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Nel salotto di Nene Nodari: Chiarismo e altro…
La rassegna celebra soprattutto il centenario della nascita di Nene Nodari, la cosiddetta signora del Chiarismo, proprio nel giorno della sua nascita. Perché Nene è stata un personaggio straordinario sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista artistico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel salotto di Nene Nodari: Chiarismo e altro…
opere di Nene Nodari, Alessandro Dal Prato, Angelo Del Bon, Giuseppe Facciotto, Danilo Guidetti, Umberto Lilloni, Carlo Malerba, Oreste Marini, Ezio Mutti, Goliardo Padova, Ugo Sissa
a cura di Gianfranco Ferlisi
inaugurazione sabato 9 maggio alle ore 18,00
Nel territorio dell’Alto Mantovano, quando Maddalena Nodari, detta Nene, (1915-2004) muoveva i primi passi nella pittura, scorreva un tempo felice in cui l’arte e, in specifico, la pittura assumevano una dimensione sovralocale. Si realizzò allora una stagione artistica straordinariamente emozionante, in cui la pittura illuminò e diede veste estetica agli orizzonti di questi luoghi, tra i più suggestivi del nostro territorio.
Il Comune di Gazoldo degli Ippoliti, al MAM, intende dare testimonianza di tutto ciò con la rassegna intitolata «Nel salotto di Nene Nodari: Chiarismo e altro…: opere di Nene Nodari, Alessandro Dal Prato, Angelo Del Bon, Giuseppe Facciotto, Danilo Guidetti, Umberto Lilloni, Carlo Malerba, Oreste Marini, Ezio Mutti, Goliardo Padova, Ugo Sissa».
La rassegna, che sarà inaugurata il 9 maggio alle ore 18, è finalizzata, però, celebrare soprattutto il centenario della nascita di Nene Nodari, la cosiddetta signora del Chiarismo, proprio nel giorno della sua nascita. Perché Nene è stata un personaggio straordinario sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista artistico e ha saputo dare corpo, nel tempo di una intera esistenza, a una ricerca coerente e qualitativamente alta. Perché per Nene il bisogno di dipingere è sempre stato sempre inseparabile da tutte le necessità del vivere ed è fluito felice anche quando oramai si lasciava catturare dagli orizzonti del mondo romano del dopoguerra. È parso perciò opportuno, pur nella limitatezza di tempi e mezzi, renderle omaggio in un Museo che l’ha vista più volte protagonista.
E l’omaggio implica anche un vernissage partecipato, una sorta di piccolo talk show in cui amici come Sergio Bologna, Renzo Margonari e Lorella Salvagni ne rievocheranno sinteticamente la figura, le storie, gli aneddoti, l’arte.
Parallelamente, scopo della mostra è valorizzare l’imponente patrimonio del MAM, che proprio sul tema del Chiarismo ha costruito molte pagine di una storia che negli anni Trenta apriva, pittoricamente, scenari che portavano a superare la retorica del ritorno all'ordine. Con Nene e con tutti gli artisti presenti in mostra si costituirà uno spaccato che rimanda alla fragilità delle raffigurazioni dei chiaristi, a immagini in cui si rapprende una natura dove memorie quasi impressioniste alludono alla dimensione modesta e fugace dell’esistenza umana. «Nel salotto di Nene» osserveremo la bellezza che recupera le più limpide e chiare trasparenze dell’atmosfera, mentre germoglia un paesaggio vero e, contemporaneamente, sottilmente emotivo.
Il cenacolo di Nene, quando ormai la stagione più felice della scuola mantovana del Chiarismo volgeva al termine, non poteva, come fece questa coraggiosa e attenta pittrice, che accettare in pieno la sfida in atto con un astrattismo che chiedeva di elaborare diversi e più aggiornati accordi lirici di colore.
La mostra «Nel salotto di Nene Nodari: Chiarismo e altro… - opere di Nene Nodari, Alessandro Dal Prato, Angelo Del Bon, Giuseppe Facciotto, Danilo Guidetti, Umberto Lilloni, Carlo Malerba, Oreste Marini, Ezio Mutti, Goliardo Padova, Ugo Sissa,», curata da Gianfranco Ferlisi, si svolgerà a Gazoldo, al MAM, dal 9 al 23 maggio.
Oltre trenta opere ricorderanno dunque l’esperienza di Nene, nel centenario della nascita, e quella di pittori che, tra gli inizi degli anni Trenta e la metà degli anni Cinquanta del XX secolo, si sono dedicati ad aggiornare l’orizzonte arcaista e post-metafico cui si ispiravano tutti gli artisti più affermati del panorama nazionale.
