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Navigli District Art & Design
Durante Il Salone del Mobile Silbernagl & Undergallery presenta una mostra in cui arte e design si uniscono a formare un interessante connubio
Comunicato stampa
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In occasione del Salone del Mobile che precede Expo 2015, Raffaella Silbernagl è lieta di presentare le opere di alcuni artisti accanto a quelle di alcuni designer. Il confine tra arte e design è infatti spesso labile e talvolta la carriera di artista e quella di designer confluiscono nella medesima esperienza creativa.
L'Italia, ed in particolare la Lombardia, presentano una sorta di Genius Loci che viene sottolineato e presentato in una mostra che presenta cinque autori di notevole spessore creativo. Si tratta di esperienze diverse che confluiscono in ricerche espressive differenti, che vanno dall'astrattismo alla figurazione, alla creazione di oggetti di uso comune reinterpretati con senso del gusto ed armonia.
Marilena Bertoli, laureata in Architettura al Politecnico di Milano, dal 1988 lavora come libero professionista nel campo della ristrutturazione e della progettazione di interni, ove integra al progetto anche la fornitura di arredi prodotti da aziende con cui collabora. Ad un’esperienza ventennale nella progettazione architettonica, affianca stage di pittura al fine di realizzare interventi artistici pensati per gli interni in cui interviene.
Lezioni di acquarello presso lo studio del pittore Carlo Nava anno 2000. Sessioni di pittura ad olio presso lo studio del pittore Alberto Magnani anno 2001-2002. Corso di pittura ad olio presso lo studio della pittrice Mara Lorenzini 2006-2009. Interpreta il ruolo dell’architetto che è guidare le persone nel prendere coscienza di quello che desiderano per vivere bene, predilige un approccio che assecondi la personalità di ognuno, perchè la qualità della vita dipende anche dalla qualità dello spazio in cui viviamo. Propone accordi cromatici come fonte di emozioni positive, pezzi di design in sintonia con oggetti di famiglia, per una casa accogliente che parli di chi la vive.
“...mentre progetto, gli oggetti mi ispirano e la sfida è mantenere la loro vocazione e fare si che dialoghino con gli spazi attraverso un colore, uno specifico materiale, un’immagine dipinta, attraverso un’azione manuale che aggiunge valore all’oggetto stesso. Gli spazi mi danno spunto a realizzare qualcosa che metta in relazione forma, stile e funzione e che partecipino della vita di chi li vive.” Ai progetti di interni abbina anche interventi in site-specific, opere pensate per lo spazio nel quale devono essere inserite, dove l’ambiente diventa parte attiva dell’opera stessa. Opere realizzate su tela, o direttamente sulle superfici o interventi su arredi che, pur mantenendo la loro funzione si caricano di contenuti artistici assumendo una connotazione unica. Dipinge il reale ed in particolare le mani hanno un ruolo principale nelle sue tele. Il rosso ed il nero, con i quali definisce le immagini, danno un valore simbolico indispensabile all’apparizione delle forme di cui intensificano i confini. La collaborazione con Cromoflash la porta a sperimentare con le immagini che cambiano le superfici e gli spazi della casa vestendosi di colore, ed assumendo nuove forme per darci emozioni.
Alberto Bortoluzzi, laureato in Scienze Geologiche, dal 1993 svolge la professione di fotografo. Ha collaborato a campagne pubblicitarie per diversi enti pubblici e privati. Suoi lavori sono stati pubblicati da numerose riviste: Aqua, Antiquariato, Cartier Art, D di Repubblica, Mood, Focus, Qui Touring, Lombardia nord Ovest, Fotopratica, Photographia,Varese sport, Super Basket, Sportweek. E’ collaboratore in qualità di fotografo e giornalista con il quotidiano “La Provincia” e il mensile Living. Nel 1999 ha vinto il concorso fotografico indetto dalla Regione Lombardia “Lombardia effetto paesaggio” nella categoria “Parchi, giardini, boschi”. E’ risultato vincitore per l’anno 2000 del concorso fotografico indetto dalla rivista PHOTO (edizione italiana) come miglior foto di copertina. Nel 2001 è stato testimonial con le sue immagini della casa produttrice di materiale fotografico Ilford al Photoshow di Milano.
