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Nella mente di chi guarda. Memoria, dignità e identità del quotidiano
Il 13 settembre 2019 alle ore 18.30 nell’ambito del Festivalfilosofia inaugura a Modena presso la Chiesa di San Giovanni Battista (Piazza Matteotti) la mostra Nella mente di chi guarda. Memoria, dignità e identità del quotidiano visitabile tutti i weekend fino al 13 ottobre. La mostra è prodotta dall’Arcidiocesi di Modena – Nonantola e curata da Marco Maria Coltellacci, Laura Solieri e Alessandro Mescoli e in occasione dell’inaugurazione verrà presentato il catalogo con i contributi critici di Ilaria Dall’Olio e Enrico Turchi.
Foto: Massimiliano Galliani, ATTRAVERSO, autoritratto, 2018, matita su carta, 100 x 70
Comunicato stampa
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Il 13 settembre 2019 alle ore 18.30 nell’ambito del Festivalfilosofia inaugura a Modena presso la Chiesa di San Giovanni Battista (Piazza Matteotti) la mostra Nella mente di chi guarda. Memoria, dignità e identità del quotidiano visitabile tutti i weekend fino al 13 ottobre. La mostra è prodotta dall’Arcidiocesi di Modena – Nonantola e curata da Marco Maria Coltellacci, Laura Solieri e Alessandro Mescoli e in occasione dell’inaugurazione verrà presentato il catalogo con i contributi critici di Ilaria Dall’Olio e Enrico Turchi.
Una mostra di respiro internazionale che vede dialogare insieme grandi maestri dell’arte contemporanea tra cui Andrea Chiesi, Juan Eugenio Ochoa, Omar Galliani, Andreas Senoner, Sergio Padovani e Serena Zanardi sullo studio della figura umana, ponendo l’accento sull’evoluzione dell’indagine artistica sul corpo e sull’attenzione verso chi è dimenticato: gli altri come noi stessi. In questo dialogo non mancherà il confronto con i maestri del passato tra cui lo scultore Guido Mazzoni con il Compianto sul Cristo morto e il maestro emiliano Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino con Mosè.
Un’esposizione collettiva che riunisce artisti di rilevanza internazionale e artisti emergenti, tutti contraddistinti da un importante percorso espositivo e accademico, che attraverso linguaggi diversi raccontano l’umano, tra storie religiose e quotidiane. L’evanescenza che si contrappone alla materia, al pane quotidiano; il mimetismo dell’anonimia che dialoga con la ricerca dell’identità; la profanazione del corpo che attraverso lo smembramento artistico della rappresentazione interroga i nostri frammenti interiori.
Con l’intento di fare risuonare la voce e lo sguardo degli artisti e, contemporaneamente, dei visitatori attraverso le opere esposte, questa mostra intende valorizzare l’arte come simbolo della responsabilità verso il prossimo, della tensione all’altro e dell’educazione alla diversità, forza motrice nel dialogo tra le persone.
La mostra sarà occasione per esporre al pubblico opere di:
Guido Mazzoni: Compianto sul Cristo morto, Giovanni Francesco Barbieri (detto il Guercino): Mosè, Giovanni Giacomo Sementi: Madonna col Bambino, Lorenzo Pasinelli: Maddalena in meditazione
E le opere di:
Massimiliano Galliani, Andrea Chiesi, Elysia Athanatos, Andrea Capucci, Collettivo Zoom Weg, Karin Dolin, Simone Fazio, Luca Freschi, Michelangelo Galliani, Omar Galliani, Barbara Giorgis, Carla Iacono, Matteo Lucca, Juan Eugenio Ochoa, Sergio Padovani, Federica Poletti, Marika Ricchi, Andreas Senoner, Serena Zanardi
Una mostra di respiro internazionale che vede dialogare insieme grandi maestri dell’arte contemporanea tra cui Andrea Chiesi, Juan Eugenio Ochoa, Omar Galliani, Andreas Senoner, Sergio Padovani e Serena Zanardi sullo studio della figura umana, ponendo l’accento sull’evoluzione dell’indagine artistica sul corpo e sull’attenzione verso chi è dimenticato: gli altri come noi stessi. In questo dialogo non mancherà il confronto con i maestri del passato tra cui lo scultore Guido Mazzoni con il Compianto sul Cristo morto e il maestro emiliano Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino con Mosè.
Un’esposizione collettiva che riunisce artisti di rilevanza internazionale e artisti emergenti, tutti contraddistinti da un importante percorso espositivo e accademico, che attraverso linguaggi diversi raccontano l’umano, tra storie religiose e quotidiane. L’evanescenza che si contrappone alla materia, al pane quotidiano; il mimetismo dell’anonimia che dialoga con la ricerca dell’identità; la profanazione del corpo che attraverso lo smembramento artistico della rappresentazione interroga i nostri frammenti interiori.
Con l’intento di fare risuonare la voce e lo sguardo degli artisti e, contemporaneamente, dei visitatori attraverso le opere esposte, questa mostra intende valorizzare l’arte come simbolo della responsabilità verso il prossimo, della tensione all’altro e dell’educazione alla diversità, forza motrice nel dialogo tra le persone.
La mostra sarà occasione per esporre al pubblico opere di:
Guido Mazzoni: Compianto sul Cristo morto, Giovanni Francesco Barbieri (detto il Guercino): Mosè, Giovanni Giacomo Sementi: Madonna col Bambino, Lorenzo Pasinelli: Maddalena in meditazione
E le opere di:
Massimiliano Galliani, Andrea Chiesi, Elysia Athanatos, Andrea Capucci, Collettivo Zoom Weg, Karin Dolin, Simone Fazio, Luca Freschi, Michelangelo Galliani, Omar Galliani, Barbara Giorgis, Carla Iacono, Matteo Lucca, Juan Eugenio Ochoa, Sergio Padovani, Federica Poletti, Marika Ricchi, Andreas Senoner, Serena Zanardi
13
settembre 2019
Nella mente di chi guarda. Memoria, dignità e identità del quotidiano
Dal 13 settembre al 13 ottobre 2019
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Modena, Piazza Giacomo Matteotti
Modena, Piazza Giacomo Matteotti
Orario di apertura
Orari durante il Festivalfilosofia:
Venerdì 13 settembre ore 9.00 – 23.00
Sabato 14 settembre ore 9.00 – 24.00
Domenica 15 settembre ore 9.00 – 21.00
Dopo il festival la mostra sarà visitabile fino al 13 ottobre 2019:
Sabato e domenica ore 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.30
Per visite guidate telefonare al 329 72 36 079
Vernissage
13 Settembre 2019, h 18.30
Autore
Curatore
Autore testo critico