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Neal Barab – Sculpture
Sono circa dieci pezzi che saranno collocati nel giardino e in alcune sale interne con l’intento di avvicinare sempre di più il pubblico alla vasta comunità di artisti nazionali ed internazionali che lavorano e vivono intorno a Pietrasanta.
Comunicato stampa
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Dal 4 luglio al 20 settembre l'Hotel Byron di Forte dei Marmi apre ancora una volta le sue porte al mondo della cultura e dell'arte contemporanea con una mostra di sculture realizzate appositamente per questi spazi dall'artista californiano Neal Barab.
Sono circa dieci pezzi che saranno collocati nel giardino e in alcune sale interne con l'intento di avvicinare sempre di più il pubblico alla vasta comunità di artisti nazionali ed internazionali che lavorano e vivono intorno a Pietrasanta.
Neal Barab lavora nel suo studio a Pescarella, tra Pietrasanta e Forte dei Marmi, insieme ad altri artisti specializzati nella lavorazione del marmo. Lo studio si trova a pochi passi dai molteplici laboratori della zona. Questo gli permette di poter avere a disposizione molti tipi di marmi provenienti sia dalle cave locali sia quelli importati da tutto il mondo. I marmi usati per le opere qui presentate, coi loro colori forti, profondi, caldi e sovrapposti ha permesso di realizzare composizioni verticali di diverse forme. In alcune opere come il Mini Marble Ping le forme sono ottenute da losanghe sovrapposte una sull'altra.
Neal Barab non ha mai usato un marmo di un solo tipo, ad esempio il tipico marmo di Carrara bianco. Ritiene che la ricchezza cromatica che si ottiene mescolando i colori conferisce un’altra dimensione alla scultura, è quasi come dipingere con la pietra.
I marmi più usati sono il marmo turco leopardato, conosciuto anche come Raggio di Luna - una pietra di origine turca, proveniente dall’isola di Marmara con una base bianca e diversi pigmenti di grigio, perfetta per le forme astratte - marmo cinese verde ming, molto simile alla giada, e il marmo rosa portoghese con inserti di grossi cristalli.
Del suo lavoro dichiara - “Al primo sguardo, queste composizioni sembrano semplici. E’ un’illusione. Invece, fissandone i vari strati, è possibile percepire la profondità della pietra, e lo sguardo si perde nelle molteplici sfumature e forme. Da anni ormai lavoro con diversi tipi di pietre, mischiandoli in combinazioni molto personali e creando opere non convenzionali. Un esempio è “The ping pong table”, un opera che può essere percepita come una realta’ alternativa. E’ un tavolo da ping-pong, e allo stesso tempo non lo e’. Ci si puo’ giocare, ci si possono fare palleggi, gare. Ma e’ profondamente diverso da un vero tavolo da ping pong. E’ composto da tre pezzi sovrapposti. Ha i bordi ricurvi. Ha una retina di pietra. E’ un mini-tavolo, circa un quarto di quello regolamentare. Tutte queste differenze cambiano la percezione della realta’. E’ apparentemente uguale ma allo stesso tempo completamente diverso.
La collocazione ideale delle mie opere sono gli spazi verdi ed aperti. Scelta che mi ha portato a collaborare con diversi progettisti di giardini.”
Un albergo come spazio d’esposizione? E' questa una alternativa alle gallerie e ai musei, per una diversa accessibilità di un pubblico , anche diverso tra quello che frequenta abitualmente gli spazi convenzionali dedicati all'arte. L’hotel e’ una casa alternativa. Si ha la possibilità di vivere con l’arte, di poterci giocare e interagire, cosa che in una galleria o in un museo non sarebbe possibile ottenere.
Le dimensioni fisiche degli interni dell'Hotel Byron e l'impossibilità di usare un forklift non permetteva di poter collocare sculture di grandi dimensioni realizzate tutte di un pezzo e quindi l'artista ha optato per la soluzione di comporle in diversi elementi, che saranno poi successivamente assemblati sul posto, dando così vita ad una monumentalità sorprendente in degli spazi così intimi, soprattutto nelle sale interne.
Neal Barab, dopo aver studiato all'università californiana di Santa Cruz, dal 1987 vive e lavora a Pietrasanta, patria di molti scultori e artisti internazionali che hanno creato in questo angolo della Versilia degli studi a cielo aperto.Molte sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in California, Germania, Cina e Svezia e anche in Italia.
blog dove è possibile seguire il working progress delle opere che sta realizzando per questa esposizione: www.nealbarab.tumblr.com
www.nealbarab.com
www.studiopescarella.com
L'Hotel Byron si trova sul Lungomare di Forte dei Marmi, a due passi dalla famosa Capannina. L'albergo è stato ricavato dall'unione di due ville liberty di cui la più antica è stata fatta realizzare dai Duchi Canevaro Zoagli fra il 1899 e il 1902. Queste ville sono state per molti anni un punto di incontro della nobiltà legata ai Savoia ed in seguito vennero adibite ad albergo mantenendo però le caratteristiche originarie.
