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Nélida Mendoza – Clorinda
La mostra Clorinda si propone di decostruire alcuni termini problematici come identità, diversità, territorio e confine. Segnalo la difficoltà di questi concetti, perché nonostante essi siano necessari per il futuro della cultura contemporanea, questa stessa necessità li ha fatti diventare cliché svuotati di potenziale critico e dimensione poetica
Comunicato stampa
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CLORINDA
Un progetto di Nélida Mendoza
A cura di Ticio Escobar
In collaborazione con
CANECAPOVOLTO audio/video editing
FERNANDO MOURE
Paese/Paesaggio
L'Arte del cinema e il video di Paraguay
Inaugurazione: Lunedì, 16 settembre 2013 alle 19:00
Luogo: Instituto Cervantes de Palermo
Chiesa Santa Eulalia dei Catalani
Via Argenteria Nuova, 33
Palermo
*Si offrirà un cocktail
La mostra rimarrà aperta dal 16/09/2013 al 18/10/2013
Orario di visita
Lu-Mar- Gio 10:00/13:00 - 16:00/18:00 - Ve.10:00/13:00 - Mer. chiuso.
“La mostra Clorinda si propone di decostruire alcuni termini problematici come identità, diversità, territorio e confine. Segnalo la difficoltà di questi concetti, perché nonostante essi siano necessari per il futuro della cultura contemporanea, questa stessa necessità li ha fatti diventare cliché svuotati di potenziale critico e dimensione poetica.
Decostruire un concetto non significa distruggerlo, ma renderlo provvisorio e precario, sottometterlo alla variabilità del gioco del linguaggio, privarlo di ogni fondamento. Pertanto, decostruendo le figure di territorio e margine, la mostra Clorinda tira a sorte gli stereotipi multiculturalisti, l'esotismo delle frontiere e la metafisica dell’identità e il diverso, in modo da suggerire spazi terzi, intermedi; posizioni instabili, "zone di patteggiamenti ", siti di incrocio e di passaggio tracciati in qualsiasi territorio.
La mostra si sviluppa intorno ad una istallazione di Nelida Mendoza, che sviluppa l’idea di “membrana che suda”: contenitori/cantari di terracotta carichi d’acqua; le superfici di questi elementi traspirano, essudano umidità di vapore e rugiada. Le filtrazioni rimandano alla frontiera, non come posto prestabilito di transito o demarcazione territoriale, ma bensì come vincolo oscillante fra l’interno e l’esterno , relazione espressa nella figura della piega deleuziana, dove il movimento di arricciamento comprende un lato e l’altro. Ognuno trascina l’altro nel suo avanzare o ripiegare. Questo movimento di piega e ripiega implica una linea divisoria flessibile, una non-frontiera, che media fra entrambi i lati senza compromettere la diversità di ognuno di loro.
Da questo movimento continuo, la prima proposta rimanda ad altre due.
Il primo contesto è elaborato da Alessandro Aiello di CANECAPOVOLTO, che reinterpreta immagini dell’artista da una prospettiva europea. Cinque schermi mostrano video basati su movimenti di accelerazione, rallentamento, avvicinamento e distanziamento. Così come in dispositivi di sfocatura e distanziamento.
Questi travasi ricadono, in modo impressionista ma verso una riflessione concettuale, su una tematica ancora fluttuante di suoni, rumori, riflessi e visioni d’acqua e colore: di paesaggio accelerato nella sua apparizione, fissato nell’analisi che provoca.
Il secondo programma Paese/Paesaggio. L’Arte del cinema e il video di Paraguay, curato da Fernando Moure, presenta una selezione di opere di artisti/cineasti, frutto di una grande produzione che sta guadagnando uno spazio privilegiato nell’ambito delle arti audiovisive del Paraguay, grazie a promotori entusiasti, tra i quali si incontra, senza dubbio, Moure…Ticio Escobar – Giugno 2013”
“Il programma Paese/Paesaggio. L’Arte del cinema e il video di Paraguay è composto da un corpo di fiction, documentari, film sperimentali, video arte e animazione con sottotitoli in inglese, e riunisce il lavoro dei registi e artisti sopracitati”
Instituto Cervantes Palermo
Chiesa di Santa Eulalia dei Catalani
Via Argenteria Nuova, 33
90133 Palermo
Italia
Tel.: 39 091 888 95 60
Fax: 39 091 888 95 38
cultpal@cervantes.es
Un progetto di Nélida Mendoza
A cura di Ticio Escobar
In collaborazione con
CANECAPOVOLTO audio/video editing
FERNANDO MOURE
Paese/Paesaggio
L'Arte del cinema e il video di Paraguay
Inaugurazione: Lunedì, 16 settembre 2013 alle 19:00
Luogo: Instituto Cervantes de Palermo
Chiesa Santa Eulalia dei Catalani
Via Argenteria Nuova, 33
Palermo
*Si offrirà un cocktail
La mostra rimarrà aperta dal 16/09/2013 al 18/10/2013
Orario di visita
Lu-Mar- Gio 10:00/13:00 - 16:00/18:00 - Ve.10:00/13:00 - Mer. chiuso.