MAM - Museo d’Arte Moderna dell’Alto Mantovano
Gazoldo degli Ippoliti
Nel salotto di Nene Nodari: Chiarismo e altro…
opere di Nene Nodari, Alessandro Dal Prato, Angelo Del Bon, Giuseppe Facciotto, Danilo Guidetti, Umberto Lilloni, Carlo Malerba, Oreste Marini, Ezio Mutti, Goliardo Padova, Ugo Sissa
a cura di Gianfranco Ferlisi
dal 9 al 23 maggio 2015
inaugurazione sabato 9 maggio alle ore 18,00
Orari di apertura: dal lunedì al sabato dalle 9,00 alle 13,00
Sabato 16 e domenica 17 apertura speciale dalle 15,00 alle 18,00
Sono possibili visite alla mostra su appuntamento.
ingresso gratuito
Informazioni:
tel. +39 0376 659315
http://www.comune.gazoldo.mn.it
www.turismo.mantova.it
info@turismo.mantova.it +39 0376 432432
Ufficio stampa:
Pierpaolo Pizzi
pierpaolopizzi@gmail.com
331 4474606
Maddalena detta Nene Nodari
Castel Goffredo (Mantova), 1915 – Roma, 2004
Maddalena Nodari nasce a Castel Goffredo il 9 maggio 1915. La sua formazione artistica inizia, a partire dal 1933, sotto la guida di Vindizio Nodari Pesenti. Nel 1935 si accosta alle esperienze di Oreste Marini e Angelo Del Bon e dipinge con i chiaristi Facciotto, Lilloni, Malerba e Mutti. La sua visione della pittura, commossa ed emozionata, la porta rapidamente a produrre dipinti dai toni chiari e luminosi, senza chiaroscuro, in cui al predominio dei valori volumetrici, su cui si era fondato il Novecento Italiano, si sostituisce il predominio di un colore tenue e trattenuto, la fusione della luce e del colore nella forma. Nene Nodari, segue, alla lettera, in questi anni, i suggerimenti di Oreste Marini, alla ricerca di una pittura aperta alle soluzioni dell’impressionismo, del post-impressionismo e della Scuola di Parigi, una pittura impostata sul colore e non sul disegno, sul tono e non sul chiaroscuro, sulla superficie e non sulla profondità prospettica, sulla spontaneità e non sul mestiere.
I livelli qualitativi raggiunti diventano immediata testimonianza della sua capacità pittorica. Diventa così la «signora del Chiarismo». Espone nelle mostre sindacali di Milano e, con i chiaristi, nelle collettive della Galleria dell'Annunciata di Milano. A Mantova presenta le sue opere nella Mostra dei pittori, scultori e incisori dell’Ottocento e del Novecento di Palazzo Te, nel 1939. Nel 1939 e nel 1941 partecipa al Premio Bergamo, sempre all’insegna della matrice «chiarista», inseguendo talora le soluzioni formali di Del Bon ma, soprattutto, dando corpo a quella parte di sé che riguarda l'emozione.
Nel 1945 è invitata alla Mostra della libertà, organizzata dal Gruppo Artistico Mantovano a Palazzo Ducale. Nel 1950 è presente al premio Verona, nel 1952 espone al premio Marzotto e nel 1955 è ammessa alla Quadriennale di Roma. Dal 1950, anche grazie al legame affettivo con l'architetto Ugo Sissa, viaggia molto in Oriente, soggiorna in Francia e Spagna e partecipa con lui ad importanti scavi archeologici, collaborando alla raccolta della collezione di reperti mesopotamici attualmente custoditi a Mantova in Palazzo Te. A Roma si incontra con Giulio Turcato, Antonio Corpora e Piero Dorazio ed è colpita dalle soluzioni della loro pittura astratta. Conosce anche l'arte di De Staël, Bazaine e Da Silva. Abbandona così la pittura figurativa e si inoltra in uno spazio senza tempo, dove le figure e le forme, nella sintesi tra l’astrattismo e il figurativo, assumono inedita fluidità e trasparenza.
Nel 1970 ordina una personale al circolo La Rovere di Mantova: è il vecchio sodale Oreste Marini, con cui ha condiviso un giovanile amore infelice, a presentarla in veste di critico. E l’amico ricostruisce, in quel contesto, la storia del sodalizio dei chiaristi dell’alto mantovano.
Nel 1986 il Museo d'Arte Moderna dell'Alto Mantovano di Gazoldo le dedica un'antologica curata da Renzo Margonari.
