Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Nel segno del Rinascimento. Pietro Bussolo scultore a Bergamo
Un teatro del sacro popolato di sculture, per suscitare devozione e meraviglia: ne è protagonista Pietro Bussolo, interprete tra i più aggiornati nel campo della scultura lignea lombarda tra Quattrocento e Cinquecento, che da Milano, dove lavora a stretto contatto con Donato Bramante, mette radici nei territori della Serenissima, incaricato di importanti commissioni tra Bergamo, Brescia, Salò e il Garda
Comunicato stampa
Segnala l'evento
NEL SEGNO DEL RINASCIMENTO
Pietro Bussolo scultore a Bergamo
Bergamo Alta – Piazza Vecchia, Palazzo della Ragione
29 aprile - 3 luglio 2016
Inaugurazione: 28 aprile 2016, ore 18.30
Anteprima stampa: 27 aprile 2016, ore 11.30
Un teatro del sacro popolato di sculture, per suscitare devozione e meraviglia: ne è
protagonista Pietro Bussolo, interprete tra i più aggiornati nel campo della scultura lignea
lombarda tra Quattrocento e Cinquecento, che da Milano, dove lavora a stretto contatto con
Donato Bramante, mette radici nei territori della Serenissima, incaricato di importanti
commissioni tra Bergamo, Brescia, Salò e il Garda.
La mostra “Nel segno del Rinascimento. Pietro Bussolo scultore a Bergamo”, promossa
dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo con la collaborazione della Diocesi di
Bergamo e il sostegno di Banca Popolare di Bergamo, sarà allestita dal 29 aprile al 3 luglio 2016
nella suggestiva Sala della Capriate del Palazzo della Ragione in Piazza Vecchia, con la collaborazione di
prestigiose istituzioni culturali quali il Luogo Pio Colleoni, la Fondazione MIA, il Museo Diocesano A.
Bernareggi e il Museo della Basilica di Gandino.
Un’attenta ricognizione del patrimonio artistico bergamasco ha consentito di individuare tra la città e le
valli un significativo gruppo di sculture inedite, esposte in mostra dopo un accurato restauro, che
hanno dato il via ad un’affascinante rilettura della personalità dello scultore Pietro Bussolo
(Milano circa 1460 - Bergamo 1526), al passo con i tempi nella creazione di quelle articolate macchine
sceniche di forte impatto architettonico che erano i polittici, abitati da immagini sacre, ideate dall’artista
con forte realismo, in un dialogo diretto con lo spettatore.
Il San Bernardino dell’omonima chiesa in Borgo Pignolo, la Madonna con il Bambino di Santo Stefano degli
Angeli, la Madonna con il Bambino del Santuario di Nese e il Crocifisso della parrocchiale di Gromo, simile
al già noto Crocefisso di Fontanella al Monte: queste le novità più eclatanti della mostra cui si
affiancheranno le statue di San Bernardino e di Sant’Alessandro, la Madonna con il Bambino e l’Ecce homo, per
una prima ricostruzione del disperso polittico di Santa Croce di Gandino.
Il progetto scientifico della mostra, a cura di Marco Albertario, Monica Ibsen, Amalia Pacia e M.
Cristina Rodeschini, si propone di far conoscere al pubblico lo scultore milanese nella sua duplice veste
di inventore di ancone, ideate nella più genuina tradizione rinascimentale, e di sculture pensate come
‘presenze’ vive, capaci di suscitare sentimenti ed emozioni, ricreando il senso di stupore e di famigliarità
che il sacro sapeva destare nella gente.
In questo senso, si è scelto di accostare alle sculture alcuni esempi di pittura su tavola, di
oreficerie e di manufatti tessili, cronologicamente coevi, per ricreare lo spazio privilegiato della
devozione, nel confronto suggestivo di tecniche e linguaggi espressivi, suggerendo in particolare il tema
della collaborazione tra intagliatore e pittore, responsabile della policromia e delle finiture in oro.
Il focus della mostra è Bergamo che, con la rapida sequenza degli interventi di Amadeo nel cantiere
della Cappella Colleoni e di Donato Bramante sulla facciata del Palazzo del Podestà, rappresenta uno
degli snodi culturali più importanti del territorio lombardo nell’ultimo quarto del Quattrocento. In tale
contesto Bussolo inizia ad operare intorno alla metà degli anni ’90, già artista maturo e tuttavia capace
di modificare il suo linguaggio a contatto con la cultura veneta presente in città, assimilata anche nella
provincia di Brescia e nell’area del Garda in cui sarà particolarmente attivo.
L’attività di Bussolo e della sua bottega coinvolge un’area molto estesa. Così, la mostra prosegue
idealmente in città e sul territorio, con una mappa di percorsi di approfondimento alla scoperta delle
opere che sono rimaste nelle loro sedi originarie.
La sezione dei Contesti accompagna nei principali luoghi della cultura artistica del Quattrocento a
Bergamo: la Cappella Colleoni e il Luogo Pio della Pietà, con le sculture di Giovanni Antonio Amadeo;
il coro della Basilica di Santa Maria Maggiore, con un documentato intervento di Bussolo; il Palazzo del
Podestà veneto in Piazza Vecchia affrescato da Bramante che, con il vicino Museo del Cinquecento,
rievoca il contesto storico.
