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Naturae memoria
Naturae memoria propone al publico il lavoro di Franceca Della Toffola, fotografa e
curatrice di Trevignano Fotogafia, a confronto con le sculture dell’artista mestrino
Stefano Zaratin.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ente promotore: Comune di Spinea (Venezia)
Curatrice: Santina Ricupero
in collaborazione con Contemporis ETS
Testi critici: Francesca Giubilei Luca Berta e Monica Mazzolini
Inaugurazione: 25 marzo 2022 ore 17
Luogo inaugurazione: Sede espositiva Santa Maria Assunta
Via Rossignago Spinea
Durata della mostra: dal 25 marzo al 10 aprile 2022
Orari: da giovedì a domenica 15,30-19;
sabato e domenica: 10 - 12 / 15,30 – 19;
sedi espositive: Oratorio Santa Maria Assunta via Rossignago Spinea
Oratorio Villa Simion Via Roma 265 Spinea
Si inaugura venerdì 25 marzo a Spinea Naturae memoria
Quinta mostra della rassegna di arte contemporanea MEMORIAE, voluta dal
Comune di Spinea e curata da Santina Ricupero, con la collaborazione
dell’Associazione Contemporis ETS.
Il progetto comprende sette esposizioni che indagano i rapporti della memoria con
l’identità, la natura, l’oblio, lo sradicamento, il tempo, il silenzio.
Naturae memoria propone al publico il lavoro di Franceca Della Toffola, fotografa e
curatrice di Trevignano Fotogafia, a confronto con le sculture dell’artista mestrino
Stefano Zaratin.
Le foto di Francesca Della Toffola, esposte nella sede espositiva di Santa Maria
Assunta appartengono alle serie Accerchiati incanti, titolo tratto da un verso di A.
Zanzotto.
Una poetessa con la macchina fotografica è il titolo del testo critico a lei dedicato da
Monica Mazzolini nel pieghevole della mostra. Sono infatti, quelle di Francesca,
poesie da leggere nelle immagini fotografiche, rigorosamente racchiuse in un tondo,
in un cerchio, simbolo non solo di perfezione e infinito ma anche della terra, della
femmininilità, della maternità e della visione circolare propria dell’occhio umano e
della luce ( Francesca Della Toffola). L’artista ama fotografarsi nella natura, usa il
corpo come oggetto del suo lavoro, indagandone tutte le possibilità espressive, alla
ricerca di una identità più profonda. Sovrappone gli autoscatti a prati, laghi, distese
innevate. La fusione totale del suo corpo con la natura, la rende parte di un tutto
infinito, trasmettendo una grande sensazione di armonia e quiete.
Una fotografia vicina al neopittorialismo e alla corrente ottocentesca dei Preraffaelliti,
secondo molti critici e storici della fotografia tra cui Giorgio Bonomi, Italo Zannier e
la stessa Monica Mazzolini.
Stefano Zaratin, scultore, conduce negli ultimi anni, una ricerca orientata al
conflittuale rapporto Uomo/Natura. Caratteristica peculiare del suo lavoro è la
gamma cromatica: solo bianco, nero e i colori dei materiali stessi. Si interroga
profondamente sul futuro del nostro ambiente facendo scaturire dalle sue riflessioni
uno scenario apocalittico e straniante. Infatti, nelle sculture, ottenute assemblando
materiali vari ( carta, fili, rami, legno, pastiche oggetti vari..), i materiali organici si
trasformano in bituminosi : il fiore in un vaso di vetro ha i petali in metallo e una
bellezza scultorea da ammirare ma, sul fondo del vetro, al posto dell’acqua, delle
macchie di bitume colpiscono il nostro sguardo. Un sottile senso di disagio disturba
la nostra contemplazione di fronte alla trasformazione in atto.
Il lavoro di Stefano è un lavoro di denuncia di come, quotidianamente stiamo
avvelenando il nostro ambiente. Le sue sculture sono delle metamorfosi: l’artista
mescola materiali vari dando luogo a una natura di sua personale invenzione.
Due mostre con uno sguardo diverso sulla natura: romantico quello di Francesca
Della Toffola con la necessità di essere un tutt’uno con la Natura e critico, razionale,
lo sguardo di Stefano Zaratin che ci mette in guardia sull’attentato quotidiano
all’ambiente e all’ecosistema. Possiamo parlare di un fare artistico femminile e uno
maschile? E un dilemma sempre aperto…..
Mostre a seguire nel 2022:
Identitas Memoria Elisa Biagi . Andrea Serafini ( 29 aprile -15 maggio) Testi critici
Monica Mazzolini, Luca Berta e Francesca Giubilei.
Tempus Memoria Identitas Santina Ricupero . Maria Angela Tiozzi ( 27 maggio -12
giugno) a cura di Francesca Giubilei e Monica Mazzolini.