Nel 2002 Art Unlimeted in cooperazione con la World Press Photo Foundation ha scelto una sua immagine per la realizzazione di una cartolina.
Nel mese di Aprile 2004 è stato selezionato da Agfa su www.agfanet.com come galleria on line del mese. Suoi lavori sono stati segnalati dalla rivista Black&White photography. Svolge da anni lavori di ricerca personale su tematiche naturali e non. Tiene regolarmente corsi e serate di fotografia. Alcune sue immagini fanno parte di collezioni pubbliche e private, tra le quali il Museo dell’Elyseìe di Losanna, l’Ulster Museum di Belfast, il Museo d’Arte Contemporanea di Varese, il Museo di arte contemporanea Gazoldo degli Ippoliti di Rodigo (Mantova), la Collezione Favrod.
Antonio Bandirali ha compiuto gli studi universitari presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, ove si è laureato discutendo una tesi sulla tutela e sul restauro degli edifici monumentali. Da sempre cultore della conservazione del patrimonio architettonico e delle testimonianze artistiche, ha sviluppato un profondo interesse per le arti figurative già in etaÌ giovanile, trovando poi nella fotografia la sua vera espressione artistica. Ha quindi pubblicato una serie di opere fotografiche per sensibilizzare l’uomo al rispetto della natura, fra cui il volume SKY SUN EARTH, in collaborazione con la Rain Forest Foundation, fondata da Sting a New York. Ha poi svolto delle approfondite ricerche sui codici leonardeschi, presso l’Ente Raccolta Vinciana, dando vita al volume: “Riflessioni su LEONARDO”, in cui ha interpretato con le sue immagini i manoscritti di Leonardo da Vinci, con particolare riferimento al codice Leicester sulle acque (oggi proprietà di Bill Gates).
I testi critici di questa pubblicazione sono stati curati dai professori Raffaele De Grada, Luisa Cogliati Arano e da Francesco Ogliari. Continuando il suo percorso, si è dedicato alla ricerca dei luoghi in cui ha vissuto Dante Alighieri, percorrendo migliaia di chilometri sulle sue orme e creando, attraverso l’utilizzo dell’apparecchio fotografico, la prima illustrazione in chiave naturalistica delle tre cantiche della Divina Commedia: “Dal verso all’immagine. Riflessioni sui luoghi e la natura nella Commedia dantesca: Inferno, Purgatorio e Paradiso”. Testi introduttivi dei professori: Franco Lanza, Luigi Ambrosoli e Vittorio Cozzoli. Nel corso degli anni, Antonio Bandirali si è interrogato a lungo sulle origini del nostro pianeta, sul motivo e significato della presenza dell’uomo sulla terra e sui valori della vita. Ha trovato una risposta illustrando in modo metaforico i primi tre capitoli della Genesi (Gen. 1, Gen. 2, Gen. 3), dando ai giorni della creazione una sua personale chiave di lettura. (Genesi - I giorni della creazione - edizione Lativa 2008). In questo lavoro è stato seguito dal padre Gesuita Roberto Busa sj, dal prof. Giampaolo Cottini e dal Cardinale Carlo Maria Martini, con il quale ha avuto una serie di incontri. Nel 2009, Bandirali ha ideato un monumento celebrativo per ricordare i cinquant’anni della nascita dell’Unione Europea. L’opera monumentale, unica nel suo genere, rappresenta la “TAVOLA DEGLI ELEMENTI”, inventata dallo scienziato russo Dimitrij Iovanovich Mendeleev. Sempre nel 2009, per celebrare i primi cent’anni della nascita del movimento artistico “Futurismo”, ha organizzato l’evento “Dal Futurismo al Futuribile”, con una serie di creazioni dinamiche, interventi letterari e una esposizione di auto d’epoca. Questa mostra è stata poi portata a Lovere, all’Accademia d’Arte Tadini. Le sue mostre personali nell’ultimo biennio si sono svolte nella cattedrale di Leon, Spagna, nel Museo Diocesano di Feltre (Belluno), nella SalaVeratti a Varese.Nel 2013, nell’anno celebrativo degli scambi culturali Italia Ungheria, ha organizzato una sua mostra alla biblioteca Nazionale di Budapest presso il Palazzo Reale. Attualmente è in mostra al museo d’arte moderna di Cà Pesaro
Lorenzo Luini, eÌ un imprenditore che si occupa da molti anni con passione e professionalità della realizzazione di progetti legati al mondo del design.