Si dipanano dalla città alle valli i Percorsi, pensati per far conoscere le opere dello scultore nel loro
contesto d’origine. Dopo la tappa cittadina al Museo Adriano Bernareggi - dove è esposta l’ancona
proveniente dalla chiesa di Sant’Andrea di Villa d’Adda, tra le più precoci attestazioni di Bussolo in
Bergamasca (prima del 1495) - il tour si snoda in Val Seriana, coinvolgendo i polittici delle chiese di San
Bartolomeo ad Albino e di Desenzano al Serio, il patrimonio artistico del Museo della Basilica di
Gandino, la chiesa di Gromo San Marino con l’ancona della Resurrezione. Per finire a Pagliaro (Algua)
con la chiesa del Corpus Domini.
Completa l’esposizione un catalogo (Lubrina Editore) a cura di Marco Albertario, Monica Ibsen,
Amalia Pacia, con contributi di Flora Berizzi, Francesca Buonincontri, Carlo Cairati, Jessica Gritti,
Chiara Paratico, Gianmario Petrò, M. Cristina Rodeschini, Francesca Tasso, Silvio Tomasini.
La mostra fa parte del percorso “Bergamo. La primavera del Rinascimento”, promosso
dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo: due mostre in Piazza Vecchia - “Nel
segno del Rinascimento. Pietro Bussolo scultore a Bergamo” e “Quando l’Italia disegnava il
mondo. Tesori cartografici del Rinascimento”. Le due iniziative, insieme a itinerari inediti tracciati
sul territorio, da aprile a luglio offrono al pubblico l’opportunità di immergersi in un “altro”
Rinascimento proprio nel cuore della città antica di Bergamo.
Facebook: Mostra Bussolo
Orari: martedì-sabato 10-13 e 14-18, domenica 10-18 (chiuso lunedì)
Ingresso: Intero 6,00 Euro, Ridotto 4,00 Euro, Gratuito fino a 18 anni, disabili e giornalisti.
(biglietto valido anche per l’ingresso alla mostra “Quando l’Italia disegnava il mondo. Tesori cartografici del Rinascimento”,
Palazzo del Podestà, Piazza Vecchia, Città Alta - Bergamo)
Info al pubblico tel. 035.399677
UFFICIO STAMPA: B@bele Comunicazione
Barbara Mazzoleni > tel. 320.8015469 >info@ babelecomunicazione.it
Pietro Bussolo scultore a Bergamo
Bergamo Alta – Piazza Vecchia, Palazzo della Ragione
29 aprile - 3 luglio 2016
Inaugurazione: 28 aprile 2016, ore 18.30
Anteprima stampa: 27 aprile 2016, ore 11.30
Un teatro del sacro popolato di sculture, per suscitare devozione e meraviglia: ne è
protagonista Pietro Bussolo, interprete tra i più aggiornati nel campo della scultura lignea
lombarda tra Quattrocento e Cinquecento, che da Milano, dove lavora a stretto contatto con
Donato Bramante, mette radici nei territori della Serenissima, incaricato di importanti
commissioni tra Bergamo, Brescia, Salò e il Garda.
La mostra “Nel segno del Rinascimento. Pietro Bussolo scultore a Bergamo”, promossa
dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo con la collaborazione della Diocesi di
Bergamo e il sostegno di Banca Popolare di Bergamo, sarà allestita dal 29 aprile al 3 luglio 2016
nella suggestiva Sala della Capriate del Palazzo della Ragione in Piazza Vecchia, con la collaborazione di
prestigiose istituzioni culturali quali il Luogo Pio Colleoni, la Fondazione MIA, il Museo Diocesano A.
Bernareggi e il Museo della Basilica di Gandino.
Un’attenta ricognizione del patrimonio artistico bergamasco ha consentito di individuare tra la città e le
valli un significativo gruppo di sculture inedite, esposte in mostra dopo un accurato restauro, che
hanno dato il via ad un’affascinante rilettura della personalità dello scultore Pietro Bussolo
(Milano circa 1460 - Bergamo 1526), al passo con i tempi nella creazione di quelle articolate macchine
sceniche di forte impatto architettonico che erano i polittici, abitati da immagini sacre, ideate dall’artista
con forte realismo, in un dialogo diretto con lo spettatore.
Il San Bernardino dell’omonima chiesa in Borgo Pignolo, la Madonna con il Bambino di Santo Stefano degli
Angeli, la Madonna con il Bambino del Santuario di Nese e il Crocifisso della parrocchiale di Gromo, simile
al già noto Crocefisso di Fontanella al Monte: queste le novità più eclatanti della mostra cui si
affiancheranno le statue di San Bernardino e di Sant’Alessandro, la Madonna con il Bambino e l’Ecce homo, per
una prima ricostruzione del disperso polittico di Santa Croce di Gandino.
Il progetto scientifico della mostra, a cura di Marco Albertario, Monica Ibsen, Amalia Pacia e M.
