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Nel tempo del sogno
In occasione di Caffeina Cultura 2010 la Kyo Art Gallery presenta la mostra d’arte contemporanea aborigena australiana “Nel tempo del sogno”, dove saranno esposte alcune opere dei maggiori esponenti dell’arte aborigena contemporanea australiana
Comunicato stampa
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In occasione di Caffeina Cultura 2010 la Kyo Art Gallery presenta la mostra d’arte contemporanea aborigena australiana “Nel tempo del sogno”, dove saranno esposte alcune opere dei maggiori esponenti dell’arte aborigena contemporanea australiana.
Secondo alcuni studi geologici su pitture rupestri e rilevazioni al carbonio -14, si fa risalire la presenza degli aborigeni sul territorio australiano a oltre 40.000 anni, la più antica cultura vivente al mondo cominciò nel tempo del sogno (dreamtime) dando luogo alla creazione della terra e alla vita su di essa. Forme ibride e mutanti cominciarono ad emergere dalla terra, animali, umani e vegetali subirono metamorfosi fino a raggiungere le attuali forme viventi attraverso un’evoluzione che ricorda formalmente da vicino le teorie darwiniane.
La cultura aborigena non avendo alcuna forma di scrittura viene tramandata attraverso l’oralità e la pittura, i sogni grandi ispiratori dell’arte aborigena raccontano di antichi miti, riti e simboli sacri che permangono nell’inconscio collettivo degli aborigeni, i luoghi sacri possono essere semplici rocce o luoghi desertici dove si racconta che gli spiriti di antenati illuminati si trasformarono in roccia o cespuglio. La terra è un elemento divino dove vi è una mitizzazione di tutto ciò che ha a che fare con essa, riti di iniziazioni, cerimonie, musica e canti sacri costituiscono la mitologia sostanziale che rimanda al tempo del sogno.
La pittura aborigena contemporanea, ad un primo colpo d'occhio, appare come la semplice ripetizione geometrica di elementi uguali, in realtà essa nasconde un vero e proprio testo che ha una sua grammatica caratteristica: (pozzi d'acqua, piste del sogno, aree puntiformi…). Nelle diverse espressioni dei diversi movimenti pittorici aborigeni contemporanei rappresenta uno dei modi di mantenere saldi i legami con l'identità tradizionale.
I dipinti possono essere interpretati iconograficamente, come mappe o testi, oppure senza preclusioni, come il prodotto di un movimento pittorico contemporaneo. Attraverso la pittura gli artisti hanno traslitterato i luoghi, la loro cosmogonia con una creatività straordinariamente viva ed ancora più sicura di sé, pienamente consapevole dei propri mezzi espressivi.
Tradizionalmente tramandata da oltre 40.000 anni attraverso la dot art (arte dei puntini) la pittura aborigena è straordinariamente pioniera dell’arte contemporanea, oggi le tele di Emily Kame Knwarreye o di Gloria Petyarre sono classificate come opere d'arte contemporanea, e non più solo come narrazioni cerimoniali. La trasposizione figurata su tela del sogno genera una concezione espressionista astratta di grande interesse artistico e culturale.
Secondo alcuni studi geologici su pitture rupestri e rilevazioni al carbonio -14, si fa risalire la presenza degli aborigeni sul territorio australiano a oltre 40.000 anni, la più antica cultura vivente al mondo cominciò nel tempo del sogno (dreamtime) dando luogo alla creazione della terra e alla vita su di essa. Forme ibride e mutanti cominciarono ad emergere dalla terra, animali, umani e vegetali subirono metamorfosi fino a raggiungere le attuali forme viventi attraverso un’evoluzione che ricorda formalmente da vicino le teorie darwiniane.
La cultura aborigena non avendo alcuna forma di scrittura viene tramandata attraverso l’oralità e la pittura, i sogni grandi ispiratori dell’arte aborigena raccontano di antichi miti, riti e simboli sacri che permangono nell’inconscio collettivo degli aborigeni, i luoghi sacri possono essere semplici rocce o luoghi desertici dove si racconta che gli spiriti di antenati illuminati si trasformarono in roccia o cespuglio. La terra è un elemento divino dove vi è una mitizzazione di tutto ciò che ha a che fare con essa, riti di iniziazioni, cerimonie, musica e canti sacri costituiscono la mitologia sostanziale che rimanda al tempo del sogno.
La pittura aborigena contemporanea, ad un primo colpo d'occhio, appare come la semplice ripetizione geometrica di elementi uguali, in realtà essa nasconde un vero e proprio testo che ha una sua grammatica caratteristica: (pozzi d'acqua, piste del sogno, aree puntiformi…). Nelle diverse espressioni dei diversi movimenti pittorici aborigeni contemporanei rappresenta uno dei modi di mantenere saldi i legami con l'identità tradizionale.
I dipinti possono essere interpretati iconograficamente, come mappe o testi, oppure senza preclusioni, come il prodotto di un movimento pittorico contemporaneo. Attraverso la pittura gli artisti hanno traslitterato i luoghi, la loro cosmogonia con una creatività straordinariamente viva ed ancora più sicura di sé, pienamente consapevole dei propri mezzi espressivi.
Tradizionalmente tramandata da oltre 40.000 anni attraverso la dot art (arte dei puntini) la pittura aborigena è straordinariamente pioniera dell’arte contemporanea, oggi le tele di Emily Kame Knwarreye o di Gloria Petyarre sono classificate come opere d'arte contemporanea, e non più solo come narrazioni cerimoniali. La trasposizione figurata su tela del sogno genera una concezione espressionista astratta di grande interesse artistico e culturale.
01
luglio 2010
Nel tempo del sogno
Dal primo al 17 luglio 2010
arte contemporanea
Location
KYO NOIR STUDIO
Viterbo, Via Maria Santissima Liberatrice, 14, (Viterbo)
Viterbo, Via Maria Santissima Liberatrice, 14, (Viterbo)
Orario di apertura
Tutti i giorni 18,30 .22,30
Vernissage
1 Luglio 2010, ore 19
Autore
Curatore