Lunedì 12 maggio 2008 inaugura, nel Cortile di Palazzo Tursi (via Garibaldi 9), la mostra fotografica “Nel centro storico per botteghe. Un itinerario alla scoperta di antichi negozi”, seconda parte dell’iniziativa di successo già portata avanti, lo scorso anno, dalla Sezione Genovese della A.I.D.I.A. - Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti (www.aidia-italia.org), un gruppo che, nella nostra città, può contare su una ventina di iscritte. Sono loro ad aver portato avanti il progetto, mentre gli scatti sono stati effettuati da Giulia Pignone, art director emergente che vive e lavora a Londra. «Questa mostra è tesa a salvaguardare e valorizzare il tessuto urbano e commerciale della città ed in particolare del centro storico - affermano le quattro principali “anime” della kermesse, le architette Rosita Gandolfo, Maria Teresa Gambino, Maria Carla Parodi e Laura Casorati - Riteniamo infatti che queste botteghe siano un patrimonio artistico, spesso sconosciuto, o che non si osserva con la necessaria attenzione, di edificazione, di arredi, di documenti che ci fanno scoprire gli usi e le abitudini dei genovesi nei secoli scorsi e il patrimonio di una cultura, di una tradizione e di un linguaggio che non devono andare perduti, che si trasmettono quotidianamente attraverso i piccoli commercianti con il loro rapporto diretto, spesso amichevole, con il cliente, l’accoglienza e la qualità, valori che contribuiscono non poco alla vivibilità della città». Tra le botteghe “citate”, in questa seconda parte della mostra (la prima risale al marzo del 2007, mentre nel 2006 le donne genovesi dell’A.I.D.I.A. avevano curato una rassegna sui mercati comunali), figurano vere e proprie “istituzioni”, come il Caffè degli Specchi, Devoto e Vitale, la Farmacia Allegretti, Finollo, Codevilla e tante altre (in allegato l’elenco completo). «Ci auguriamo che la mostra sia l’occasione, per qualche distratto o curioso, di scoprire un angolo sconosciuto di Genova, o sia lo spunto per la nascita di qualche nuova attività, magari legata all’imprenditoria femminile». L’esposizione è stata resa possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Genova, Assessorato alla Città Partecipata. I pannelli si potranno ammirare per un mese, sino al prossimo 12 giugno, a ingresso libero. L’Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti è stata fondata nel 1957 a Torino, e si propone il riconoscimento e la valorizzazione del pensiero e del lavoro delle donne laureate in Ingegneria e in Architettura, favorendo scambi culturali e professionali, e incentivando la partecipazione di studentesse del settore alla vita e all’attività del gruppo. L’A.I.D.I.A. non ha fini di lucro. Tra le iniziative già organizzate dalla Sezione di Genova (che fa parte della Consulta Femminile cittadina), oltre alle già citate, va ricordato il ricchissimo capitolo di approfondimenti che sono stati realizzati in merito a problematiche della città e del territorio. Tra questi, il recupero delle strutture antiche e il corretto uso dei materiali negli interventi di recupero; la riqualificazione del centro storico, attraverso la qualità e le scelte progettuali; il dissesto idrogeologico e la difesa del territorio; il recupero delle periferie; il superamento delle barriere architettoniche a dimensione europea e l’accessibilità agli edifici. In cantiere, la pubblicazione di un volume, proprio legato alle botteghe storiche genovesi.