestiere, voglio pensare che la mia sia stata una scelta eroica, forse un delirio di presunzione, ma quello che mi ha spinto è un convinzione fortissima, e il risultato mi rende felice”.
19
marzo 2016
Natino Chirico – Mitologie di un eterno presente
Dal 19 marzo al 22 maggio 2016
arte contemporanea
Location
PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE – MUSEO CARANDENTE
Spoleto, Via Loreto Vittori, 11, (Perugia)
Spoleto, Via Loreto Vittori, 11, (Perugia)
Vernissage
19 Marzo 2016, ore 12
Ufficio stampa
EQUA
Autore
Curatore