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Nel mirino. L’Italia e il mondo nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981
Prima organica ricognizione sullo straordinario patrimonio dell’Agenzia, acquisito nel 2015 da Intesa Sanpaolo che, attraverso il proprio Archivio storico, lo conserva, restaura, studia e valorizza anche con il supporto di esperti, come è avvenuto in occasione della realizzazione di questa mostra
Comunicato stampa
Segnala l'evento
NEL MIRINO
L’Italia e il mondo nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981
Torino, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
13 aprile - 7 luglio 2019
Mostra a cura di Aldo Grasso e Walter Guadagnini
Anteprima speciale a ingresso gratuito venerdì 12 aprile dalle ore 19 alle 23 in occasione de “La Notte
degli Archivi” di Archivissima
Si apre al pubblico sabato 13 aprile 2019 a CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia di Torino - la
mostra “Nel mirino - L’Italia e il mondo nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981”, prima
organica ricognizione sullo straordinario patrimonio dell’Agenzia, acquisito nel 2015 da Intesa Sanpaolo
che, attraverso il proprio Archivio storico, lo conserva, restaura, studia e valorizza anche con il supporto
di esperti, come è avvenuto in occasione della realizzazione di questa mostra.
Curata da Aldo Grasso e Walter Guadagnini, l’esposizione – realizzata da CAMERA con Intesa Sanpaolo
nell’ambito di Progetto Cultura, il programma triennale delle iniziative culturali della Banca – presenta
alcuni degli episodi cruciali della storia e della cronaca italiane e mondiali in un periodo che va dal 1939,
anno in cui Vincenzo Carrese volle chiamare “Publifoto” la sua agenzia - nata a Milano nel 1937 con il
nome Keystone -, fino al 1981, anno della scomparsa del fondatore. Quasi mezzo secolo di eventi
raccontati attraverso 240 immagini realizzate dai fotografi di quella che è stata per un lungo periodo
l’agenzia fotogiornalistica più importante del paese.
Sono gli anni d’oro del fotogiornalismo e, per evidenziare il legame inscindibile tra le immagini e la
stampa del tempo, la mostra è costruita sul modello di una rivista illustrata, attraverso le sezioni
dedicate alla politica, alla cronaca, all’estero, al costume, alla società, alla cultura e allo sport. All’interno
di queste sezioni, il focus cade su fatti e personaggi che hanno dato un’impronta decisiva a questi anni,
e alle storie che, anche grazie all’abilità dei fotografi, sono divenute parte integrante dell’immaginario
collettivo del XX secolo. Come dichiara Aldo Grasso, massmediologo e co-curatore della mostra:
l’enorme patrimonio che ci ha lasciato la Publifoto ci restituisce un mondo ormai consegnato alla storia
(1939-1981) ma che pure, grazie a questa esposizione, ritrova una nuova vita e suscita intatte emozioni.
Il lavoro del fotografo, infatti, è sempre duplice: da una parte saccheggia ma insieme conserva;
denuncia ma insieme consacra. Per questo ogni raccolta di fotografie è un viaggio avventuroso, è il
racconto passionale di questo viaggio animato dal ricordo di imprese mirabolanti, di personaggi, di
apparizioni che mantengono nella disposizione l’intatta vivezza, l’emozione sospesa e irripetibile del
gesto fissato una volta per sempre.
Tra le numerose vicende riportate alla luce si segnalano, per rilievo storico, mediatico o fotografico, il
referendum e la proclamazione della Repubblica Italiana nel 1946, le conseguenze dell’attentato a
Togliatti del luglio del 1948, le storie criminali di Rina Fort e del sequestro di Terrazzano, l’alluvione del
Polesine, la tragica fine del Grande Torino, il concerto dei Beatles a Milano, la costruzione della rete
autostradale italiana, i protagonisti di Cinecittà.
