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Natura naturans
Sei visioni della natura in uno spazio inimmaginabile, il candido interno della Chiesa di San Francesco in Cortemilia, risalente al XIII secolo.
Comunicato stampa
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Negli spazi candidi della Chiesa di San Francesco in Cortemilia, risalente al XIII secolo, prende vita Natura naturans, mostra collettiva d’arte contemporanea il cui comun denominatore è lo sguardo profondo sulla natura in senso lato, sui suoi meccanismi razionali intrinsechi e insieme sul caos che la governa, nell’intento classificatorio e negli aspetti metamorfici e generativi: una natura-dio, tanto terrena quanto divina, che suscita insieme meraviglia e inquietudine.
Nelle cappelle laterali alla navata centrale, nella zona rialzata del coro e nella cripta sotterranea saranno si potranno ammirare installazioni dalle forme organiche, con elementi vegetali e animali, e quadri sospesi.
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Termine latino di origine filosofica, natura naturans è traducibile come natura naturante, ovvero l’essere della Natura mutevole e imperfetta, in continua evoluzione, già data alla luce e insieme generatrice della sua stessa realtà, in un movimento perpetuo, necessario e razionalmente determinato. Tale dualismo tra perituro ed eterno, ne svela lo status divino: creatrice di sé stessa, nasce e muore in un ciclo infinito, si trasforma, seguendo proprie leggi intelligibili, ma non smette mai di esistere ed è perciò immortale. Essa è identificabile con Dio.
Oggetto originario e prediletto dell’arte, anch’essa in bilico tra concretezza e astrazione, ne viene incessantemente istoriata. Nel punto in cui geometrie perfette e celesti si mescolano a forme organiche ricettive, si colgono echi di biologia e botanica, di letteratura e psicologia: punti di vista interdisciplinari, tutti volti a sondare elementi fondamentali della realtà, per rivelarne la vera essenza.
L’opera d’arte, innestandosi sul binomio Natura-Dio, cattura la forma della materia vivente, la rielabora, e restituisce la rappresentazione di un organismo ideale o di un evento fuori dal tempo. Questa indagine sul mondo organico, vegetale e animale, produce tentativi di replicarne i primordi, il dinamismo e insieme la staticità; crea alternative biologiche possibili, lo classifica e ne mostra le effimere configurazioni: simulacri e icone contemporanee della divinità.
—
Artisti.
Marco Angelini. Nato a Roma nel 1971, vive e lavora tra Roma e Varsavia. Studia il fenomeno metropolitano e il porsi di fronte a processi di trasformazione costante. L’interpretazione sociologica costituisce il suo retroterra culturale e formativo di riferimento. Nelle sue opere la superficie pittorica diventa il luogo d’incontro di forme e materie, segni e significati: una ricerca espressiva in cui impiega una grande varietà di materiali, per lo più di riciclo, per creare un substrato su cui interviene con pigmenti, polveri, colle, metalli e plastiche, dando vita ad opere caratterizzate da un equilibrio sospeso, da un silenzio gravido e da rarefatte atmosfere. Ha attraversato varie fasi di ricerca, contaminando il proprio lavoro con temi e metodi propri della scienza, al fine di creare nuovi paradigmi evolutivi. Tra i principali ambiti d’indagine il doppio, la memoria e il rapporto della materia con gli elementi che la perturbano: tempo, spazio, contesti urbani, Uomo.
Elena Fonti. nata a Torino nel 1978, dopo il liceo scientifico ha subito iniziato a lavorare come videomaker freelance. Dal 2006 al 2014 ha lavorato in un'agenzia di interaction design, in qualità di videomaker, graphic designer e project manager. All’inizio del 2014 decide di spostarsi a Londra. Questo momento è un nuovo inizio. Riprende la matita e ricomincia a disegnare. Da allora non ha più smesso. Dopo aver studiato illustrazione botanica, disegno dall’immaginazione, incisione e sperimentato il Metodo Munari ora disegna tessuti, ricette illustrate e insegna acquerello ai bambini.
Alice Padovani. Laureata in Filosofia e in Arti Visive, dalla metà degli anni ‘90 al 2012 si forma e lavora come attrice e regista nell’ambito del teatro contemporaneo. Parallelamente, preferendo l'utilizzo del disegno, dell'installazione e della performance, sviluppa il proprio percorso di artista visiva che la porta a esporre in mostre personali, collettive e fiere d’arte a carattere nazionale e internazionale. I suoi lavori fanno parte di alcune importanti collezioni a Roma, Parigi e Londra.
