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Nel caso v’interessi l’infinito
Tre giovani artisti affrontano il tema dell’infinito attraverso differenti media e linguaggi: fotografia digitale, video e pittura
Comunicato stampa
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Sabato 3 Dicembre alle ore 18.00 sarà inaugurata negli spazi della NT art gallery, Via Del Luzzo 6/c - Bologna, la mostra dal titolo Nel caso v’interessi l’infinito, esposizione collettiva curata da Olivia Spatola con opere di Adelaide Di Nunzio, Alice Leonini e Stefano Ronci.
Tre giovani artisti affrontano il tema dell’infinito attraverso differenti media e linguaggi: fotografia digitale, video e pittura.
Adeladeide Di Nunzio interpreta l’infinito mediante la valenza simbolica dei sette peccati capitali che sono rappresentati attraverso le carte dei tarocchi e da un videogioco interattivo touch memory ma con una finalità diversa rispetto al gioco stesso: scoprire un’immagine.
Rendere interattivo il gioco delle carte significa unire il futuro con il passato, magia e tecnologia, personale e collettivo. “Travolti dal gioco i meccanismi s’intrecciano, combaciano, si fondono seguendo un percorso estremamente logico, fino alla meta finale: la vittoria”.
La serialità del prodotto viene limitata facendola divenire arte, evocando, comunicando ed elevando la realtà commerciale ad un immaginario individuale.
Alice Leonini si rapporta al tema mediante un’installazione multimediale di specchi in cui lo spettatore è invitato ad entrare in un ambiente che si dilata all’infinito. L’uso degli specchi ha una forte valenza simbolica poiché rappresenta la saggezza e la conoscenza e più in generale la manifestazione che riflette l’intelligenza creatrice, il divino, l’armonia. L’artista tenta di esplorare il rapporto tra percezione ed interpretazione; la ricezione dell’opera d’arte da parte dello spettatore ne determina un dialogo in cui lo spettatore stesso diventa attivo.
Il tema del doppio è ulteriormente affrontato nei lavori pittorici presenti in mostra in cui, ancora una volta, simboli e sdoppiamenti vanno a coincidere.
Stefano Ronci affronta questa tematica attraverso l’uso del video legato all’immagine reiterata nel movimento della figura umana in senso diacronico. Nel video Ronci propone un tempo non narrativo, un metalinguaggio in cui la privazione del sentimento va ad evidenziare i sintagmi minimi del linguaggio del corpo che racchiudono in sé un elemento di “metafisica del quotidiano”.
Tre giovani artisti affrontano il tema dell’infinito attraverso differenti media e linguaggi: fotografia digitale, video e pittura.
Adeladeide Di Nunzio interpreta l’infinito mediante la valenza simbolica dei sette peccati capitali che sono rappresentati attraverso le carte dei tarocchi e da un videogioco interattivo touch memory ma con una finalità diversa rispetto al gioco stesso: scoprire un’immagine.
Rendere interattivo il gioco delle carte significa unire il futuro con il passato, magia e tecnologia, personale e collettivo. “Travolti dal gioco i meccanismi s’intrecciano, combaciano, si fondono seguendo un percorso estremamente logico, fino alla meta finale: la vittoria”.
La serialità del prodotto viene limitata facendola divenire arte, evocando, comunicando ed elevando la realtà commerciale ad un immaginario individuale.
Alice Leonini si rapporta al tema mediante un’installazione multimediale di specchi in cui lo spettatore è invitato ad entrare in un ambiente che si dilata all’infinito. L’uso degli specchi ha una forte valenza simbolica poiché rappresenta la saggezza e la conoscenza e più in generale la manifestazione che riflette l’intelligenza creatrice, il divino, l’armonia. L’artista tenta di esplorare il rapporto tra percezione ed interpretazione; la ricezione dell’opera d’arte da parte dello spettatore ne determina un dialogo in cui lo spettatore stesso diventa attivo.
Il tema del doppio è ulteriormente affrontato nei lavori pittorici presenti in mostra in cui, ancora una volta, simboli e sdoppiamenti vanno a coincidere.
Stefano Ronci affronta questa tematica attraverso l’uso del video legato all’immagine reiterata nel movimento della figura umana in senso diacronico. Nel video Ronci propone un tempo non narrativo, un metalinguaggio in cui la privazione del sentimento va ad evidenziare i sintagmi minimi del linguaggio del corpo che racchiudono in sé un elemento di “metafisica del quotidiano”.
03
dicembre 2005
Nel caso v’interessi l’infinito
Dal 03 dicembre 2005 al 10 gennaio 2006
giovane arte
Location
NT ART GALLERY
Bologna, Via Michelino, 33, (Bologna)
Bologna, Via Michelino, 33, (Bologna)
Orario di apertura
Martedì – Sabato 15.00 / 20.00
Vernissage
3 Dicembre 2005, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore