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Nel segno di Klimt. Ver Sacrum: la rivista della Secessione Viennese
per la prima volta a Roma l’intera collezione della rivista Ver Sacrum, organo della Secessione viennese, il movimento artistico e culturale il cui più noto esponente fu Gustav Klimt
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 23 marzo, alle ore 17.30, nel Salone Vanvitelliano della Biblioteca Angelica di Roma verrà presentata al pubblico dalla curatrice, prof. Marina Bressan, la mostra Nel segno di Klimt. Ver Sacrum: la rivista della Secessione Viennese.
Promotori della manifestazione sono la Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Biblioteca Angelica, l’Associazione Nazionale Italia-Austria e il Forum Austriaco di Cultura di Roma.
La mostra, che sarà allestita nella Galleria Angelica, presenta per la prima volta a Roma l’intera collezione della rivista Ver Sacrum, organo della Secessione viennese, il movimento artistico e culturale il cui più noto esponente fu Gustav Klimt.
La raccolta comprende complessivamente 120 fascicoli, il primo dei quali uscì nel gennaio 1898 (nei primi due anni la rivista era mensile), l’ultimo il 31 dicembre 1903.
La rivista, che già al suo primo apparire si propose di distinguersi dalle altre per la raffinatezza grafica, per la presentazione di testi scritti da poeti e scrittori come Rainer Maria Rilke, Ricarda Huch, Arno Holz, Hermann Bahr, Detlev von Liliencron e commentati dalle illustrazioni e decorazioni firmate da Gustav Klimt, Kolo Moser, Josef Hoffmann, Carl Moll, Rudolf Bacher, Otto Wagner si impose all’attenzione del pubblico viennese, aprendosi sempre più a una dimensione internazionale, che bandiva ogni sorta di provincialismo.
Nel primo numero della rivista del 1 gennaio 1898, viene esplicitato il loro credo artistico: “ Siamo intenzionati a portare l’arte straniera a Vienna, perché possano trovare stimolo e motivazione non solo artisti, studiosi e collezionisti, ma anche il grande pubblico particolarmente sensibile all’arte, educandolo ad appropriarsi del senso estetico che è presente allo stato di istinto in ogni uomo, indirizzandolo alla bellezza e alla libertà di pensare e sentire”. Un programma questo, che troverà la sua sintesi nell’iscrizione apposta sul Palazzo della Secessione: “ Ad ogni tempo la sua arte, ad ogni arte la sua libertà”.
Il nome della rivista “Ver Sacrum” (Sacra Primavera) era stato mutuato da una poesia di Ludwig Uhland. L’impostazione era nuovissima nel formato, rigidamente quadrato, che diventerà non a caso la caratteristica della grafica di Josef Hoffmann e dei quadri di Gustav Klimt.
Ogni numero era, nella concezione tipicamente secessionista dell’Associazione, un’opera d’arte completa, dal minimo decoro alla veste cromatica, ai caratteri tipografici, al testo e all’apparato illustrato: un’impostazione artistica globale, interpretata di volta in volta da un comitato di redazione formato da artisti e letterati sempre diversi, che vedevano realizzata proprio in “Ver Sacrum” l’armonica e completa fusione di tutte le arti.
Promotori della manifestazione sono la Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Biblioteca Angelica, l’Associazione Nazionale Italia-Austria e il Forum Austriaco di Cultura di Roma.
La mostra, che sarà allestita nella Galleria Angelica, presenta per la prima volta a Roma l’intera collezione della rivista Ver Sacrum, organo della Secessione viennese, il movimento artistico e culturale il cui più noto esponente fu Gustav Klimt.
La raccolta comprende complessivamente 120 fascicoli, il primo dei quali uscì nel gennaio 1898 (nei primi due anni la rivista era mensile), l’ultimo il 31 dicembre 1903.
La rivista, che già al suo primo apparire si propose di distinguersi dalle altre per la raffinatezza grafica, per la presentazione di testi scritti da poeti e scrittori come Rainer Maria Rilke, Ricarda Huch, Arno Holz, Hermann Bahr, Detlev von Liliencron e commentati dalle illustrazioni e decorazioni firmate da Gustav Klimt, Kolo Moser, Josef Hoffmann, Carl Moll, Rudolf Bacher, Otto Wagner si impose all’attenzione del pubblico viennese, aprendosi sempre più a una dimensione internazionale, che bandiva ogni sorta di provincialismo.
Nel primo numero della rivista del 1 gennaio 1898, viene esplicitato il loro credo artistico: “ Siamo intenzionati a portare l’arte straniera a Vienna, perché possano trovare stimolo e motivazione non solo artisti, studiosi e collezionisti, ma anche il grande pubblico particolarmente sensibile all’arte, educandolo ad appropriarsi del senso estetico che è presente allo stato di istinto in ogni uomo, indirizzandolo alla bellezza e alla libertà di pensare e sentire”. Un programma questo, che troverà la sua sintesi nell’iscrizione apposta sul Palazzo della Secessione: “ Ad ogni tempo la sua arte, ad ogni arte la sua libertà”.
Il nome della rivista “Ver Sacrum” (Sacra Primavera) era stato mutuato da una poesia di Ludwig Uhland. L’impostazione era nuovissima nel formato, rigidamente quadrato, che diventerà non a caso la caratteristica della grafica di Josef Hoffmann e dei quadri di Gustav Klimt.
Ogni numero era, nella concezione tipicamente secessionista dell’Associazione, un’opera d’arte completa, dal minimo decoro alla veste cromatica, ai caratteri tipografici, al testo e all’apparato illustrato: un’impostazione artistica globale, interpretata di volta in volta da un comitato di redazione formato da artisti e letterati sempre diversi, che vedevano realizzata proprio in “Ver Sacrum” l’armonica e completa fusione di tutte le arti.
23
marzo 2007
Nel segno di Klimt. Ver Sacrum: la rivista della Secessione Viennese
Dal 23 marzo al 05 maggio 2007
Location
BIBLIOTECA ANGELICA – GALLERIA ANGELICA
Roma, Via Di Sant'agostino, 11, (Roma)
Roma, Via Di Sant'agostino, 11, (Roma)
Orario di apertura
lunedì-venerdì 10.00-13.00; 15.30-18.30
Sabato: 10.00-13.00
Vernissage
23 Marzo 2007, ore 17.30
Curatore