La sua continua ricerca di idee innovative prende spunto e trae forza dall’universo della geometria e della funzione.
L’attenta selezione dei materiali e dei colori, uniti alla maturità artistica del professionista producono risultati ricchi di armonia e spettacolarità, apprezzati senza riserve dai cultori dell’arte e del design.
La spiccata originalità trae la propria linfa costruttiva dalla profonda conoscenza delle tecniche grafiche, applicate con rara capacità creativa. Nel 1974 Lorenzo fonda la FOTOLITO CROMOFLASH, azienda tuttora all’avanguardia nel settore grafico. Nel gennaio 2013, con il contributo dei figli Fulvia ed Elia prende forma la LUINI DESIGN, azienda che si avvale dell’esperienza del papà, uniti al fresco talento di Fulvia, laureata in design, ed Elia, argento olimpico del canottaggio, profondo conoscitore del mondo grazie alle sue esperienze internazionali e avvezzo alla tenacia e a lavorare per obiettivi.
Questa combinazione virtuosa dà vita ad un continuo processo creativo, in grado di pensare strutture capaci di modificare lo spazio con carattere e armonia, stile ed eleganza, dando forma a progettazioni innovative ed esclusive che valicano i confini noti dell’arredo.
LUINI DESIGN soddisfa i bisogni di chi desidera vivere in un ambiente pregno di artistica vitalità, da cui trarre ispirazione creativa
Simone Patarini dopo aver frequentato il Corso di ceramica Raku dal Maestro Giuseppe Delia sperimenta diverse tecniche prima di trovare il proprio canale espressivo, inizia a realizzare oggetti in ceramica (bicchieri, scatole...), alla fine del 2004 si avvicina alla pittura, dapprima realizzando quadri a china e matita, per poi riassumere le diverse tecniche acquisite nella realizzazione di pannelli e installazioni prevalentemente in ceramica rakù. Nel 2007 frequenta il Corso di Raku nudo e terre sigillate dalla maestra Anna Bernasconi. Nel 2014 frequenta il Corso di lavorazione del Marmo presso il Liceo Artistico Statale Angelo Frattini di Varese tenuto dal prof. Ignazio Campagna.
La sua passione è la ceramica e proprio con le opere realizzate con questa antica tecnica partecipa alle prime mostre e manifestazioni artistiche, riscuotendo i primi successi. Ama sperimentare diverse tecniche artistiche, accostando ed unendo materiali eterogenei.
Il suo rapporto con l’arte eÌ un piacere e una continua ricerca personale, viaggiando con il pensiero e dando libero sfogo a sogni e sensazioni. Grazie a tutti coloro che lo hanno fatto crescere e che lo accompagnano nel suo cammino artistico, ha potuto approfondire la tecnica ed esprimere la sua naturale creatività. In una realtà standardizzata secondo canoni imposti dalla società, il pensiero di Simone Patarini è in continuo movimento ed oltrepassa la comune concezione dell’arte, dando anima e vita ad ogni sua opera. L’unicitaÌ delle sue creazioni fa in modo che ogni pezzo abbia una parte del suo essere.