Sono circa dieci pezzi che saranno collocati nel giardino e in alcune sale interne con l'intento di avvicinare sempre di più il pubblico alla vasta comunità di artisti nazionali ed internazionali che lavorano e vivono intorno a Pietrasanta.
Neal Barab lavora nel suo studio a Pescarella, tra Pietrasanta e Forte dei Marmi, insieme ad altri artisti specializzati nella lavorazione del marmo. Lo studio si trova a pochi passi dai molteplici laboratori della zona. Questo gli permette di poter avere a disposizione molti tipi di marmi provenienti sia dalle cave locali sia quelli importati da tutto il mondo. I marmi usati per le opere qui presentate, coi loro colori forti, profondi, caldi e sovrapposti ha permesso di realizzare composizioni verticali di diverse forme. In alcune opere come il Mini Marble Ping le forme sono ottenute da losanghe sovrapposte una sull'altra.
Neal Barab non ha mai usato un marmo di un solo tipo, ad esempio il tipico marmo di Carrara bianco. Ritiene che la ricchezza cromatica che si ottiene mescolando i colori conferisce un’altra dimensione alla scultura, è quasi come dipingere con la pietra.
I marmi più usati sono il marmo turco leopardato, conosciuto anche come Raggio di Luna - una pietra di origine turca, proveniente dall’isola di Marmara con una base bianca e diversi pigmenti di grigio, perfetta per le forme astratte - marmo cinese verde ming, molto simile alla giada, e il marmo rosa portoghese con inserti di grossi cristalli.
Del suo lavoro dichiara - “Al primo sguardo, queste composizioni sembrano semplici. E’ un’illusione. Invece, fissandone i vari strati, è possibile percepire la profondità della pietra, e lo sguardo si perde nelle molteplici sfumature e forme. Da anni ormai lavoro con diversi tipi di pietre, mischiandoli in combinazioni molto personali e creando opere non convenzionali. Un esempio è “The ping pong table”, un opera che può essere percepita come una realta’ alternativa. E’ un tavolo da ping-pong, e allo stesso tempo non lo e’. Ci si puo’ giocare, ci si possono fare palleggi, gare. Ma e’ profondamente diverso da un vero tavolo da ping pong. E’ composto da tre pezzi sovrapposti. Ha i bordi ricurvi. Ha una retina di pietra. E’ un mini-tavolo, circa un quarto di quello regolamentare. Tutte queste differenze cambiano la percezione della realta’. E’ apparentemente uguale ma allo stesso tempo completamente diverso.
La collocazione ideale delle mie opere sono gli spazi verdi ed aperti. Scelta che mi ha portato a collaborare con diversi progettisti di giardini.”
Un albergo come spazio d’esposizione? E' questa una alternativa alle gallerie e ai musei, per una diversa accessibilità di un pubblico , anche diverso tra quello che frequenta abitualmente gli spazi convenzionali dedicati all'arte. L’hotel e’ una casa alternativa. Si ha la possibilità di vivere con l’arte, di poterci giocare e interagire, cosa che in una galleria o in un museo non sarebbe possibile ottenere.
Le dimensioni fisiche degli interni dell'Hotel Byron e l'impossibilità di usare un forklift non permetteva di poter collocare sculture di grandi dimensioni realizzate tutte di un pezzo e quindi l'artista ha optato per la soluzione di comporle in diversi elementi, che saranno poi successivamente assemblati sul posto, dando così vita ad una monumentalità sorprendente in degli spazi così intimi, soprattutto nelle sale interne.
Neal Barab, dopo aver studiato all'università californiana di Santa Cruz, dal 1987 vive e lavora a Pietrasanta, patria di molti scultori e artisti internazionali che hanno creato in questo angolo della Versilia degli studi a cielo aperto.Molte sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in California, Germania, Cina e Svezia e anche in Italia.
blog dove è possibile seguire il working progress delle opere che sta realizzando per questa esposizione: www.nealbarab.tumblr.com
www.nealbarab.com
www.studiopescarella.com
L'Hotel Byron si trova sul Lungomare di Forte dei Marmi, a due passi dalla famosa Capannina. L'albergo è stato ricavato dall'unione di due ville liberty di cui la più antica è stata fatta realizzare dai Duchi Canevaro Zoagli fra il 1899 e il 1902. Queste ville sono state per molti anni un punto di incontro della nobiltà legata ai Savoia ed in seguito vennero adibite ad albergo mantenendo però le caratteristiche originarie.
04
luglio 2009
Neal Barab – Sculpture
Dal 04 luglio al 20 settembre 2009
arte contemporanea
Location
HOTEL BYRON
Forte Dei Marmi, Viale E. Morin, 46, (Lucca)
Forte Dei Marmi, Viale E. Morin, 46, (Lucca)
Orario di apertura
dalle ore 10.00 alle ore 20.00
Vernissage
4 Luglio 2009, ore 18
Sito web
www.nealbarab.com
Ufficio stampa
STUDIO ESTER DI LEO
Autore