Un autentico viaggio nella storia e nella cronaca, attraverso gli scatti - talvolta vintage, talvolta
ristampati a partire dai negativi presenti nell’Archivio Publifoto - di autori come lo stesso Carrese, Fedele
Toscani, Tino Petrelli, Peppino Giovi, Carlo Ancillotti e di altri collaboratori dell’agenzia, a volte rimasti
anonimi. Alla vita dell’agenzia, al lavoro quotidiano dietro le quinte è dedicata la prima sala della
mostra, così da immergere subito lo spettatore nel cuore della pratica fotogiornalistica ed evidenziare
i molteplici ambiti nei quali l’agenzia operava, come ad esempio quello pubblicitario. In questa sezione
saranno anche esposti alcuni oggetti originali dell’Archivio: cassettiere, buste contenenti le fotografie
divise per argomento o per nome, raccolte di riviste, tutti oggetti che permettono di comprendere
l’organizzazione del lavoro in un’epoca ancora dominata dalla carta, nella quale ancora non esisteva il
digitale che oggi permea di sé anche questo lavoro.
La mostra e il suo allestimento sono anche un’occasione per analizzare il rapporto tra fotografia e carta
stampata e leggere correttamente la natura stessa di queste fotografie, che nascevano e vivevano con
scopi ben precisi, che dettavano non solo regole tecniche, ma anche un’estetica, che ha influito in
maniera decisiva sulla percezione popolare del linguaggio fotografico. Una visione dunque a 360 gradi
di un fenomeno che ha inciso sull’idea stessa di comunicazione e di giornalismo nell’Italia del secondo
dopoguerra.
Per sottolineare il legame con la realtà odierna dell’Archivio, saranno esposte alcune opere fotografiche
realizzate per la mostra dal fotografo Pino Musi, che rappresentano e interpretano ambienti e dettagli
dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo nella sua attuale collocazione.
Come afferma Michele Coppola - Direttore Centrale Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo – “La
nostra Banca è custode di uno straordinario patrimonio, ricco di opere d’arte e di documenti di grande
valore storico che raccontano e ricostruiscono la storia dell’Italia. Promuoverne la conoscenza,
condividerli, metterli a disposizione della collettività è un modo per sottolineare, ancora una volta,
l’impegno di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle proprie collezioni e per la riflessione sulle radici
e sull’identità nazionale. Questa nostra attenzione non risponde ad esigenze commerciali, ma trova le
sue ragioni nella passione e dedizione con cui vogliamo responsabilmente contribuire alla crescita
culturale del Paese. Ne è ulteriore testimonianza questa mostra, dedicata agli importanti materiali
fotografici dell’Archivio Publifoto di recente entrati nell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo, che
sottolinea anche il nostro naturale rapporto da partner-fondatori con CAMERA e rinnova l’interesse
della Banca per la fotografia, linguaggio del contemporaneo al centro delle iniziative di Progetto Cultura
su Torino”.
Siamo onorati - continua Emanuele Chieli, Presidente di CAMERA - di essere la sede ufficiale per
mostrare al pubblico il prezioso materiale fotografico dell’Archivio Publifoto e siamo altrettanto onorati
che questa iniziativa sia parte del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, nostro socio fondatore. La
valorizzazione del patrimonio fotografico rientra tra gli obiettivi di CAMERA: è per noi quindi
particolarmente importante poter ospitare e presentare al pubblico questa selezione di immagini tratte
da uno dei più ricchi e interessanti archivi fotografici italiani.
Una selezione di immagini dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo sarà valorizzata e condivisa con il
pubblico anche nella mostra “NOI ...non erano solo canzonette”, in programma alla Promotrice delle
Belle Arti di Torino nel medesimo periodo e fino al 7 luglio, una grande rappresentazione della storia
italiana tra musica e immagini. La vicinanza di contenuti e la medesima volontà di far apprezzare la
bellezza e il valore di un bene storico e artistico come l’Archivio Publifoto, ha permesso di stringere un
accordo che permetterà ai visitatori di accedere alle due mostre a un prezzo agevolato con uno sconto
sul biglietto di ingresso. XXX
La mostra a CAMERA è inoltre accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, contenente i
saggi dei curatori, di Guido Guerzoni, della responsabile dell’Archivio storico di Intesa Sanpaolo Barbara
Costa, la riproduzione di tutte le opere esposte e la pubblicazione di due storici articoli di Franco Di
Bella e Giovanna Calvenzi.
L’attività di CAMERA è realizzata grazie a Intesa Sanpaolo, Lavazza, Eni, Reda, in particolare la
programmazione espositiva e culturale è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.