L'Italia, ed in particolare la Lombardia, presentano una sorta di Genius Loci che viene sottolineato e presentato in una mostra che presenta cinque autori di notevole spessore creativo. Si tratta di esperienze diverse che confluiscono in ricerche espressive differenti, che vanno dall'astrattismo alla figurazione, alla creazione di oggetti di uso comune reinterpretati con senso del gusto ed armonia.
Marilena Bertoli, laureata in Architettura al Politecnico di Milano, dal 1988 lavora come libero professionista nel campo della ristrutturazione e della progettazione di interni, ove integra al progetto anche la fornitura di arredi prodotti da aziende con cui collabora. Ad un’esperienza ventennale nella progettazione architettonica, affianca stage di pittura al fine di realizzare interventi artistici pensati per gli interni in cui interviene.
Lezioni di acquarello presso lo studio del pittore Carlo Nava anno 2000. Sessioni di pittura ad olio presso lo studio del pittore Alberto Magnani anno 2001-2002. Corso di pittura ad olio presso lo studio della pittrice Mara Lorenzini 2006-2009. Interpreta il ruolo dell’architetto che è guidare le persone nel prendere coscienza di quello che desiderano per vivere bene, predilige un approccio che assecondi la personalità di ognuno, perchè la qualità della vita dipende anche dalla qualità dello spazio in cui viviamo. Propone accordi cromatici come fonte di emozioni positive, pezzi di design in sintonia con oggetti di famiglia, per una casa accogliente che parli di chi la vive.
“...mentre progetto, gli oggetti mi ispirano e la sfida è mantenere la loro vocazione e fare si che dialoghino con gli spazi attraverso un colore, uno specifico materiale, un’immagine dipinta, attraverso un’azione manuale che aggiunge valore all’oggetto stesso. Gli spazi mi danno spunto a realizzare qualcosa che metta in relazione forma, stile e funzione e che partecipino della vita di chi li vive.” Ai progetti di interni abbina anche interventi in site-specific, opere pensate per lo spazio nel quale devono essere inserite, dove l’ambiente diventa parte attiva dell’opera stessa. Opere realizzate su tela, o direttamente sulle superfici o interventi su arredi che, pur mantenendo la loro funzione si caricano di contenuti artistici assumendo una connotazione unica. Dipinge il reale ed in particolare le mani hanno un ruolo principale nelle sue tele. Il rosso ed il nero, con i quali definisce le immagini, danno un valore simbolico indispensabile all’apparizione delle forme di cui intensificano i confini. La collaborazione con Cromoflash la porta a sperimentare con le immagini che cambiano le superfici e gli spazi della casa vestendosi di colore, ed assumendo nuove forme per darci emozioni.
Alberto Bortoluzzi, laureato in Scienze Geologiche, dal 1993 svolge la professione di fotografo. Ha collaborato a campagne pubblicitarie per diversi enti pubblici e privati. Suoi lavori sono stati pubblicati da numerose riviste: Aqua, Antiquariato, Cartier Art, D di Repubblica, Mood, Focus, Qui Touring, Lombardia nord Ovest, Fotopratica, Photographia,Varese sport, Super Basket, Sportweek. E’ collaboratore in qualità di fotografo e giornalista con il quotidiano “La Provincia” e il mensile Living. Nel 1999 ha vinto il concorso fotografico indetto dalla Regione Lombardia “Lombardia effetto paesaggio” nella categoria “Parchi, giardini, boschi”. E’ risultato vincitore per l’anno 2000 del concorso fotografico indetto dalla rivista PHOTO (edizione italiana) come miglior foto di copertina. Nel 2001 è stato testimonial con le sue immagini della casa produttrice di materiale fotografico Ilford al Photoshow di Milano.