Nene Nodari muore a Roma il 2 febbraio del 2004.
opere di Nene Nodari, Alessandro Dal Prato, Angelo Del Bon, Giuseppe Facciotto, Danilo Guidetti, Umberto Lilloni, Carlo Malerba, Oreste Marini, Ezio Mutti, Goliardo Padova, Ugo Sissa
a cura di Gianfranco Ferlisi
inaugurazione sabato 9 maggio alle ore 18,00
Nel territorio dell’Alto Mantovano, quando Maddalena Nodari, detta Nene, (1915-2004) muoveva i primi passi nella pittura, scorreva un tempo felice in cui l’arte e, in specifico, la pittura assumevano una dimensione sovralocale. Si realizzò allora una stagione artistica straordinariamente emozionante, in cui la pittura illuminò e diede veste estetica agli orizzonti di questi luoghi, tra i più suggestivi del nostro territorio.
Il Comune di Gazoldo degli Ippoliti, al MAM, intende dare testimonianza di tutto ciò con la rassegna intitolata «Nel salotto di Nene Nodari: Chiarismo e altro…: opere di Nene Nodari, Alessandro Dal Prato, Angelo Del Bon, Giuseppe Facciotto, Danilo Guidetti, Umberto Lilloni, Carlo Malerba, Oreste Marini, Ezio Mutti, Goliardo Padova, Ugo Sissa».
La rassegna, che sarà inaugurata il 9 maggio alle ore 18, è finalizzata, però, celebrare soprattutto il centenario della nascita di Nene Nodari, la cosiddetta signora del Chiarismo, proprio nel giorno della sua nascita. Perché Nene è stata un personaggio straordinario sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista artistico e ha saputo dare corpo, nel tempo di una intera esistenza, a una ricerca coerente e qualitativamente alta. Perché per Nene il bisogno di dipingere è sempre stato sempre inseparabile da tutte le necessità del vivere ed è fluito felice anche quando oramai si lasciava catturare dagli orizzonti del mondo romano del dopoguerra. È parso perciò opportuno, pur nella limitatezza di tempi e mezzi, renderle omaggio in un Museo che l’ha vista più volte protagonista.
E l’omaggio implica anche un vernissage partecipato, una sorta di piccolo talk show in cui amici come Sergio Bologna, Renzo Margonari e Lorella Salvagni ne rievocheranno sinteticamente la figura, le storie, gli aneddoti, l’arte.
Parallelamente, scopo della mostra è valorizzare l’imponente patrimonio del MAM, che proprio sul tema del Chiarismo ha costruito molte pagine di una storia che negli anni Trenta apriva, pittoricamente, scenari che portavano a superare la retorica del ritorno all'ordine. Con Nene e con tutti gli artisti presenti in mostra si costituirà uno spaccato che rimanda alla fragilità delle raffigurazioni dei chiaristi, a immagini in cui si rapprende una natura dove memorie quasi impressioniste alludono alla dimensione modesta e fugace dell’esistenza umana. «Nel salotto di Nene» osserveremo la bellezza che recupera le più limpide e chiare trasparenze dell’atmosfera, mentre germoglia un paesaggio vero e, contemporaneamente, sottilmente emotivo.
Il cenacolo di Nene, quando ormai la stagione più felice della scuola mantovana del Chiarismo volgeva al termine, non poteva, come fece questa coraggiosa e attenta pittrice, che accettare in pieno la sfida in atto con un astrattismo che chiedeva di elaborare diversi e più aggiornati accordi lirici di colore.
La mostra «Nel salotto di Nene Nodari: Chiarismo e altro… - opere di Nene Nodari, Alessandro Dal Prato, Angelo Del Bon, Giuseppe Facciotto, Danilo Guidetti, Umberto Lilloni, Carlo Malerba, Oreste Marini, Ezio Mutti, Goliardo Padova, Ugo Sissa,», curata da Gianfranco Ferlisi, si svolgerà a Gazoldo, al MAM, dal 9 al 23 maggio.
Oltre trenta opere ricorderanno dunque l’esperienza di Nene, nel centenario della nascita, e quella di pittori che, tra gli inizi degli anni Trenta e la metà degli anni Cinquanta del XX secolo, si sono dedicati ad aggiornare l’orizzonte arcaista e post-metafico cui si ispiravano tutti gli artisti più affermati del panorama nazionale.
