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Nativity in red
Il rosso in sottofondo vivifica la variegata interpretazione di Nativity. “Nascita” come ogni “inizio”, un gesto che dà via al movimento, un’alba di un giorno che comincia, uno sguardo nuovo.
Comunicato stampa
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Il rosso in sottofondo vivifica la variegata interpretazione di Nativity. “Nascita” come ogni “inizio”, un gesto che dà via al movimento, un’alba di un giorno che comincia, uno sguardo nuovo.
Terra e territorio, continenti e colori, onde e suoni. Elementi che nel rosso risuonano armonici seppur in differenti forme. Partendo dalla terra come principio di rigenerazione, gli “Astragali” del salentino Giuseppe Diso richiamano sapori e metafore che evidenziano stratificazioni semantiche, cioè di senso, legate alla tradizione e al territorio, alla storia dei luoghi. L’artista omaggia il poeta Ercole Ugo D’Andrea e nasce “L’orto dei ribes di corallo”, e dal frutto nascono cristalli elaborati dalla terra… La ballerina nera di Carlo Cofano danza sulle note del continente africano. Sugli sfondi accesi di rosso e terra calda ritrae particolari momenti degli usi e costumi dei Masai, popolo che il giovane artista predilige per la genuinità e la gioiosa espressione di madri, padri, re e regine.
Domina la scena la paternità di Mario Ferrante. Già con “I figli di Iemanjá, (mostra presentata nel 2003 nelle sale della Galleria Il Grifone di Lecce) il maestro italo brasiliano ci aveva regalato forme create dall’emozione. “L a coperta azzurra” è un’opera di grande impatto, un dipinto di pura evocazione in cui le figure del padre e del figlio richiamano fortemente l’attenzione dell’osservatore. Nascono prospettive sorprendenti sulla tela, create dalla matericità dell’olio lavorato a spatola, ma soprattutto nascono dalla capacità di dosare la luce e il colore in un figurativo che non permette errori. Oltre a Giuseppe Diso, Carlo Cofano e Mario Ferrante partecipano alla collettiva “Nativity in red” gli artisti: Marcello Malandugno, Fabio Pellicano, Venanzio Manciocchi, Ezio Colosimo, Massimo Marangio, Luigi Christopher Veggetti Kanku.
Monica Maggiore
Terra e territorio, continenti e colori, onde e suoni. Elementi che nel rosso risuonano armonici seppur in differenti forme. Partendo dalla terra come principio di rigenerazione, gli “Astragali” del salentino Giuseppe Diso richiamano sapori e metafore che evidenziano stratificazioni semantiche, cioè di senso, legate alla tradizione e al territorio, alla storia dei luoghi. L’artista omaggia il poeta Ercole Ugo D’Andrea e nasce “L’orto dei ribes di corallo”, e dal frutto nascono cristalli elaborati dalla terra… La ballerina nera di Carlo Cofano danza sulle note del continente africano. Sugli sfondi accesi di rosso e terra calda ritrae particolari momenti degli usi e costumi dei Masai, popolo che il giovane artista predilige per la genuinità e la gioiosa espressione di madri, padri, re e regine.
Domina la scena la paternità di Mario Ferrante. Già con “I figli di Iemanjá, (mostra presentata nel 2003 nelle sale della Galleria Il Grifone di Lecce) il maestro italo brasiliano ci aveva regalato forme create dall’emozione. “L a coperta azzurra” è un’opera di grande impatto, un dipinto di pura evocazione in cui le figure del padre e del figlio richiamano fortemente l’attenzione dell’osservatore. Nascono prospettive sorprendenti sulla tela, create dalla matericità dell’olio lavorato a spatola, ma soprattutto nascono dalla capacità di dosare la luce e il colore in un figurativo che non permette errori. Oltre a Giuseppe Diso, Carlo Cofano e Mario Ferrante partecipano alla collettiva “Nativity in red” gli artisti: Marcello Malandugno, Fabio Pellicano, Venanzio Manciocchi, Ezio Colosimo, Massimo Marangio, Luigi Christopher Veggetti Kanku.
Monica Maggiore
18
dicembre 2007
Nativity in red
Dal 18 dicembre 2007 al 12 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE IL GRIFONE
Lecce, Via Giuseppe Palmieri, 20, (Lecce)
Lecce, Via Giuseppe Palmieri, 20, (Lecce)
Orario di apertura
10/12.30 – 17.30/20. Domenica e festivi per appuntamento. Lunedì chiuso
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