Curatrice: Santina Ricupero
in collaborazione con Contemporis ETS
Testi critici: Francesca Giubilei Luca Berta e Monica Mazzolini
Inaugurazione: 25 marzo 2022 ore 17
Luogo inaugurazione: Sede espositiva Santa Maria Assunta
Via Rossignago Spinea
Durata della mostra: dal 25 marzo al 10 aprile 2022
Orari: da giovedì a domenica 15,30-19;
sabato e domenica: 10 - 12 / 15,30 – 19;
sedi espositive: Oratorio Santa Maria Assunta via Rossignago Spinea
Oratorio Villa Simion Via Roma 265 Spinea
Si inaugura venerdì 25 marzo a Spinea Naturae memoria
Quinta mostra della rassegna di arte contemporanea MEMORIAE, voluta dal
Comune di Spinea e curata da Santina Ricupero, con la collaborazione
dell’Associazione Contemporis ETS.
Il progetto comprende sette esposizioni che indagano i rapporti della memoria con
l’identità, la natura, l’oblio, lo sradicamento, il tempo, il silenzio.
Naturae memoria propone al publico il lavoro di Franceca Della Toffola, fotografa e
curatrice di Trevignano Fotogafia, a confronto con le sculture dell’artista mestrino
Stefano Zaratin.
Le foto di Francesca Della Toffola, esposte nella sede espositiva di Santa Maria
Assunta appartengono alle serie Accerchiati incanti, titolo tratto da un verso di A.
Zanzotto.
Una poetessa con la macchina fotografica è il titolo del testo critico a lei dedicato da
Monica Mazzolini nel pieghevole della mostra. Sono infatti, quelle di Francesca,
poesie da leggere nelle immagini fotografiche, rigorosamente racchiuse in un tondo,
in un cerchio, simbolo non solo di perfezione e infinito ma anche della terra, della
femmininilità, della maternità e della visione circolare propria dell’occhio umano e
della luce ( Francesca Della Toffola). L’artista ama fotografarsi nella natura, usa il
corpo come oggetto del suo lavoro, indagandone tutte le possibilità espressive, alla
ricerca di una identità più profonda. Sovrappone gli autoscatti a prati, laghi, distese
innevate. La fusione totale del suo corpo con la natura, la rende parte di un tutto
infinito, trasmettendo una grande sensazione di armonia e quiete.
Una fotografia vicina al neopittorialismo e alla corrente ottocentesca dei Preraffaelliti,
secondo molti critici e storici della fotografia tra cui Giorgio Bonomi, Italo Zannier e
la stessa Monica Mazzolini.
Stefano Zaratin, scultore, conduce negli ultimi anni, una ricerca orientata al
conflittuale rapporto Uomo/Natura. Caratteristica peculiare del suo lavoro è la
gamma cromatica: solo bianco, nero e i colori dei materiali stessi. Si interroga
profondamente sul futuro del nostro ambiente facendo scaturire dalle sue riflessioni
uno scenario apocalittico e straniante. Infatti, nelle sculture, ottenute assemblando
materiali vari ( carta, fili, rami, legno, pastiche oggetti vari..), i materiali organici si
trasformano in bituminosi : il fiore in un vaso di vetro ha i petali in metallo e una
bellezza scultorea da ammirare ma, sul fondo del vetro, al posto dell’acqua, delle
macchie di bitume colpiscono il nostro sguardo. Un sottile senso di disagio disturba
la nostra contemplazione di fronte alla trasformazione in atto.
Il lavoro di Stefano è un lavoro di denuncia di come, quotidianamente stiamo
avvelenando il nostro ambiente. Le sue sculture sono delle metamorfosi: l’artista
mescola materiali vari dando luogo a una natura di sua personale invenzione.
Due mostre con uno sguardo diverso sulla natura: romantico quello di Francesca
Della Toffola con la necessità di essere un tutt’uno con la Natura e critico, razionale,
lo sguardo di Stefano Zaratin che ci mette in guardia sull’attentato quotidiano
all’ambiente e all’ecosistema. Possiamo parlare di un fare artistico femminile e uno
maschile? E un dilemma sempre aperto…..
Mostre a seguire nel 2022:
Identitas Memoria Elisa Biagi . Andrea Serafini ( 29 aprile -15 maggio) Testi critici
Monica Mazzolini, Luca Berta e Francesca Giubilei.
Tempus Memoria Identitas Santina Ricupero . Maria Angela Tiozzi ( 27 maggio -12
giugno) a cura di Francesca Giubilei e Monica Mazzolini.
25
marzo 2022
Naturae memoria
Dal 25 marzo al 10 aprile 2022
arte contemporanea
Location
Oratorio Santa Maria Assunta
Spinea, Via Rossignago, 131, (VE)
Spinea, Via Rossignago, 131, (VE)
Orario di apertura
da giovedì a domenica 15,30-19;
sabato e domenica: 10 - 12 / 15,30 – 19
Vernissage
25 Marzo 2022, 17:00
Autore
Curatore
Autore testo critico