Alice Serafino. Nasce a Pinerolo (TO) nel 1980, dove vive e lavora. Dopo essersi laureata all'Accademia di Belle Arti ha continuato ad approfondire la propria ricerca negli ambiti della fotografia, dell'illustrazione e della grafica. Alice è sempre alla ricerca di oggetti, fiori, piante e insetti, che raccoglie delicatamente. Mira a dare loro una nuova vita e lo fa in camera oscura. Le immagini monocromatiche che ne scaturiscono, distillate ed essenziali, compongono una sorta di catalogo dell'umanità, un inventario di momenti, sensazioni e ricordi.
Medina Zabo. Nasce ad Arezzo nel 1979. Dopo una laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Perugia, con tesi in Semiotica, e una specializzazione all’Istituto Europeo di Design di Roma, lavora per alcuni anni come giornalista, occupandosi soprattutto di tematiche ambientali e denuncia sociale. Nel 2012 si ritira nelle campagne dell’Etruria per dedicarsi allo studio delle tecniche antiche di restauro e all’osservazione dei fenomeni della
materia organica. Coabita per sei mesi con una colonia di api sciamate nel soggiorno, esperienza che segna l’inizio dell’attuale ricerca artistica sulle analogie tra linguaggio dell’uomo e delle api. Ha studiato arte all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, attualmente frequenta l’Accademia di Roma. Vincitrice del Premio O.R.A 2018 e finalista alla XIII edizione del Premio Arte Laguna nella sezione Land Art, ha esposto in musei, gallerie e siti di in interesse storico e culturale in Italia.
Federica Zianni. Nasce a Roma nel 1993 dove si diploma al Liceo artistico dell’istituto Sant’Orsola. Nel 2012 si trasferisce a Milano per frequentare il triennio di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si laurea con lode nel 2015. Frequenta la Hochschule für Bildende Künste di Dresda fino al 2017. Prosegue nel biennio della Scuola di Scultura con il professor Vittorio Corsini presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, e nel 2018 si laurea con lode. I suoi la lavori scultorei, inizialmente figurativi, si evolvono poi in opere organiche ed astratte. La sua ricerca artistica parte dallo studio anatomico dell’orecchio interno, per sfociare in forme cicliche e radicali, dalle parvenze biologiche. Temi dominanti sono l’ascolto, la comunicazione e il movimento introspettivo.
Per ulteriori informazioni:
Comune di Cortemilia Ufficio Turismo e Cultura
Corso Luigi Einaudi, 1
0173 81027 int. 5
turismo@comune.cortemilia.cn.it
serviziocivilecortemilia@gmail.com
www.comune.cortemilia.cn.it
Evento organizzato dal Comune di Cortemilia in collaborazione con Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Unione Montana Alta Langa ed Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.
Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
Nelle cappelle laterali alla navata centrale, nella zona rialzata del coro e nella cripta sotterranea saranno si potranno ammirare installazioni dalle forme organiche, con elementi vegetali e animali, e quadri sospesi.
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Termine latino di origine filosofica, natura naturans è traducibile come natura naturante, ovvero l’essere della Natura mutevole e imperfetta, in continua evoluzione, già data alla luce e insieme generatrice della sua stessa realtà, in un movimento perpetuo, necessario e razionalmente determinato. Tale dualismo tra perituro ed eterno, ne svela lo status divino: creatrice di sé stessa, nasce e muore in un ciclo infinito, si trasforma, seguendo proprie leggi intelligibili, ma non smette mai di esistere ed è perciò immortale. Essa è identificabile con Dio.
Oggetto originario e prediletto dell’arte, anch’essa in bilico tra concretezza e astrazione, ne viene incessantemente istoriata. Nel punto in cui geometrie perfette e celesti si mescolano a forme organiche ricettive, si colgono echi di biologia e botanica, di letteratura e psicologia: punti di vista interdisciplinari, tutti volti a sondare elementi fondamentali della realtà, per rivelarne la vera essenza.
L’opera d’arte, innestandosi sul binomio Natura-Dio, cattura la forma della materia vivente, la rielabora, e restituisce la rappresentazione di un organismo ideale o di un evento fuori dal tempo. Questa indagine sul mondo organico, vegetale e animale, produce tentativi di replicarne i primordi, il dinamismo e insieme la staticità; crea alternative biologiche possibili, lo classifica e ne mostra le effimere configurazioni: simulacri e icone contemporanee della divinità.
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Artisti.
Marco Angelini. Nato a Roma nel 1971, vive e lavora tra Roma e Varsavia. Studia il fenomeno metropolitano e il porsi di fronte a processi di trasformazione costante. L’interpretazione sociologica costituisce il suo retroterra culturale e formativo di riferimento. Nelle sue opere la superficie pittorica diventa il luogo d’incontro di forme e materie, segni e significati: una ricerca espressiva in cui impiega una grande varietà di materiali, per lo più di riciclo, per creare un substrato su cui interviene con pigmenti, polveri, colle, metalli e plastiche, dando vita ad opere caratterizzate da un equilibrio sospeso, da un silenzio gravido e da rarefatte atmosfere. Ha attraversato varie fasi di ricerca, contaminando il proprio lavoro con temi e metodi propri della scienza, al fine di creare nuovi paradigmi evolutivi. Tra i principali ambiti d’indagine il doppio, la memoria e il rapporto della materia con gli elementi che la perturbano: tempo, spazio, contesti urbani, Uomo.
