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Natura e Artificio nell’Umano Cammino
A60 Contemporary Art Space rinnova le sue proposte espositive con la mostra dal titolo “Natura e Artificio nell’Umano Cammino” in occasione della conclusione del mese di settembre.
Comunicato stampa
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A60 Contemporary Art Space rinnova le sue proposte espositive con la mostra dal titolo "Natura e Artificio nell'umano cammino" in occasione della conclusione del mese di settembre.
E' importante intanto sottolineare la vastità e profondità del tema proposto che ha trovato due strade e registri specifici
di indagine: da una parte abbiamo voluto proporre opere sul tema del paesaggio con architetture, di artisti del '900 molto diversi fra loro, scelti per la loro particolare qualità. Dall'altra, abbiamo selezionato alcuni dipinti sul tema della Natura morta di artisti del '900 accostati a opere contemporanee. Il confronto fra il paesaggio e l'architettura diventa decisivo per questa mostra che desidera accostare la natura all'artificio creato dall'uomo ed in questa direzione si potranno osservare dipinti nati in ambiti paesaggistici molto diversi, capaci di farci compiere riflessioni in un viaggio suggestivo. Sarà bello perdersi nel paesaggio e nelle architetture delle magiche cittadine bretoni che ritroveremo nel dipinto del pittore francese Yves Floch del 1943, per spostarsi poi ad osservare un magico dipinto dedicato ad una veduta montana austriaca dall'aria disneyana nella quale spicca nel centro una chiesa dall'appuntito campanile. E poi, come rimanere indifferenti di fronte alla piccola opera inedita che rappresenta una parte del famoso giardino barocco di una nota villa lombarda? Nel giardino, la natura "piegata" dall'uomo nelle forme geometriche rinasce nell'artificio dell'arte espressa nel piccolo dipinto ad olio su tavola probabilmente della grande pittrice veneziana Emma Ciardi.
Le opere degli artisti contemporanei vogliono invece confrontarsi con il tema della città indagato in alcune fotografie e video: la città è l'artificio più grande creato dall'uomo bisognoso continuamente di relazioni con il mondo naturale, però: è questo un equilibrio delicato che nel '900 ha portato a risultati catastrofici laddove la natura è stata dimenticata. Curiosa, ironica, appare la piccola tavola del pittore Olinsky Sandano che all'interno di una veduta colloca un suo tipico personaggio proveniente dall'artificio dei fumetti e cartoni animati americani.
Poeticamente stimolante è stato per noi l'accostamento di quattro diversi dipinti del '900 sul tema della Natura morta: la leggerezza e forza di una piccola opera inedita di Filippo De Pisis (Interno con fiori), la forza plastica di una tavola di un autore sconosciuto di nome Paolo Rondi, la luce e l'architettura dal potente taglio evocativo di una natura morta di anonimo autore sono accostate ad una piccola tela di un giovane pittore cinese di grande maturità che non nega la sua vicinanza culturale nei confronti di Manet. Questa mostra vuole donare grandi emozioni con opere anche di piccole dimensioni capaci di farci riflettere sul valore e sul peso degli elementi che ci aiutano a vivere.
E' importante intanto sottolineare la vastità e profondità del tema proposto che ha trovato due strade e registri specifici
di indagine: da una parte abbiamo voluto proporre opere sul tema del paesaggio con architetture, di artisti del '900 molto diversi fra loro, scelti per la loro particolare qualità. Dall'altra, abbiamo selezionato alcuni dipinti sul tema della Natura morta di artisti del '900 accostati a opere contemporanee. Il confronto fra il paesaggio e l'architettura diventa decisivo per questa mostra che desidera accostare la natura all'artificio creato dall'uomo ed in questa direzione si potranno osservare dipinti nati in ambiti paesaggistici molto diversi, capaci di farci compiere riflessioni in un viaggio suggestivo. Sarà bello perdersi nel paesaggio e nelle architetture delle magiche cittadine bretoni che ritroveremo nel dipinto del pittore francese Yves Floch del 1943, per spostarsi poi ad osservare un magico dipinto dedicato ad una veduta montana austriaca dall'aria disneyana nella quale spicca nel centro una chiesa dall'appuntito campanile. E poi, come rimanere indifferenti di fronte alla piccola opera inedita che rappresenta una parte del famoso giardino barocco di una nota villa lombarda? Nel giardino, la natura "piegata" dall'uomo nelle forme geometriche rinasce nell'artificio dell'arte espressa nel piccolo dipinto ad olio su tavola probabilmente della grande pittrice veneziana Emma Ciardi.
Le opere degli artisti contemporanei vogliono invece confrontarsi con il tema della città indagato in alcune fotografie e video: la città è l'artificio più grande creato dall'uomo bisognoso continuamente di relazioni con il mondo naturale, però: è questo un equilibrio delicato che nel '900 ha portato a risultati catastrofici laddove la natura è stata dimenticata. Curiosa, ironica, appare la piccola tavola del pittore Olinsky Sandano che all'interno di una veduta colloca un suo tipico personaggio proveniente dall'artificio dei fumetti e cartoni animati americani.
Poeticamente stimolante è stato per noi l'accostamento di quattro diversi dipinti del '900 sul tema della Natura morta: la leggerezza e forza di una piccola opera inedita di Filippo De Pisis (Interno con fiori), la forza plastica di una tavola di un autore sconosciuto di nome Paolo Rondi, la luce e l'architettura dal potente taglio evocativo di una natura morta di anonimo autore sono accostate ad una piccola tela di un giovane pittore cinese di grande maturità che non nega la sua vicinanza culturale nei confronti di Manet. Questa mostra vuole donare grandi emozioni con opere anche di piccole dimensioni capaci di farci riflettere sul valore e sul peso degli elementi che ci aiutano a vivere.
22
settembre 2020
Natura e Artificio nell’Umano Cammino
Dal 22 al 30 settembre 2020
arte contemporanea
Location
A60 CONTEMPORARY ART SPACE (Milano)
Milano, Via Aosta, 17, (MI)
Milano, Via Aosta, 17, (MI)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15-19
Sito web
Autore
Curatore