MAM - Museo d’Arte Moderna dell’Alto Mantovano
Gazoldo degli Ippoliti
Nel salotto di Nene Nodari: Chiarismo e altro…
opere di Nene Nodari, Alessandro Dal Prato, Angelo Del Bon, Giuseppe Facciotto, Danilo Guidetti, Umberto Lilloni, Carlo Malerba, Oreste Marini, Ezio Mutti, Goliardo Padova, Ugo Sissa
a cura di Gianfranco Ferlisi
dal 9 al 23 maggio 2015
inaugurazione sabato 9 maggio alle ore 18,00
Orari di apertura: dal lunedì al sabato dalle 9,00 alle 13,00
Sabato 16 e domenica 17 apertura speciale dalle 15,00 alle 18,00
Sono possibili visite alla mostra su appuntamento.
ingresso gratuito
Informazioni:
tel. +39 0376 659315
http://www.comune.gazoldo.mn.it
www.turismo.mantova.it
info@turismo.mantova.it +39 0376 432432
Ufficio stampa:
Pierpaolo Pizzi
pierpaolopizzi@gmail.com
331 4474606
Maddalena detta Nene Nodari
Castel Goffredo (Mantova), 1915 – Roma, 2004
Maddalena Nodari nasce a Castel Goffredo il 9 maggio 1915. La sua formazione artistica inizia, a partire dal 1933, sotto la guida di Vindizio Nodari Pesenti. Nel 1935 si accosta alle esperienze di Oreste Marini e Angelo Del Bon e dipinge con i chiaristi Facciotto, Lilloni, Malerba e Mutti. La sua visione della pittura, commossa ed emozionata, la porta rapidamente a produrre dipinti dai toni chiari e luminosi, senza chiaroscuro, in cui al predominio dei valori volumetrici, su cui si era fondato il Novecento Italiano, si sostituisce il predominio di un colore tenue e trattenuto, la fusione della luce e del colore nella forma. Nene Nodari, segue, alla lettera, in questi anni, i suggerimenti di Oreste Marini, alla ricerca di una pittura aperta alle soluzioni dell’impressionismo, del post-impressionismo e della Scuola di Parigi, una pittura impostata sul colore e non sul disegno, sul tono e non sul chiaroscuro, sulla superficie e non sulla profondità prospettica, sulla spontaneità e non sul mestiere.
I livelli qualitativi raggiunti diventano immediata testimonianza della sua capacità pittorica. Diventa così la «signora del Chiarismo». Espone nelle mostre sindacali di Milano e, con i chiaristi, nelle collettive della Galleria dell'Annunciata di Milano. A Mantova presenta le sue opere nella Mostra dei pittori, scultori e incisori dell’Ottocento e del Novecento di Palazzo Te, nel 1939. Nel 1939 e nel 1941 partecipa al Premio Bergamo, sempre all’insegna della matrice «chiarista», inseguendo talora le soluzioni formali di Del Bon ma, soprattutto, dando corpo a quella parte di sé che riguarda l'emozione.
Nel 1945 è invitata alla Mostra della libertà, organizzata dal Gruppo Artistico Mantovano a Palazzo Ducale. Nel 1950 è presente al premio Verona, nel 1952 espone al premio Marzotto e nel 1955 è ammessa alla Quadriennale di Roma. Dal 1950, anche grazie al legame affettivo con l'architetto Ugo Sissa, viaggia molto in Oriente, soggiorna in Francia e Spagna e partecipa con lui ad importanti scavi archeologici, collaborando alla raccolta della collezione di reperti mesopotamici attualmente custoditi a Mantova in Palazzo Te. A Roma si incontra con Giulio Turcato, Antonio Corpora e Piero Dorazio ed è colpita dalle soluzioni della loro pittura astratta. Conosce anche l'arte di De Staël, Bazaine e Da Silva. Abbandona così la pittura figurativa e si inoltra in uno spazio senza tempo, dove le figure e le forme, nella sintesi tra l’astrattismo e il figurativo, assumono inedita fluidità e trasparenza.
Nel 1970 ordina una personale al circolo La Rovere di Mantova: è il vecchio sodale Oreste Marini, con cui ha condiviso un giovanile amore infelice, a presentarla in veste di critico. E l’amico ricostruisce, in quel contesto, la storia del sodalizio dei chiaristi dell’alto mantovano.
Nel 1986 il Museo d'Arte Moderna dell'Alto Mantovano di Gazoldo le dedica un'antologica curata da Renzo Margonari.
Nene Nodari muore a Roma il 2 febbraio del 2004.
09
maggio 2015
Nel salotto di Nene Nodari: Chiarismo e altro…
Dal 09 al 23 maggio 2015
arte moderna e contemporanea
Location
MAM – MUSEO D’ARTE MODERNA DELL’ALTO MANTOVANO
Gazoldo Degli Ippoliti, Via Guglielmo Marconi, 126, (Mantova)
Gazoldo Degli Ippoliti, Via Guglielmo Marconi, 126, (Mantova)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 9,00 alle 13,00
Sabato 16 e domenica 17 apertura speciale dalle 15,00 alle 18,00
Vernissage
9 Maggio 2015, ore 18,00
Autore
Curatore