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Nel campo del vicino
Collettiva che si articola su tre sedi della città di Vercelli: 22 artisti internazionali, italiani e israeliani hanno lavorato sul tema dello sconfinamento nel campo del vicino
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Attraversiamo un’epoca storica di grandi cambiamenti, repentini e
sorprendenti, che mettono a rischio la stabilità, l’identità dei popoli e dei
territori, la nostra capacità di accoglienza della diversità, di condivisione
delle culture altre e di restituzione pacifica del nostro disagio.
Il progetto di questa mostra emerge dal desiderio di un incontro, prima
ancora che di un evento. Un incontro all’insegna della disponibilità, della
capacità di ospitare ed offrirsi all’ospite, all’interno di una relazione
condivisa che garantisca tutti L’arte, in questo senso, diventa il
linguaggio di cortesia per antonomasia, l’elaborato culturale della
sublimazione dei sentimenti più ineducati e pericolosi, la trasformazione
di quanto di più terribile alberga nelle viscere dell’umano, in armonia e
bellezza.
Nel campo del vicino, evento d’arte contemporanea, nasce da un
progetto di collaborazione tra diversi enti culturali della città di Vercelli;
la Comunità Ebraica, l’Arcidiocesi di Vercelli (Ufficio Beni Culturali) e
Studio Dieci, un’associazione culturale per la promozione dell’arte
contemporanea -che sta per compiere il mezzo secolo di attività – e dal
sodalizio tra due artiste, Carla Crosio e Margherita Levo Rosenberg che
insieme hanno pensato e curato la mostra che sarà presentata in un
catalogo di prossima pubblicazione, da Dario Arkel, scrittore, saggista e
poeta italiano, docente dell’Università di Genova; Roberto Mastroianni,
filosofo teoretico, critico e ricercatore dell’Università di Torino, Diego
Pasqualin, docente di discipline plastiche, direttore artistico di Studio
Dieci.
Si tratta di una collettiva, che si articola su tre sedi urbane della città di
Vercelli: la chiesa sconsacrata di San Vittore, in Largo d’Azzo – da tempo
sede abituale di eventi artistici qualificati – il tempio ebraico, nel suo
spazio antistante, in via Foà e lo spazio espositivo di Studio Dieci, in
piazzetta Pugliese Levi.
Si tratta di 22 artisti internazionali, italiani e israeliani, che hanno
lavorato sul tema dello sconfinamento nel campo del vicino
Il campo del vicino è inteso come spazio limitrofo, luogo di coltivazione,
di cura e di nutrimento della terra dalla terra; ambito che rimanda alla
vita e alla creazione primigenia e al suo equilibrio naturale. Ma può
diventare anche metafora della competizione e della bramosia, un
altrove al quale si può guardare con occhio avido, desiderio di possesso
e prevaricazione. Sono queste le motivazioni che sottendono il progetto
di una mostra metaforicamente “aperta”, che vuole favorire lo
sconfinamento, nel pieno rispetto reciproco :
gli artisti:
OSNAT BELKIND SCHEPS
ARIE BERKOVITZ
ADRIANO CAMPISI
GIANNI CARUSO
CARLA CROSIO
RAFFAELLA FORMENTI
ROBERTO GIANINETTI
ROBERT GLIGOROV
FEDERICA GONNELLI
ZOE GRINDEA
ROSARIA IAZZETTA
MARGHERITA LEVO ROSENBERG
VIRGINIA MONTEVERDE
TALI NAVON
INBALL OFMANN
CLAUDIO ROTTA LORIA
TAMAR SHEAFFER
TAL SHOSHAN
TEA TARAMINO
MEIR TATÌ
JOSYANE VANOUNOU
MOSHE VOLLACH
Evento collaterale:
I FIGLI DEL SOGNO; mostra fotografica del gruppo Terz’ Occhio, a cura
di EMILIO INGENITO
Dal 29 ottobre al 27 novembre 2016
Ingresso gratuito
Inaugurazione 29 ottobre 17.30
Chiesa sconsacrata della confraternita di S. Vittore
segue visita all’esterno del Tempio Ebraico e presso StudioDieci
visitabile da venerdì a domenica, dalle 16.00 alle 19.00
o su prenotazione
Per info:
393 01.01.909
studiodiecivercelli@gmail.com
https://studiodiecivercelli.org
sorprendenti, che mettono a rischio la stabilità, l’identità dei popoli e dei
territori, la nostra capacità di accoglienza della diversità, di condivisione
delle culture altre e di restituzione pacifica del nostro disagio.
