Dopo la recente personale al Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, dove erano riunite le maioliche dipinte dall’artista nella sua ventennale attività, in questa nuova mostra vengono presentati per la prima volta i dipinti ad olio su tavola degli ultimi cinque anni del pittore e ceramista Nedo Merendi.
Tema costante di questi lavori, una ventina di dipinti, è la campagna faentina. Non gli ameni paesaggi collinari, così cari alla tradizione figurativa locale, ma la campagna pittoricamente meno frequentata e prevedibile delle “terre basse”. I fossi, i campi, i canali, le case tanto intimamente legate all’esperienza dell’artista quanto spesso ignorate dall’occhio e dalla sensibilità comune, si rivelano nei quadri di Nedo Merendi come paesaggi affatto nuovi, sconosciuti, seducenti e perturbanti.
Nedo Merendi nasce a Faenza nel 1957. Nel 1976 si diploma presso l’Istituto statale d’Arte per la Ceramica “G.Ballardini” di Faenza, sotto la guida di Gianna Boschi, Augusto Betti e Alfonso Leoni. Nel 1980 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, nel corso di pittura tenuto da Umberto Folli. Dal 1991 insegna Discipline pittoriche presso l’Istituto statale d’Arte di Forlì. Dal 1992 è inoltre docente di disegno all’Istituto Superiore Industrie Artistiche di Faenza.
La mostra di Palazzo Esposizioni è curata dall’assessorato alle Politiche culturali del Comune di Faenza, in collaborazione con Banca di Romagna, che ha sostenuto la realizzazione del catalogo. Presentando questi lavori inediti di Merendi, Banca di Romagna continua il suo viaggio attraverso il paesaggio del territorio, iniziato con il volume “Romagna.”, di immagini fotografiche di Claudio Amadei, dedicato a questa terra nei suoi diversi aspetti.
La campagna romagnola lineare ed anonima ma piena di fascino, con le sue terre piatte e ordinate, le strade ipoteticamente infinite, i silenzi sospesi e la sua banale bellezza, è il filo conduttore dei quadri realizzati da Nedo Merendi.