Nel 2002 Art Unlimeted in cooperazione con la World Press Photo Foundation ha scelto una sua immagine per la realizzazione di una cartolina.
Nel mese di Aprile 2004 è stato selezionato da Agfa su www.agfanet.com come galleria on line del mese. Suoi lavori sono stati segnalati dalla rivista Black&White photography. Svolge da anni lavori di ricerca personale su tematiche naturali e non. Tiene regolarmente corsi e serate di fotografia. Alcune sue immagini fanno parte di collezioni pubbliche e private, tra le quali il Museo dell’Elyseìe di Losanna, l’Ulster Museum di Belfast, il Museo d’Arte Contemporanea di Varese, il Museo di arte contemporanea Gazoldo degli Ippoliti di Rodigo (Mantova), la Collezione Favrod.
Antonio Bandirali ha compiuto gli studi universitari presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, ove si è laureato discutendo una tesi sulla tutela e sul restauro degli edifici monumentali. Da sempre cultore della conservazione del patrimonio architettonico e delle testimonianze artistiche, ha sviluppato un profondo interesse per le arti figurative già in etaÌ giovanile, trovando poi nella fotografia la sua vera espressione artistica. Ha quindi pubblicato una serie di opere fotografiche per sensibilizzare l’uomo al rispetto della natura, fra cui il volume SKY SUN EARTH, in collaborazione con la Rain Forest Foundation, fondata da Sting a New York. Ha poi svolto delle approfondite ricerche sui codici leonardeschi, presso l’Ente Raccolta Vinciana, dando vita al volume: “Riflessioni su LEONARDO”, in cui ha interpretato con le sue immagini i manoscritti di Leonardo da Vinci, con particolare riferimento al codice Leicester sulle acque (oggi proprietà di Bill Gates).
I testi critici di questa pubblicazione sono stati curati dai professori Raffaele De Grada, Luisa Cogliati Arano e da Francesco Ogliari. Continuando il suo percorso, si è dedicato alla ricerca dei luoghi in cui ha vissuto Dante Alighieri, percorrendo migliaia di chilometri sulle sue orme e creando, attraverso l’utilizzo dell’apparecchio fotografico, la prima illustrazione in chiave naturalistica delle tre cantiche della Divina Commedia: “Dal verso all’immagine. Riflessioni sui luoghi e la natura nella Commedia dantesca: Inferno, Purgatorio e Paradiso”. Testi introduttivi dei professori: Franco Lanza, Luigi Ambrosoli e Vittorio Cozzoli. Nel corso degli anni, Antonio Bandirali si è interrogato a lungo sulle origini del nostro pianeta, sul motivo e significato della presenza dell’uomo sulla terra e sui valori della vita. Ha trovato una risposta illustrando in modo metaforico i primi tre capitoli della Genesi (Gen. 1, Gen. 2, Gen. 3), dando ai giorni della creazione una sua personale chiave di lettura. (Genesi - I giorni della creazione - edizione Lativa 2008). In questo lavoro è stato seguito dal padre Gesuita Roberto Busa sj, dal prof. Giampaolo Cottini e dal Cardinale Carlo Maria Martini, con il quale ha avuto una serie di incontri. Nel 2009, Bandirali ha ideato un monumento celebrativo per ricordare i cinquant’anni della nascita dell’Unione Europea. L’opera monumentale, unica nel suo genere, rappresenta la “TAVOLA DEGLI ELEMENTI”, inventata dallo scienziato russo Dimitrij Iovanovich Mendeleev. Sempre nel 2009, per celebrare i primi cent’anni della nascita del movimento artistico “Futurismo”, ha organizzato l’evento “Dal Futurismo al Futuribile”, con una serie di creazioni dinamiche, interventi letterari e una esposizione di auto d’epoca. Questa mostra è stata poi portata a Lovere, all’Accademia d’Arte Tadini. Le sue mostre personali nell’ultimo biennio si sono svolte nella cattedrale di Leon, Spagna, nel Museo Diocesano di Feltre (Belluno), nella SalaVeratti a Varese.Nel 2013, nell’anno celebrativo degli scambi culturali Italia Ungheria, ha organizzato una sua mostra alla biblioteca Nazionale di Budapest presso il Palazzo Reale. Attualmente è in mostra al museo d’arte moderna di Cà Pesaro
Lorenzo Luini, eÌ un imprenditore che si occupa da molti anni con passione e professionalità della realizzazione di progetti legati al mondo del design.
