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Nejdet Vergili – I viaggiatori
suggestive atmosfere fra sogno e realtà, sentimenti appenna accennati e parole sussurrate, un mondo in cui l’uomo e la natura sono un tutt’uno e si compensano; figure leggere ma forti di dignità e saggezza, conquistate nel lungo andare, passo dopo passo, alla scoperta del divino mistero.
Comunicato stampa
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Presenta la mostra Umberto Putzu, a cui fa seguito una performance di Lavinia Parissi.
Lungo è il cammino davanti a noi, a volte aspro ed impervio, per arrivare ad incontrar noi stessi.
Siamo viaggiatori su questa terra, e nel viaggiare si scopre, si cresce, ci si incontra e si va oltre.
Questo il tema della nuova mostra, la sua quarta personale a Firenze, in cui propone al suo
affezionato pubblico i suoi ultimi lavori, 15 tele e 25 piccoli formati, come sempre ricchi di fascino, di suggestive atmosfere fra sogno e realtà, di sentimenti appenna accennati e parole sussurrate.Un mondo bello ci propone Nejdet Vergili, in cui l'uomo e la natura sono un tutt'uno e si compensano. Una pittura raffinatissima, delicata e profonda, come lo sono i suoi personaggi appena accennati, leggeri ma forti di dignità e saggezza, conquistate nel lungo andare, passo dopo passo, alla scoperta del divino mistero.
Scrive il critico d’arte Umberto Putzu che segue con passione il lavoro dell’artista:
“Quando [nel 2010] ho presentato per la prima volta alla galleria FYR di Firenze il pittore di Istanbul Nejdet Vergili mi aveva subito colpito, come ho scritto:“L’uso consapevole della tecnica pittorica…la dissolvenza dei suoi colori tra sfumature, fraseggi, luci e ombre in un lirismo di continuo gioco”.
Vedere le sue opere oggi è una viva testimonianza del continuo essere in movimento della sua arte. Dalla primaria “evanescenza in gioco” sta sviluppando un’intensa trama dove colori e immagini si sovrappongono, mettendo a fuoco, un’immediata ma discreta fusione tra oriente e occidente, anche grazie alla leggerezza [apparente] del suo stile. Il delicato “svolgersi” delle sue opere riesce a fondere, con il dono della naturalezza, l’elegiaca poeticità di archetipi paesaggi, fatti di vibrazioni in colore.
La tessitura avvolgente abbraccia l’intera visione delle sue “scene” con aulica armonia, ma con consapevolezza [talvolta quasi fotografica] della vita quando è fuggente, sospesa nell’attimo… in un gioco di libertà. Le sue figure, che abbiamo chiamato anche “angeli”, appaiono e scompaiono come autentici “viaggiatori” in un labirinto di specchi, ma con discrezione e gentilezza in gioiosa armonia con il contesto, le immagini, la natura.
Nejdet Vergili, nella sua ricerca evita effetti spettacolari (oggi troppo abusati) e contrasti violenti tra i colori, per dedicarsi a sempre più morbidi contrappunti tonali su base monocromatica. Un modo chiaro per dire: possiamo essere creativi anche usando le variazioni di un solo colore. Un’avvincente delicatezza della pittura che si esprime con fascino discreto e l’eleganza d’essere artista oggi: dalla Turchia a un mondo aperto a cio che è sentita espressione d’arte, orizzonte… senza artificiosi contrasti.”
Nejdet Vergili, nato a Bafra, villaggio anatolico sul Mar Nero, vive e lavora ad Istanbul. E' riconosciuto fra gli artisti più importanti della Turchia e le sue opere sono in importanti collezioni pubbliche e private.
Lungo è il cammino davanti a noi, a volte aspro ed impervio, per arrivare ad incontrar noi stessi.
Siamo viaggiatori su questa terra, e nel viaggiare si scopre, si cresce, ci si incontra e si va oltre.
Questo il tema della nuova mostra, la sua quarta personale a Firenze, in cui propone al suo
affezionato pubblico i suoi ultimi lavori, 15 tele e 25 piccoli formati, come sempre ricchi di fascino, di suggestive atmosfere fra sogno e realtà, di sentimenti appenna accennati e parole sussurrate.Un mondo bello ci propone Nejdet Vergili, in cui l'uomo e la natura sono un tutt'uno e si compensano. Una pittura raffinatissima, delicata e profonda, come lo sono i suoi personaggi appena accennati, leggeri ma forti di dignità e saggezza, conquistate nel lungo andare, passo dopo passo, alla scoperta del divino mistero.
Scrive il critico d’arte Umberto Putzu che segue con passione il lavoro dell’artista:
“Quando [nel 2010] ho presentato per la prima volta alla galleria FYR di Firenze il pittore di Istanbul Nejdet Vergili mi aveva subito colpito, come ho scritto:“L’uso consapevole della tecnica pittorica…la dissolvenza dei suoi colori tra sfumature, fraseggi, luci e ombre in un lirismo di continuo gioco”.
Vedere le sue opere oggi è una viva testimonianza del continuo essere in movimento della sua arte. Dalla primaria “evanescenza in gioco” sta sviluppando un’intensa trama dove colori e immagini si sovrappongono, mettendo a fuoco, un’immediata ma discreta fusione tra oriente e occidente, anche grazie alla leggerezza [apparente] del suo stile. Il delicato “svolgersi” delle sue opere riesce a fondere, con il dono della naturalezza, l’elegiaca poeticità di archetipi paesaggi, fatti di vibrazioni in colore.
La tessitura avvolgente abbraccia l’intera visione delle sue “scene” con aulica armonia, ma con consapevolezza [talvolta quasi fotografica] della vita quando è fuggente, sospesa nell’attimo… in un gioco di libertà. Le sue figure, che abbiamo chiamato anche “angeli”, appaiono e scompaiono come autentici “viaggiatori” in un labirinto di specchi, ma con discrezione e gentilezza in gioiosa armonia con il contesto, le immagini, la natura.
Nejdet Vergili, nella sua ricerca evita effetti spettacolari (oggi troppo abusati) e contrasti violenti tra i colori, per dedicarsi a sempre più morbidi contrappunti tonali su base monocromatica. Un modo chiaro per dire: possiamo essere creativi anche usando le variazioni di un solo colore. Un’avvincente delicatezza della pittura che si esprime con fascino discreto e l’eleganza d’essere artista oggi: dalla Turchia a un mondo aperto a cio che è sentita espressione d’arte, orizzonte… senza artificiosi contrasti.”
Nejdet Vergili, nato a Bafra, villaggio anatolico sul Mar Nero, vive e lavora ad Istanbul. E' riconosciuto fra gli artisti più importanti della Turchia e le sue opere sono in importanti collezioni pubbliche e private.
09
maggio 2013
Nejdet Vergili – I viaggiatori
Dal 09 al 25 maggio 2013
arte contemporanea
Location
FYR – VIA DEI FOSSI
Firenze, Via Dei Fossi, 55r, (Firenze)
Firenze, Via Dei Fossi, 55r, (Firenze)
Orario di apertura
10-12,30 16-19,30 dal lunedì al sabato
Vernissage
9 Maggio 2013, h. 18
Autore
Curatore