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Navid Azimi Sajadi
Le opere realizzano singolarmente uno stesso tema svelando l’illusoria apparenza delle forme e dei significati attraverso un essenziale sistema simbolico
Comunicato stampa
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La mostra del giovane artista iraniano si compone di un’installazione e di inchiostri su carta.
Le opere realizzano singolarmente uno stesso tema svelando l’illusoria apparenza delle forme e dei significati attraverso un essenziale sistema simbolico.
La lettura dell’opera è fruibile nei suoi vari livelli, quanti l’immagine regola secondo una polarità positivo-negativo.
Degli elementi familiari, teschio, mele, cipresso, stella, uccello sono rappresentati di modo che possano combinarsi in una forma semplice, vortice, spirale.
Lo sguardo consapevole sull’oggetto mutevole e indefinito produce un sogno lucido in cui l’interscambiabilità tra i dati dell’immaginazione trasfigura l’attributo semantico nel proprio inverso, o lo lascia sospeso unificandolo alla sua dimensione in un continuum temporale.
"Giocate sui concetti di presenza / assenza, di vita / morte, di ordine naturale / disordine magico, le opere di Navid Azimi hanno il potere di evocare un rito, un luogo di alterità.
D'altra parte l'intero lavoro dell'artista iraniano si fonda sulla connessione di elementi e di simboli che scaturiscono dalla confluenza di culture e tradizioni mediorentali. Quello che lui mette in atto è un probabile paradigma di flussi culturali, di migrazioni umane e, in definitiva, della circolazione costante del pensiero nei luoghi e nei tempi delle grandi civiltà antiche in terre di confine tra Asia ed Europa. Si tratta quindi di confluenze raccontate e messe in scena attraverso un linguaggio semplice, ma allo stesso tempo criptico, un linguaggio contemporaneo proprio della sua generazione legata sì alla sapienza del disegno e della pittura, ma naturalmente predisposta al mezzo espressivo del grafito e delle tags. Teschi, mele, cipressi, scritture persiane con valore di talismano, insieme costituiscono gli elementi in movimento del suo linguaggio simbolico, un vortice che si moltiplica e si raddoppia, una danza sacra scandita attraverso inchiostri neri dalle mille sfumature e dalle infinite suggestioni."
Francesca Pietracci
Le opere realizzano singolarmente uno stesso tema svelando l’illusoria apparenza delle forme e dei significati attraverso un essenziale sistema simbolico.
La lettura dell’opera è fruibile nei suoi vari livelli, quanti l’immagine regola secondo una polarità positivo-negativo.
Degli elementi familiari, teschio, mele, cipresso, stella, uccello sono rappresentati di modo che possano combinarsi in una forma semplice, vortice, spirale.
Lo sguardo consapevole sull’oggetto mutevole e indefinito produce un sogno lucido in cui l’interscambiabilità tra i dati dell’immaginazione trasfigura l’attributo semantico nel proprio inverso, o lo lascia sospeso unificandolo alla sua dimensione in un continuum temporale.
"Giocate sui concetti di presenza / assenza, di vita / morte, di ordine naturale / disordine magico, le opere di Navid Azimi hanno il potere di evocare un rito, un luogo di alterità.
D'altra parte l'intero lavoro dell'artista iraniano si fonda sulla connessione di elementi e di simboli che scaturiscono dalla confluenza di culture e tradizioni mediorentali. Quello che lui mette in atto è un probabile paradigma di flussi culturali, di migrazioni umane e, in definitiva, della circolazione costante del pensiero nei luoghi e nei tempi delle grandi civiltà antiche in terre di confine tra Asia ed Europa. Si tratta quindi di confluenze raccontate e messe in scena attraverso un linguaggio semplice, ma allo stesso tempo criptico, un linguaggio contemporaneo proprio della sua generazione legata sì alla sapienza del disegno e della pittura, ma naturalmente predisposta al mezzo espressivo del grafito e delle tags. Teschi, mele, cipressi, scritture persiane con valore di talismano, insieme costituiscono gli elementi in movimento del suo linguaggio simbolico, un vortice che si moltiplica e si raddoppia, una danza sacra scandita attraverso inchiostri neri dalle mille sfumature e dalle infinite suggestioni."
Francesca Pietracci
10
settembre 2008
Navid Azimi Sajadi
Dal 10 settembre al 03 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
PH7 ART GALLERY
Roma, Via Della Scrofa, 46, (Roma)
Roma, Via Della Scrofa, 46, (Roma)
Orario di apertura
16-20
Vernissage
10 Settembre 2008, ore 18.00
Editore
CARTE SEGRETE
Autore
Curatore