L’Italia e il mondo nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981
Torino, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
13 aprile - 7 luglio 2019
Mostra a cura di Aldo Grasso e Walter Guadagnini
Anteprima speciale a ingresso gratuito venerdì 12 aprile dalle ore 19 alle 23 in occasione de “La Notte
degli Archivi” di Archivissima
Si apre al pubblico sabato 13 aprile 2019 a CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia di Torino - la
mostra “Nel mirino - L’Italia e il mondo nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981”, prima
organica ricognizione sullo straordinario patrimonio dell’Agenzia, acquisito nel 2015 da Intesa Sanpaolo
che, attraverso il proprio Archivio storico, lo conserva, restaura, studia e valorizza anche con il supporto
di esperti, come è avvenuto in occasione della realizzazione di questa mostra.
Curata da Aldo Grasso e Walter Guadagnini, l’esposizione – realizzata da CAMERA con Intesa Sanpaolo
nell’ambito di Progetto Cultura, il programma triennale delle iniziative culturali della Banca – presenta
alcuni degli episodi cruciali della storia e della cronaca italiane e mondiali in un periodo che va dal 1939,
anno in cui Vincenzo Carrese volle chiamare “Publifoto” la sua agenzia - nata a Milano nel 1937 con il
nome Keystone -, fino al 1981, anno della scomparsa del fondatore. Quasi mezzo secolo di eventi
raccontati attraverso 240 immagini realizzate dai fotografi di quella che è stata per un lungo periodo
l’agenzia fotogiornalistica più importante del paese.
Sono gli anni d’oro del fotogiornalismo e, per evidenziare il legame inscindibile tra le immagini e la
stampa del tempo, la mostra è costruita sul modello di una rivista illustrata, attraverso le sezioni
dedicate alla politica, alla cronaca, all’estero, al costume, alla società, alla cultura e allo sport. All’interno
di queste sezioni, il focus cade su fatti e personaggi che hanno dato un’impronta decisiva a questi anni,
e alle storie che, anche grazie all’abilità dei fotografi, sono divenute parte integrante dell’immaginario
collettivo del XX secolo. Come dichiara Aldo Grasso, massmediologo e co-curatore della mostra:
l’enorme patrimonio che ci ha lasciato la Publifoto ci restituisce un mondo ormai consegnato alla storia
(1939-1981) ma che pure, grazie a questa esposizione, ritrova una nuova vita e suscita intatte emozioni.
Il lavoro del fotografo, infatti, è sempre duplice: da una parte saccheggia ma insieme conserva;
denuncia ma insieme consacra. Per questo ogni raccolta di fotografie è un viaggio avventuroso, è il
racconto passionale di questo viaggio animato dal ricordo di imprese mirabolanti, di personaggi, di
apparizioni che mantengono nella disposizione l’intatta vivezza, l’emozione sospesa e irripetibile del
gesto fissato una volta per sempre.
Tra le numerose vicende riportate alla luce si segnalano, per rilievo storico, mediatico o fotografico, il
referendum e la proclamazione della Repubblica Italiana nel 1946, le conseguenze dell’attentato a
Togliatti del luglio del 1948, le storie criminali di Rina Fort e del sequestro di Terrazzano, l’alluvione del
Polesine, la tragica fine del Grande Torino, il concerto dei Beatles a Milano, la costruzione della rete
autostradale italiana, i protagonisti di Cinecittà.
Un autentico viaggio nella storia e nella cronaca, attraverso gli scatti - talvolta vintage, talvolta
ristampati a partire dai negativi presenti nell’Archivio Publifoto - di autori come lo stesso Carrese, Fedele
Toscani, Tino Petrelli, Peppino Giovi, Carlo Ancillotti e di altri collaboratori dell’agenzia, a volte rimasti
anonimi. Alla vita dell’agenzia, al lavoro quotidiano dietro le quinte è dedicata la prima sala della
mostra, così da immergere subito lo spettatore nel cuore della pratica fotogiornalistica ed evidenziare
i molteplici ambiti nei quali l’agenzia operava, come ad esempio quello pubblicitario. In questa sezione
saranno anche esposti alcuni oggetti originali dell’Archivio: cassettiere, buste contenenti le fotografie
divise per argomento o per nome, raccolte di riviste, tutti oggetti che permettono di comprendere
l’organizzazione del lavoro in un’epoca ancora dominata dalla carta, nella quale ancora non esisteva il
digitale che oggi permea di sé anche questo lavoro.
