Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Neal Tait
I dipinti di Neal Tait sono ritratti di persone o gesti, oggetti e luoghi, psicologicamente intensi, ma parzialmente sfuggenti, elusivi o inafferrabili. La sua pittura è un continuo processo di esplorazione dell¹ immaginario pittorico. Per Tait ‘il dipinto ideale è sempre aperto’, è il risultato di una ricerca personale nel descrivere il mondo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Siamo lieti di annunciare la prima mostra in Italia del pittore britannico Neal Tait. Nato a Edimburgo, Tait ha studiato a Londra al Royal College of Art. Dal 2000 espone con la galleria White Cube di Londra e nel 2002 è stato invitato ³Painting on the Move² alla Kunsthalle di Basilea, la mostra che ha presentato le nuove tendenze della pittura internazionale. Nello stesso anno ha esposto in una personale alla Galerie Sies+Höke a Düsseldorf e alla Douglas Hyde Gallery a Dublino.
I dipinti di Neal Tait sono ritratti di persone o gesti, oggetti e luoghi, psicologicamente intensi, ma parzialmente sfuggenti, elusivi o inafferrabili. La sua pittura è un continuo processo di esplorazione dell¹ immaginario pittorico. Per Tait ³il dipinto ideale è sempre aperto², è il risultato di una ricerca personale nel descrivere il mondo.
Nei ritratti ogni dipinto descrive un carattere che appare suggellato e completo. Contrariamente al ritratto tradizionale, il carattere non viene espresso dallo sguardo, che viene celato, ma da singoli gesti, espressioni accennate, strati di colore trasparenti e sovrapposti, che nascondono o svelano stati d¹animo e situazioni. Allo stesso modo, i lineamenti sono variamente ridotti, schematizzati, schiariti o nascosti dietro strati di pittura traslucida.
In molti dipinti una parte della tela rimane vuota dando la sensazione di una spazialità senza confini e lasciando intravedere diverse interpretazioni; tocchi trasparenti di colore acquarellato e linee descrivono strutture semplici e informali. Questi lavori sembrano raggiungere una versione estrema della figurazione e, attraverso la tavolozza ridotta a pochi colori uniformi, si spingono ai limiti della rappresentazione.
Tait lavora spesso partendo da diversi tipi di materiale iconografico, come immagini provenienti da giornali, frammenti di qualcosa d¹immaginario o fotografie, che può provenire dalle fonti più diverse, dal reportage, dalla moda come dall¹attualità, dalla pubblicità o dallo sport, dall¹architettura o dall¹arredamento. Spesso ritorna sui suoi lavori aggiungendo o togliendo elementi, nel rispetto della dinamica interna del dipinto. In passato Tait ha esaminato una serie di dati, strutture, come un gruppo di case di periferia, riducendole ai loro elementi essenziali - quattro mura, una finestra e un tetto. Nei dipinti recenti si può ritrovare una simile capacità di sintesi: il processo mentale si concentra in un soggetto ineffabile, carico di presagi e di dramma psicologico.
I dipinti di Neal Tait sono ritratti di persone o gesti, oggetti e luoghi, psicologicamente intensi, ma parzialmente sfuggenti, elusivi o inafferrabili. La sua pittura è un continuo processo di esplorazione dell¹ immaginario pittorico. Per Tait ³il dipinto ideale è sempre aperto², è il risultato di una ricerca personale nel descrivere il mondo.
Nei ritratti ogni dipinto descrive un carattere che appare suggellato e completo. Contrariamente al ritratto tradizionale, il carattere non viene espresso dallo sguardo, che viene celato, ma da singoli gesti, espressioni accennate, strati di colore trasparenti e sovrapposti, che nascondono o svelano stati d¹animo e situazioni. Allo stesso modo, i lineamenti sono variamente ridotti, schematizzati, schiariti o nascosti dietro strati di pittura traslucida.
In molti dipinti una parte della tela rimane vuota dando la sensazione di una spazialità senza confini e lasciando intravedere diverse interpretazioni; tocchi trasparenti di colore acquarellato e linee descrivono strutture semplici e informali. Questi lavori sembrano raggiungere una versione estrema della figurazione e, attraverso la tavolozza ridotta a pochi colori uniformi, si spingono ai limiti della rappresentazione.
Tait lavora spesso partendo da diversi tipi di materiale iconografico, come immagini provenienti da giornali, frammenti di qualcosa d¹immaginario o fotografie, che può provenire dalle fonti più diverse, dal reportage, dalla moda come dall¹attualità, dalla pubblicità o dallo sport, dall¹architettura o dall¹arredamento. Spesso ritorna sui suoi lavori aggiungendo o togliendo elementi, nel rispetto della dinamica interna del dipinto. In passato Tait ha esaminato una serie di dati, strutture, come un gruppo di case di periferia, riducendole ai loro elementi essenziali - quattro mura, una finestra e un tetto. Nei dipinti recenti si può ritrovare una simile capacità di sintesi: il processo mentale si concentra in un soggetto ineffabile, carico di presagi e di dramma psicologico.
11
febbraio 2004
Neal Tait
Dall'undici febbraio al 27 marzo 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA MONICA DE CARDENAS
Milano, Via Francesco Viganò, 4, (Milano)
Milano, Via Francesco Viganò, 4, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15-19