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Nel segno della luce
La mostra propone le opere realizzate nell’anno accademico 2010/2011 dai 46 allievi dell’Atelier che il pittore iperrealista Livio Možina tiene in Galleria. La rassegna, che sarà introdotta dall’architetto Marianna Accerboni, propone una cinquantina di opere realizzate quasi tutte a olio.
Comunicato stampa
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In una città come Trieste, protesa da sempre all’interesse per le arti, in assenza di un’Accademia istituzionale, diverse sono le scuole dedite alle discipline artistiche. E tra queste, in ascesa per il numero di allievi e l’interesse che suscita, è quella tenuta il lunedì e il venerdì alla Galleria Rettori Tribbio dal pittore iperrealista Livio Možina, che quest’anno propone nella collettiva finale le opere di 46 pittori, contro i 34 del 2010.
Aperto ad appassionati di tutte le età - l’allieva più giovane ha solo 12 anni, la più matura 80 - l’Atelier Možina educa l’artista con molta cura e attenzione, lasciandolo però libero d’agire per quanto riguarda il tema trattato, che in mostra oscilla dal paesaggio alla natura morta, dal ritratto e dall’autoritratto alla figura, alle scene di maniera e ai mestieri. Con un minimo comun denominatore, il quale, oltre alla passione e all’intuizione psicologica che caratterizza la natura dell’insegnante, è rappresentato dall’ineffabile capacità da parte di Možina di far scaturire nei dipinti dei propri proseliti la luce: elemento fondamentale nell’arte di ogni tempo, da quella del grande Vermeer ai virtuosismi luministici della Scuola veneta, alla pittura en plein air degli Impressionisti, per arrivare alle avanguardie del primo Novecento, da Picasso a Braque, all’Orfismo di Robert Delaunay, e al light design e alla Light Art contemporanei.
Ma la luce certamente scaturisce anche dalla predilezione del Maestro per l’iperrealismo, movimento vicino al linguaggio della Nuova Oggettività, che, dall’accentuazione dei contrasti cromatici e dall’analisi del particolare, fa nascere l’evidenza luministica; mentre un’altra caratteristica della didattica dell’Atelier Možina consiste nel cercare d’intuire immediatamente le singole personalità di ciascun allievo, riuscendo ad adattare un insegnamento fatto di precisione e fantasia a ognuno di essi, caso per caso, e invitandoli nel contempo a un utile, reciproco dialogo e confronto nell’ambito di un’atmosfera concentrata, distesa e - perché no? - spesso divertente.
ESPONGONO: Tullio Antonini, Alice Bellettini, Gianni Bertossi, Giovanni Bon, Paolo Bonifacio, Paula Botteri, Ginevra Braut, Valentina Butelli, Fulvio Caiulo, Tina Canavese, Marino Carli, Lilia Debiasi, Giuseppina Depase, Dorina Deste, Antonio Di Gregoli, Gabriella Di Pietro, Sabrina Felician, Alessandro Ferronato, Guido Indri, Noemi Israel, Claudio Iurin, Marta Klinc, Eros Lupi, Claudio Maiola, Ida Marottoli, Nada Marsich, Walter Matino, Dilva Musizza, Bruna Naldi, Debora Ovsec, Majda Pertotti, Laura Pescatori, Teresa Potocco, Laura Rabbaioli, Valdea Ravalico, Fulvia Rovatti, Yvonne Rowden, Otilia Saldana, Federico Spinelli, Roberto Stalio, Elena Stalizzi Valrisano, Bruno Stiglich, Patrizia Testi, Serena Vivoda, Damjana Žagar, Tatjana Žerjal
Aperto ad appassionati di tutte le età - l’allieva più giovane ha solo 12 anni, la più matura 80 - l’Atelier Možina educa l’artista con molta cura e attenzione, lasciandolo però libero d’agire per quanto riguarda il tema trattato, che in mostra oscilla dal paesaggio alla natura morta, dal ritratto e dall’autoritratto alla figura, alle scene di maniera e ai mestieri. Con un minimo comun denominatore, il quale, oltre alla passione e all’intuizione psicologica che caratterizza la natura dell’insegnante, è rappresentato dall’ineffabile capacità da parte di Možina di far scaturire nei dipinti dei propri proseliti la luce: elemento fondamentale nell’arte di ogni tempo, da quella del grande Vermeer ai virtuosismi luministici della Scuola veneta, alla pittura en plein air degli Impressionisti, per arrivare alle avanguardie del primo Novecento, da Picasso a Braque, all’Orfismo di Robert Delaunay, e al light design e alla Light Art contemporanei.
Ma la luce certamente scaturisce anche dalla predilezione del Maestro per l’iperrealismo, movimento vicino al linguaggio della Nuova Oggettività, che, dall’accentuazione dei contrasti cromatici e dall’analisi del particolare, fa nascere l’evidenza luministica; mentre un’altra caratteristica della didattica dell’Atelier Možina consiste nel cercare d’intuire immediatamente le singole personalità di ciascun allievo, riuscendo ad adattare un insegnamento fatto di precisione e fantasia a ognuno di essi, caso per caso, e invitandoli nel contempo a un utile, reciproco dialogo e confronto nell’ambito di un’atmosfera concentrata, distesa e - perché no? - spesso divertente.
ESPONGONO: Tullio Antonini, Alice Bellettini, Gianni Bertossi, Giovanni Bon, Paolo Bonifacio, Paula Botteri, Ginevra Braut, Valentina Butelli, Fulvio Caiulo, Tina Canavese, Marino Carli, Lilia Debiasi, Giuseppina Depase, Dorina Deste, Antonio Di Gregoli, Gabriella Di Pietro, Sabrina Felician, Alessandro Ferronato, Guido Indri, Noemi Israel, Claudio Iurin, Marta Klinc, Eros Lupi, Claudio Maiola, Ida Marottoli, Nada Marsich, Walter Matino, Dilva Musizza, Bruna Naldi, Debora Ovsec, Majda Pertotti, Laura Pescatori, Teresa Potocco, Laura Rabbaioli, Valdea Ravalico, Fulvia Rovatti, Yvonne Rowden, Otilia Saldana, Federico Spinelli, Roberto Stalio, Elena Stalizzi Valrisano, Bruno Stiglich, Patrizia Testi, Serena Vivoda, Damjana Žagar, Tatjana Žerjal
27
agosto 2011
Nel segno della luce
Dal 27 agosto al 09 settembre 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA RETTORI TRIBBIO 2
Trieste, Piazza Vecchia, 6, (Trieste)
Trieste, Piazza Vecchia, 6, (Trieste)
Orario di apertura
feriali 10.00 - 12.30 / 17.00 - 19.30 - festivi 11.00 - 12.30 (lunedì chiuso)
Vernissage
27 Agosto 2011, Ore 18
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