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Naturacultura – Il potere modellante della parola
Tatto, vista, udito, consentono al nostro intelletto di elaborare una personale percezione della realtà inserendosi nel complesso e multiforme rapporto esistente tra natura e cultura. Differenti prospettive che scaturiscono dal delicato stato di interdipendenza che si crea tra l’uomo e lo spirito.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 27 febbraio alle 18.00 la Galleria Marconi e l'Amministrazione Comunale di Cupra Marittima (Assessorato alla Cultura) presentano il secondo appuntamento di Naturacultura, un percorso in tre collettive che si pone l'intento di osservare il controverso e affascinante legame tra arte, uomo e natura.
Gli spazi della Galleria Marconi per questo appuntamento ospiteranno le opere di Daniele Duranti, Carla Mattii, Sabrina Muzi, Giorgio Pignotti e Giovanni Termini. A curare l'evento e i testi della mostra è Cristina Petrelli.
Quarto appuntamento della rassegna Troppo! La Galleria Marconi esagera!, Naturacultura è un invito a riflettere sul futuro della nostra specie, del nostro mondo e del nostro stile di vita. L'arte osserva la contemporaneità e dà voce e forma a speranze, paure, inquietudini e sogni. Lo sguardo di Naturacultura a tratti è limpido e a tratti onirico, non esiste un percorso unico né una verità assoluta, bensì mille percorsi possibili per ricreare un rapporto di rispetto e un domani sul nostro pianeta, che è anche l'unico che abbiamo a disposizione.
“Quanti tipi di realtà esistono? Coriandoli scomposti, petali di un candore asettico, paesaggi dall’essenza indefinibile, dettagli capaci di evocare istinti primordiali e figure che mettono in dubbio la nostra capacità di giudizio. I sensi si attivano. Tatto, vista, udito, consentono al nostro intelletto di elaborare una personale percezione della realtà inserendosi nel complesso e multiforme rapporto esistente tra natura e cultura. Differenti prospettive che scaturiscono dal delicato stato di interdipendenza dinamica che si crea tra l’uomo –inteso come processo sociale- e lo spirito naturale. In tale contesto il lavoro di Daniele Duranti conduce a riflettere sul rapporto tra visione diretta e mediata, soffermandosi sull’equilibrio sottile di realtà e finzione. Un accostamento fra verità ed artificio che nelle opere di Carla Mattii si concentra sugli elementi naturali. Riprodotti artificialmente petali, pistilli e foglie, sono un invito a dare origine a nuove specie organiche che non hanno alcuna possibilità evolutiva. Il rapporto tra limite ed infinito si trasforma, in Sabrina Muzi, in una lotta costante ed insondabile, che trova nella natura un mezzo per esplorare la parte più irrazionale dell’uomo. Una possibilità che Giorgio Pignotti assegna alla figura concentrando l’attenzione sul discorso identitario. Il volto diventa lo strumento mediante il quale interrogarsi sulla capacità di riconoscere chi abbiamo davanti attraverso le caratteristiche fisiche. Le installazioni di Giovanni Termini, sempre sull’orlo del paradosso, riescono invece ad esprimere il contrasto tra l’inarrestabile scorrere dell’esistenza e la tendenza a costruire certezze. Esperienze diverse che rappresentano singole modalità di messa in forma del reale. Un processo di interpretazione che potremmo accostare a quello attuato attraverso il linguaggio il quale ha, nella consuetudine orale, la sua originaria espressione, mentre trova nella scrittura l’articolazione successiva. Il racconto, in questo senso, diventa una fonte ricca e preziosa nella quale immergersi per lasciarsi meravigliare dalle tante ed infinite forme in cui può essere intenso il rapporto tra natura e cultura. Un nesso di relazioni da cogliere affidandosi al potere modellante della parola”. (Cristina Petrelli)
Una nuova rassegna per il sedicesimo anno di attività, in una Galleria Marconi rinnovata nella forma ma fortemente radicata nella sostanza del proprio percorso di ricerca, già questo sembrerebbe Troppo. Ma non ci può bastare. La speranza è lavorare ancora con la coerenza, la testardaggine e la voglia di crescere, restando sempre al passo con i tempi, cogliendo idee e mutamenti della nostra epoca, e anche questo sembrerebbe Troppo. Non c’è arroganza, né immodestia, ma la rassegna 2010 2011 si intitola proprio Troppo! La Galleria Marconi esagera!, perché in un mondo dove la crisi è presente e tocca purtroppo la vita di milioni di persone, dove tutti noi siamo sottoposti a tagli e a restrizioni dei diritti fondamentali, abbiamo avvertito il desiderio di debordare, non solo fisicamente.
