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Nel Palmo di una mano
Nel Palmo di una mano indica prima di tutto una misura: tra le linee e le pieghe del tutto individuali della mano può abitare temporaneamente solo qualcosa di molto, molto piccolo.Ciò che teniamo o portiamo sul palmo della mano è ciò che ha significato per noi.
Comunicato stampa
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Tutti gli autori delle miniature propongono dei microcosmi individuali che necessitano di una particolare attenzione per essere scoperti, proprio grazie alla misura minuta dei lavori. Solo un’immersione molto lenta, oppure un tuffo davvero profondo fanno intravedere un possibile messaggio. I significati non si svelano ad uno sguardo distante e fugace, occorre avvicinarsi.
Ciò che teniamo o portiamo sul palmo della mano è ciò che ha significato per noi. E’ sicuramente qualcosa che merita una particolare attenzione - ci chiniamo verso di essa - sì, è probabilmente qualcosa di prezioso. Il piccolo spesso tocca il grande.
L’allestimento intende preservare l’individualità giustapponendo tante piccole personali. Ogni miniatura è il frammento di un discorso, un percorso individuale rintracciabile seguendo accuratamente i fili. e le trame trasparenti. Fili e trame sospese diventano così una metafora della persona, l’entità che fa da collante tra le miniature : tanti piccoli frammenti apparentemente diversi e apparentemente simili al sé e al mondo immaginato. “La persona” sta tessendo una storia in continua trasformazione senza interruzione alcuna; noi ne vediamo solo dei frammenti separati. Qualche volta però si riesce a intravedere il filo e la trama che unisce. Spesso il filo si tende, alcune volte sembra addirittura andare oltre, eppure, non si spezza.
Qualora il filo e la trama abbiano la natura troppo fragile, diventerà possibile racchiudere le miniature in uno spazio ancora più dichiarato. Allora le piccole opere saranno circondate e protette dalle solide pareti delle nicchie, per evitare una veloce dissipazione dei frammenti.
In ogni caso, come spesso accade, si sceglie quindi di non confondere le acque collegando e tenendo insieme i vari frammenti personali, pur sapendo che è un’impresa quasi impossibile.
Nulla è davvero separato ed esclusivamente. personale. Siamo una confluenza di frammenti di ... Eppure preservare le sfaccettature particolarissime di ciascuno ci sembra molto importante, sottolineare la diversità nell’unità ci sembra indispensabile.
Più che una collettiva si tratta infatti di diciasette mostre personali in miniatura ed ognuna occupa un piccolo spazio una accanto all’altra, ben definito.
Le affinità ci sono, così come ci sono tante diversità. I linguaggi sono multipli.
La sfida è quella di farle abitare insieme in un unico spazio, senza togliersi il respiro, dando loro un nuovo respiro.
Vorrei chiudere questa breve introduzione con la nota immagine del palmo della mano
colmo di sabbia di mare: se lo chiudiamo in un tentativo di preservazione, gran parte della sabbia si disperderà tra le dita e cadrà a terra, se lo teniamo aperto, paradossalmente, la sabbia permarrà lì, senza disperdersi.
Ciò che teniamo o portiamo sul palmo della mano è ciò che ha significato per noi. E’ sicuramente qualcosa che merita una particolare attenzione - ci chiniamo verso di essa - sì, è probabilmente qualcosa di prezioso. Il piccolo spesso tocca il grande.
L’allestimento intende preservare l’individualità giustapponendo tante piccole personali. Ogni miniatura è il frammento di un discorso, un percorso individuale rintracciabile seguendo accuratamente i fili. e le trame trasparenti. Fili e trame sospese diventano così una metafora della persona, l’entità che fa da collante tra le miniature : tanti piccoli frammenti apparentemente diversi e apparentemente simili al sé e al mondo immaginato. “La persona” sta tessendo una storia in continua trasformazione senza interruzione alcuna; noi ne vediamo solo dei frammenti separati. Qualche volta però si riesce a intravedere il filo e la trama che unisce. Spesso il filo si tende, alcune volte sembra addirittura andare oltre, eppure, non si spezza.
Qualora il filo e la trama abbiano la natura troppo fragile, diventerà possibile racchiudere le miniature in uno spazio ancora più dichiarato. Allora le piccole opere saranno circondate e protette dalle solide pareti delle nicchie, per evitare una veloce dissipazione dei frammenti.
In ogni caso, come spesso accade, si sceglie quindi di non confondere le acque collegando e tenendo insieme i vari frammenti personali, pur sapendo che è un’impresa quasi impossibile.
Nulla è davvero separato ed esclusivamente. personale. Siamo una confluenza di frammenti di ... Eppure preservare le sfaccettature particolarissime di ciascuno ci sembra molto importante, sottolineare la diversità nell’unità ci sembra indispensabile.
Più che una collettiva si tratta infatti di diciasette mostre personali in miniatura ed ognuna occupa un piccolo spazio una accanto all’altra, ben definito.
Le affinità ci sono, così come ci sono tante diversità. I linguaggi sono multipli.
La sfida è quella di farle abitare insieme in un unico spazio, senza togliersi il respiro, dando loro un nuovo respiro.
Vorrei chiudere questa breve introduzione con la nota immagine del palmo della mano
colmo di sabbia di mare: se lo chiudiamo in un tentativo di preservazione, gran parte della sabbia si disperderà tra le dita e cadrà a terra, se lo teniamo aperto, paradossalmente, la sabbia permarrà lì, senza disperdersi.
19
novembre 2016
Nel Palmo di una mano
Dal 19 al 30 novembre 2016
arte contemporanea
performance - happening
arti decorative e industriali
performance - happening
arti decorative e industriali
Location
FRAMMENTI D’ARTE
Roma, Via Paola, 23, (Roma)
Roma, Via Paola, 23, (Roma)
Orario di apertura
lunedì a venerdì 10.00-13.00 e 16.00-19.00
sabato 16.00-19.00
Vernissage
19 Novembre 2016, ore 18.30
Autore
Curatore