Elena Fonti. nata a Torino nel 1978, dopo il liceo scientifico ha subito iniziato a lavorare come videomaker freelance. Dal 2006 al 2014 ha lavorato in un'agenzia di interaction design, in qualità di videomaker, graphic designer e project manager. All’inizio del 2014 decide di spostarsi a Londra. Questo momento è un nuovo inizio. Riprende la matita e ricomincia a disegnare. Da allora non ha più smesso. Dopo aver studiato illustrazione botanica, disegno dall’immaginazione, incisione e sperimentato il Metodo Munari ora disegna tessuti, ricette illustrate e insegna acquerello ai bambini.
Alice Padovani. Laureata in Filosofia e in Arti Visive, dalla metà degli anni ‘90 al 2012 si forma e lavora come attrice e regista nell’ambito del teatro contemporaneo. Parallelamente, preferendo l'utilizzo del disegno, dell'installazione e della performance, sviluppa il proprio percorso di artista visiva che la porta a esporre in mostre personali, collettive e fiere d’arte a carattere nazionale e internazionale. I suoi lavori fanno parte di alcune importanti collezioni a Roma, Parigi e Londra.
Alice Serafino. Nasce a Pinerolo (TO) nel 1980, dove vive e lavora. Dopo essersi laureata all'Accademia di Belle Arti ha continuato ad approfondire la propria ricerca negli ambiti della fotografia, dell'illustrazione e della grafica. Alice è sempre alla ricerca di oggetti, fiori, piante e insetti, che raccoglie delicatamente. Mira a dare loro una nuova vita e lo fa in camera oscura. Le immagini monocromatiche che ne scaturiscono, distillate ed essenziali, compongono una sorta di catalogo dell'umanità, un inventario di momenti, sensazioni e ricordi.
Medina Zabo. Nasce ad Arezzo nel 1979. Dopo una laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Perugia, con tesi in Semiotica, e una specializzazione all’Istituto Europeo di Design di Roma, lavora per alcuni anni come giornalista, occupandosi soprattutto di tematiche ambientali e denuncia sociale. Nel 2012 si ritira nelle campagne dell’Etruria per dedicarsi allo studio delle tecniche antiche di restauro e all’osservazione dei fenomeni della
materia organica. Coabita per sei mesi con una colonia di api sciamate nel soggiorno, esperienza che segna l’inizio dell’attuale ricerca artistica sulle analogie tra linguaggio dell’uomo e delle api. Ha studiato arte all’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, attualmente frequenta l’Accademia di Roma. Vincitrice del Premio O.R.A 2018 e finalista alla XIII edizione del Premio Arte Laguna nella sezione Land Art, ha esposto in musei, gallerie e siti di in interesse storico e culturale in Italia.
Federica Zianni. Nasce a Roma nel 1993 dove si diploma al Liceo artistico dell’istituto Sant’Orsola. Nel 2012 si trasferisce a Milano per frequentare il triennio di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si laurea con lode nel 2015. Frequenta la Hochschule für Bildende Künste di Dresda fino al 2017. Prosegue nel biennio della Scuola di Scultura con il professor Vittorio Corsini presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, e nel 2018 si laurea con lode. I suoi la lavori scultorei, inizialmente figurativi, si evolvono poi in opere organiche ed astratte. La sua ricerca artistica parte dallo studio anatomico dell’orecchio interno, per sfociare in forme cicliche e radicali, dalle parvenze biologiche. Temi dominanti sono l’ascolto, la comunicazione e il movimento introspettivo.
Per ulteriori informazioni:
Comune di Cortemilia Ufficio Turismo e Cultura
Corso Luigi Einaudi, 1
0173 81027 int. 5
turismo@comune.cortemilia.cn.it
serviziocivilecortemilia@gmail.com
www.comune.cortemilia.cn.it
Evento organizzato dal Comune di Cortemilia in collaborazione con Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Unione Montana Alta Langa ed Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.
Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
04
agosto 2019
Natura naturans
Dal 04 al 25 agosto 2019
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN FRANCESCO
Cortemilia, (Cuneo)
Cortemilia, (Cuneo)
Orario di apertura
9-10-11/08
dalle 10 alle 12.30 / dalle 17 alle 19:30
dal 16 al 25/08
dalle 10 alle 22
Vernissage
4 Agosto 2019, h 10
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