Gli spazi della Galleria Marconi per questo appuntamento ospiteranno le opere di Daniele Duranti, Carla Mattii, Sabrina Muzi, Giorgio Pignotti e Giovanni Termini. A curare l'evento e i testi della mostra è Cristina Petrelli.
Quarto appuntamento della rassegna Troppo! La Galleria Marconi esagera!, Naturacultura è un invito a riflettere sul futuro della nostra specie, del nostro mondo e del nostro stile di vita. L'arte osserva la contemporaneità e dà voce e forma a speranze, paure, inquietudini e sogni. Lo sguardo di Naturacultura a tratti è limpido e a tratti onirico, non esiste un percorso unico né una verità assoluta, bensì mille percorsi possibili per ricreare un rapporto di rispetto e un domani sul nostro pianeta, che è anche l'unico che abbiamo a disposizione.
“Quanti tipi di realtà esistono? Coriandoli scomposti, petali di un candore asettico, paesaggi dall’essenza indefinibile, dettagli capaci di evocare istinti primordiali e figure che mettono in dubbio la nostra capacità di giudizio. I sensi si attivano. Tatto, vista, udito, consentono al nostro intelletto di elaborare una personale percezione della realtà inserendosi nel complesso e multiforme rapporto esistente tra natura e cultura. Differenti prospettive che scaturiscono dal delicato stato di interdipendenza dinamica che si crea tra l’uomo –inteso come processo sociale- e lo spirito naturale. In tale contesto il lavoro di Daniele Duranti conduce a riflettere sul rapporto tra visione diretta e mediata, soffermandosi sull’equilibrio sottile di realtà e finzione. Un accostamento fra verità ed artificio che nelle opere di Carla Mattii si concentra sugli elementi naturali. Riprodotti artificialmente petali, pistilli e foglie, sono un invito a dare origine a nuove specie organiche che non hanno alcuna possibilità evolutiva. Il rapporto tra limite ed infinito si trasforma, in Sabrina Muzi, in una lotta costante ed insondabile, che trova nella natura un mezzo per esplorare la parte più irrazionale dell’uomo. Una possibilità che Giorgio Pignotti assegna alla figura concentrando l’attenzione sul discorso identitario. Il volto diventa lo strumento mediante il quale interrogarsi sulla capacità di riconoscere chi abbiamo davanti attraverso le caratteristiche fisiche. Le installazioni di Giovanni Termini, sempre sull’orlo del paradosso, riescono invece ad esprimere il contrasto tra l’inarrestabile scorrere dell’esistenza e la tendenza a costruire certezze. Esperienze diverse che rappresentano singole modalità di messa in forma del reale. Un processo di interpretazione che potremmo accostare a quello attuato attraverso il linguaggio il quale ha, nella consuetudine orale, la sua originaria espressione, mentre trova nella scrittura l’articolazione successiva. Il racconto, in questo senso, diventa una fonte ricca e preziosa nella quale immergersi per lasciarsi meravigliare dalle tante ed infinite forme in cui può essere intenso il rapporto tra natura e cultura. Un nesso di relazioni da cogliere affidandosi al potere modellante della parola”. (Cristina Petrelli)
Una nuova rassegna per il sedicesimo anno di attività, in una Galleria Marconi rinnovata nella forma ma fortemente radicata nella sostanza del proprio percorso di ricerca, già questo sembrerebbe Troppo. Ma non ci può bastare. La speranza è lavorare ancora con la coerenza, la testardaggine e la voglia di crescere, restando sempre al passo con i tempi, cogliendo idee e mutamenti della nostra epoca, e anche questo sembrerebbe Troppo. Non c’è arroganza, né immodestia, ma la rassegna 2010 2011 si intitola proprio Troppo! La Galleria Marconi esagera!, perché in un mondo dove la crisi è presente e tocca purtroppo la vita di milioni di persone, dove tutti noi siamo sottoposti a tagli e a restrizioni dei diritti fondamentali, abbiamo avvertito il desiderio di debordare, non solo fisicamente.
27
febbraio 2011
Naturacultura – Il potere modellante della parola
Dal 27 febbraio al 27 marzo 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA FRANCO MARCONI
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 16-20
Vernissage
27 Febbraio 2011, ore 18.00
Autore
Curatore