La mostra e il suo allestimento sono anche un’occasione per analizzare il rapporto tra fotografia e carta
stampata e leggere correttamente la natura stessa di queste fotografie, che nascevano e vivevano con
scopi ben precisi, che dettavano non solo regole tecniche, ma anche un’estetica, che ha influito in
maniera decisiva sulla percezione popolare del linguaggio fotografico. Una visione dunque a 360 gradi
di un fenomeno che ha inciso sull’idea stessa di comunicazione e di giornalismo nell’Italia del secondo
dopoguerra.
Per sottolineare il legame con la realtà odierna dell’Archivio, saranno esposte alcune opere fotografiche
realizzate per la mostra dal fotografo Pino Musi, che rappresentano e interpretano ambienti e dettagli
dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo nella sua attuale collocazione.
Come afferma Michele Coppola - Direttore Centrale Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo – “La
nostra Banca è custode di uno straordinario patrimonio, ricco di opere d’arte e di documenti di grande
valore storico che raccontano e ricostruiscono la storia dell’Italia. Promuoverne la conoscenza,
condividerli, metterli a disposizione della collettività è un modo per sottolineare, ancora una volta,
l’impegno di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle proprie collezioni e per la riflessione sulle radici
e sull’identità nazionale. Questa nostra attenzione non risponde ad esigenze commerciali, ma trova le
sue ragioni nella passione e dedizione con cui vogliamo responsabilmente contribuire alla crescita
culturale del Paese. Ne è ulteriore testimonianza questa mostra, dedicata agli importanti materiali
fotografici dell’Archivio Publifoto di recente entrati nell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo, che
sottolinea anche il nostro naturale rapporto da partner-fondatori con CAMERA e rinnova l’interesse
della Banca per la fotografia, linguaggio del contemporaneo al centro delle iniziative di Progetto Cultura
su Torino”.
Siamo onorati - continua Emanuele Chieli, Presidente di CAMERA - di essere la sede ufficiale per
mostrare al pubblico il prezioso materiale fotografico dell’Archivio Publifoto e siamo altrettanto onorati
che questa iniziativa sia parte del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, nostro socio fondatore. La
valorizzazione del patrimonio fotografico rientra tra gli obiettivi di CAMERA: è per noi quindi
particolarmente importante poter ospitare e presentare al pubblico questa selezione di immagini tratte
da uno dei più ricchi e interessanti archivi fotografici italiani.
Una selezione di immagini dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo sarà valorizzata e condivisa con il
pubblico anche nella mostra “NOI ...non erano solo canzonette”, in programma alla Promotrice delle
Belle Arti di Torino nel medesimo periodo e fino al 7 luglio, una grande rappresentazione della storia
italiana tra musica e immagini. La vicinanza di contenuti e la medesima volontà di far apprezzare la
bellezza e il valore di un bene storico e artistico come l’Archivio Publifoto, ha permesso di stringere un
accordo che permetterà ai visitatori di accedere alle due mostre a un prezzo agevolato con uno sconto
sul biglietto di ingresso. XXX
La mostra a CAMERA è inoltre accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, contenente i
saggi dei curatori, di Guido Guerzoni, della responsabile dell’Archivio storico di Intesa Sanpaolo Barbara
Costa, la riproduzione di tutte le opere esposte e la pubblicazione di due storici articoli di Franco Di
Bella e Giovanna Calvenzi.
L’attività di CAMERA è realizzata grazie a Intesa Sanpaolo, Lavazza, Eni, Reda, in particolare la
programmazione espositiva e culturale è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.
12
aprile 2019
Nel mirino. L’Italia e il mondo nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981
Dal 12 aprile al 07 luglio 2019
fotografia
Location
CAMERA – CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Torino, Via Delle Rosine, 18, (Torino)
Torino, Via Delle Rosine, 18, (Torino)
Biglietti
Ingresso Intero € 10
Ingresso Ridotto € 6, fino a 26 anni, oltre 70 anni
Ingresso Gratuito
Bambini fino a 12 anni
Orario di apertura
Lunedì 11.00 - 19.00
Martedì Chiuso
Mercoledì 11.00 - 19.00
Giovedì 11.00 - 21.00
Venerdì 11.00 - 19.00
Sabato 11.00 - 19.00
Domenica 11.00 - 19.00
Vernissage
12 Aprile 2019, anteprima speciale ad ingresso gratuito dalle ore 19 alle 23 in occasione de “La Notte
degli Archivi” di Archivissima
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Curatore