La sua continua ricerca di idee innovative prende spunto e trae forza dall’universo della geometria e della funzione.
L’attenta selezione dei materiali e dei colori, uniti alla maturità artistica del professionista producono risultati ricchi di armonia e spettacolarità, apprezzati senza riserve dai cultori dell’arte e del design.
La spiccata originalità trae la propria linfa costruttiva dalla profonda conoscenza delle tecniche grafiche, applicate con rara capacità creativa. Nel 1974 Lorenzo fonda la FOTOLITO CROMOFLASH, azienda tuttora all’avanguardia nel settore grafico. Nel gennaio 2013, con il contributo dei figli Fulvia ed Elia prende forma la LUINI DESIGN, azienda che si avvale dell’esperienza del papà, uniti al fresco talento di Fulvia, laureata in design, ed Elia, argento olimpico del canottaggio, profondo conoscitore del mondo grazie alle sue esperienze internazionali e avvezzo alla tenacia e a lavorare per obiettivi.
Questa combinazione virtuosa dà vita ad un continuo processo creativo, in grado di pensare strutture capaci di modificare lo spazio con carattere e armonia, stile ed eleganza, dando forma a progettazioni innovative ed esclusive che valicano i confini noti dell’arredo.
LUINI DESIGN soddisfa i bisogni di chi desidera vivere in un ambiente pregno di artistica vitalità, da cui trarre ispirazione creativa
Simone Patarini dopo aver frequentato il Corso di ceramica Raku dal Maestro Giuseppe Delia sperimenta diverse tecniche prima di trovare il proprio canale espressivo, inizia a realizzare oggetti in ceramica (bicchieri, scatole...), alla fine del 2004 si avvicina alla pittura, dapprima realizzando quadri a china e matita, per poi riassumere le diverse tecniche acquisite nella realizzazione di pannelli e installazioni prevalentemente in ceramica rakù. Nel 2007 frequenta il Corso di Raku nudo e terre sigillate dalla maestra Anna Bernasconi. Nel 2014 frequenta il Corso di lavorazione del Marmo presso il Liceo Artistico Statale Angelo Frattini di Varese tenuto dal prof. Ignazio Campagna.
La sua passione è la ceramica e proprio con le opere realizzate con questa antica tecnica partecipa alle prime mostre e manifestazioni artistiche, riscuotendo i primi successi. Ama sperimentare diverse tecniche artistiche, accostando ed unendo materiali eterogenei.
Il suo rapporto con l’arte eÌ un piacere e una continua ricerca personale, viaggiando con il pensiero e dando libero sfogo a sogni e sensazioni. Grazie a tutti coloro che lo hanno fatto crescere e che lo accompagnano nel suo cammino artistico, ha potuto approfondire la tecnica ed esprimere la sua naturale creatività. In una realtà standardizzata secondo canoni imposti dalla società, il pensiero di Simone Patarini è in continuo movimento ed oltrepassa la comune concezione dell’arte, dando anima e vita ad ogni sua opera. L’unicitaÌ delle sue creazioni fa in modo che ogni pezzo abbia una parte del suo essere.
11
aprile 2015
Navigli District Art & Design
Dall'undici al 19 aprile 2015
design
fotografia
arte contemporanea
disegno e grafica
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Location
UNDERGALLERY
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Orario di apertura
lunedì - domenica 10-21
Vernissage
11 Aprile 2015, h 18
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