Cristina Rodeschini, si propone di far conoscere al pubblico lo scultore milanese nella sua duplice veste
di inventore di ancone, ideate nella più genuina tradizione rinascimentale, e di sculture pensate come
‘presenze’ vive, capaci di suscitare sentimenti ed emozioni, ricreando il senso di stupore e di famigliarità
che il sacro sapeva destare nella gente.
In questo senso, si è scelto di accostare alle sculture alcuni esempi di pittura su tavola, di
oreficerie e di manufatti tessili, cronologicamente coevi, per ricreare lo spazio privilegiato della
devozione, nel confronto suggestivo di tecniche e linguaggi espressivi, suggerendo in particolare il tema
della collaborazione tra intagliatore e pittore, responsabile della policromia e delle finiture in oro.
Il focus della mostra è Bergamo che, con la rapida sequenza degli interventi di Amadeo nel cantiere
della Cappella Colleoni e di Donato Bramante sulla facciata del Palazzo del Podestà, rappresenta uno
degli snodi culturali più importanti del territorio lombardo nell’ultimo quarto del Quattrocento. In tale
contesto Bussolo inizia ad operare intorno alla metà degli anni ’90, già artista maturo e tuttavia capace
di modificare il suo linguaggio a contatto con la cultura veneta presente in città, assimilata anche nella
provincia di Brescia e nell’area del Garda in cui sarà particolarmente attivo.
L’attività di Bussolo e della sua bottega coinvolge un’area molto estesa. Così, la mostra prosegue
idealmente in città e sul territorio, con una mappa di percorsi di approfondimento alla scoperta delle
opere che sono rimaste nelle loro sedi originarie.
La sezione dei Contesti accompagna nei principali luoghi della cultura artistica del Quattrocento a
Bergamo: la Cappella Colleoni e il Luogo Pio della Pietà, con le sculture di Giovanni Antonio Amadeo;
il coro della Basilica di Santa Maria Maggiore, con un documentato intervento di Bussolo; il Palazzo del
Podestà veneto in Piazza Vecchia affrescato da Bramante che, con il vicino Museo del Cinquecento,
rievoca il contesto storico.
Si dipanano dalla città alle valli i Percorsi, pensati per far conoscere le opere dello scultore nel loro
contesto d’origine. Dopo la tappa cittadina al Museo Adriano Bernareggi - dove è esposta l’ancona
proveniente dalla chiesa di Sant’Andrea di Villa d’Adda, tra le più precoci attestazioni di Bussolo in
Bergamasca (prima del 1495) - il tour si snoda in Val Seriana, coinvolgendo i polittici delle chiese di San
Bartolomeo ad Albino e di Desenzano al Serio, il patrimonio artistico del Museo della Basilica di
Gandino, la chiesa di Gromo San Marino con l’ancona della Resurrezione. Per finire a Pagliaro (Algua)
con la chiesa del Corpus Domini.
Completa l’esposizione un catalogo (Lubrina Editore) a cura di Marco Albertario, Monica Ibsen,
Amalia Pacia, con contributi di Flora Berizzi, Francesca Buonincontri, Carlo Cairati, Jessica Gritti,
Chiara Paratico, Gianmario Petrò, M. Cristina Rodeschini, Francesca Tasso, Silvio Tomasini.
La mostra fa parte del percorso “Bergamo. La primavera del Rinascimento”, promosso
dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo: due mostre in Piazza Vecchia - “Nel
segno del Rinascimento. Pietro Bussolo scultore a Bergamo” e “Quando l’Italia disegnava il
mondo. Tesori cartografici del Rinascimento”. Le due iniziative, insieme a itinerari inediti tracciati
sul territorio, da aprile a luglio offrono al pubblico l’opportunità di immergersi in un “altro”
Rinascimento proprio nel cuore della città antica di Bergamo.
Facebook: Mostra Bussolo
Orari: martedì-sabato 10-13 e 14-18, domenica 10-18 (chiuso lunedì)
Ingresso: Intero 6,00 Euro, Ridotto 4,00 Euro, Gratuito fino a 18 anni, disabili e giornalisti.
(biglietto valido anche per l’ingresso alla mostra “Quando l’Italia disegnava il mondo. Tesori cartografici del Rinascimento”,
Palazzo del Podestà, Piazza Vecchia, Città Alta - Bergamo)
Info al pubblico tel. 035.399677
UFFICIO STAMPA: B@bele Comunicazione
Barbara Mazzoleni > tel. 320.8015469 >info@ babelecomunicazione.it
28
aprile 2016
Nel segno del Rinascimento. Pietro Bussolo scultore a Bergamo
Dal 28 aprile al 03 luglio 2016
arte antica
Location
PALAZZO DELLA RAGIONE
Bergamo, Piazza Vecchia, (Bergamo)
Bergamo, Piazza Vecchia, (Bergamo)
Biglietti
Intero 6,00 Euro, Ridotto 4,00 Euro
Orario di apertura
martedì-sabato 10-13 e 14-18, domenica 10-18 (chiuso lunedì)
Vernissage
28 Aprile 2016, h 18.30
Autore