“La mostra Clorinda si propone di decostruire alcuni termini problematici come identità, diversità, territorio e confine. Segnalo la difficoltà di questi concetti, perché nonostante essi siano necessari per il futuro della cultura contemporanea, questa stessa necessità li ha fatti diventare cliché svuotati di potenziale critico e dimensione poetica.
Decostruire un concetto non significa distruggerlo, ma renderlo provvisorio e precario, sottometterlo alla variabilità del gioco del linguaggio, privarlo di ogni fondamento. Pertanto, decostruendo le figure di territorio e margine, la mostra Clorinda tira a sorte gli stereotipi multiculturalisti, l'esotismo delle frontiere e la metafisica dell’identità e il diverso, in modo da suggerire spazi terzi, intermedi; posizioni instabili, "zone di patteggiamenti ", siti di incrocio e di passaggio tracciati in qualsiasi territorio.
La mostra si sviluppa intorno ad una istallazione di Nelida Mendoza, che sviluppa l’idea di “membrana che suda”: contenitori/cantari di terracotta carichi d’acqua; le superfici di questi elementi traspirano, essudano umidità di vapore e rugiada. Le filtrazioni rimandano alla frontiera, non come posto prestabilito di transito o demarcazione territoriale, ma bensì come vincolo oscillante fra l’interno e l’esterno , relazione espressa nella figura della piega deleuziana, dove il movimento di arricciamento comprende un lato e l’altro. Ognuno trascina l’altro nel suo avanzare o ripiegare. Questo movimento di piega e ripiega implica una linea divisoria flessibile, una non-frontiera, che media fra entrambi i lati senza compromettere la diversità di ognuno di loro.
Da questo movimento continuo, la prima proposta rimanda ad altre due.
Il primo contesto è elaborato da Alessandro Aiello di CANECAPOVOLTO, che reinterpreta immagini dell’artista da una prospettiva europea. Cinque schermi mostrano video basati su movimenti di accelerazione, rallentamento, avvicinamento e distanziamento. Così come in dispositivi di sfocatura e distanziamento.
Questi travasi ricadono, in modo impressionista ma verso una riflessione concettuale, su una tematica ancora fluttuante di suoni, rumori, riflessi e visioni d’acqua e colore: di paesaggio accelerato nella sua apparizione, fissato nell’analisi che provoca.
Il secondo programma Paese/Paesaggio. L’Arte del cinema e il video di Paraguay, curato da Fernando Moure, presenta una selezione di opere di artisti/cineasti, frutto di una grande produzione che sta guadagnando uno spazio privilegiato nell’ambito delle arti audiovisive del Paraguay, grazie a promotori entusiasti, tra i quali si incontra, senza dubbio, Moure…Ticio Escobar – Giugno 2013”
“Il programma Paese/Paesaggio. L’Arte del cinema e il video di Paraguay è composto da un corpo di fiction, documentari, film sperimentali, video arte e animazione con sottotitoli in inglese, e riunisce il lavoro dei registi e artisti sopracitati”
Instituto Cervantes Palermo
Chiesa di Santa Eulalia dei Catalani
Via Argenteria Nuova, 33
90133 Palermo
Italia
Tel.: 39 091 888 95 60
Fax: 39 091 888 95 38
cultpal@cervantes.es
16
settembre 2013
Nélida Mendoza – Clorinda
Dal 16 settembre al 18 ottobre 2013
arte contemporanea
Location
INSTITUTO CERVANTES – CHIESA DI SANTA EULALIA DEI CATALANI
Palermo, Via Argenteria, 33, (Palermo)
Palermo, Via Argenteria, 33, (Palermo)
Orario di apertura
Lu-Mar- Gio 10:00/13:00 - 16:00/18:00 - Ve.10:00/13:00 - Mer. chiuso
Vernissage
16 Settembre 2013, ore 19
Autore
Curatore