Il progetto di questa mostra emerge dal desiderio di un incontro, prima
ancora che di un evento. Un incontro all’insegna della disponibilità, della
capacità di ospitare ed offrirsi all’ospite, all’interno di una relazione
condivisa che garantisca tutti L’arte, in questo senso, diventa il
linguaggio di cortesia per antonomasia, l’elaborato culturale della
sublimazione dei sentimenti più ineducati e pericolosi, la trasformazione
di quanto di più terribile alberga nelle viscere dell’umano, in armonia e
bellezza.
Nel campo del vicino, evento d’arte contemporanea, nasce da un
progetto di collaborazione tra diversi enti culturali della città di Vercelli;
la Comunità Ebraica, l’Arcidiocesi di Vercelli (Ufficio Beni Culturali) e
Studio Dieci, un’associazione culturale per la promozione dell’arte
contemporanea -che sta per compiere il mezzo secolo di attività – e dal
sodalizio tra due artiste, Carla Crosio e Margherita Levo Rosenberg che
insieme hanno pensato e curato la mostra che sarà presentata in un
catalogo di prossima pubblicazione, da Dario Arkel, scrittore, saggista e
poeta italiano, docente dell’Università di Genova; Roberto Mastroianni,
filosofo teoretico, critico e ricercatore dell’Università di Torino, Diego
Pasqualin, docente di discipline plastiche, direttore artistico di Studio
Dieci.
Si tratta di una collettiva, che si articola su tre sedi urbane della città di
Vercelli: la chiesa sconsacrata di San Vittore, in Largo d’Azzo – da tempo
sede abituale di eventi artistici qualificati – il tempio ebraico, nel suo
spazio antistante, in via Foà e lo spazio espositivo di Studio Dieci, in
piazzetta Pugliese Levi.
Si tratta di 22 artisti internazionali, italiani e israeliani, che hanno
lavorato sul tema dello sconfinamento nel campo del vicino
Il campo del vicino è inteso come spazio limitrofo, luogo di coltivazione,
di cura e di nutrimento della terra dalla terra; ambito che rimanda alla
vita e alla creazione primigenia e al suo equilibrio naturale. Ma può
diventare anche metafora della competizione e della bramosia, un
altrove al quale si può guardare con occhio avido, desiderio di possesso
e prevaricazione. Sono queste le motivazioni che sottendono il progetto
di una mostra metaforicamente “aperta”, che vuole favorire lo
sconfinamento, nel pieno rispetto reciproco :
gli artisti:
OSNAT BELKIND SCHEPS
ARIE BERKOVITZ
ADRIANO CAMPISI
GIANNI CARUSO
CARLA CROSIO
RAFFAELLA FORMENTI
ROBERTO GIANINETTI
ROBERT GLIGOROV
FEDERICA GONNELLI
ZOE GRINDEA
ROSARIA IAZZETTA
MARGHERITA LEVO ROSENBERG
VIRGINIA MONTEVERDE
TALI NAVON
INBALL OFMANN
CLAUDIO ROTTA LORIA
TAMAR SHEAFFER
TAL SHOSHAN
TEA TARAMINO
MEIR TATÌ
JOSYANE VANOUNOU
MOSHE VOLLACH
Evento collaterale:
I FIGLI DEL SOGNO; mostra fotografica del gruppo Terz’ Occhio, a cura
di EMILIO INGENITO
Dal 29 ottobre al 27 novembre 2016
Ingresso gratuito
Inaugurazione 29 ottobre 17.30
Chiesa sconsacrata della confraternita di S. Vittore
segue visita all’esterno del Tempio Ebraico e presso StudioDieci
visitabile da venerdì a domenica, dalle 16.00 alle 19.00
o su prenotazione
Per info:
393 01.01.909
studiodiecivercelli@gmail.com
https://studiodiecivercelli.org
29
ottobre 2016
Nel campo del vicino
Dal 29 ottobre al 27 novembre 2016
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Vercelli
Vercelli, (Vercelli)
Vercelli, (Vercelli)
Orario di apertura
da venerdì a domenica, dalle 16.00 alle 19.00 o su prenotazione
Vernissage
29 Ottobre 2016, ore 17.30 Chiesa sconsacrata della confraternita di S. Vittore segue visita all’esterno del Tempio Ebraico e presso StudioDieci
Autore
Curatore