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Nello studio Johnny Moncada
Nell’ambito del Festival Via Margutta. L’arte, il luogo, il mistero svelato, un grande evento organizzato in collaborazione con l’Associazione Internazionale di Via Margutta e il Comune di Roma, la GALLERIA VALENTINA MONCADA inaugura giovedi 19 aprile 2012 alle ore 18.00 tre mostre dedicate a quattr
Comunicato stampa
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La GALLERIA VALENTINA MONCADA inaugura la prima retrospettiva dedicata al fotografo di moda e pubblicità Johnny Moncada, protagonista negli anni ’60 di una stagione indimenticabile della moda italiana. La mostra Nello studio Johnny Moncada si inserisce nell’ambito del Festival Via Margutta. L’arte, il luogo, il mistero svelato, un grande evento organizzato in collaborazione con l’Associazione Internazionale di Via Margutta e il Comune di Roma che coinvolge tutte le gallerie e gli antiquari della strada alla scoperta degli atelier dei più importanti artisti che l’hanno animata nel corso della storia rendendola celebre nel mondo. Mostre, concerti ed eventi vanno ad accompagnare la pubblicazione del volume Passeggiata a via Margutta. Cinque secoli di cultura internazionale a Roma, curato da Valentina Moncada di Paternò, edito da Allemandi, che comprende l'unica intervista mai realizzata a Johnny Moncada, a cura di Massimo Di Forti.
Nata come ideale collaborazione tra padre e figlia, con l’apertura dei bauli rimasti chiusi per quasi cinquant’anni, Nello studio Johnny Moncada presenta per la prima volta un’inedita selezione di circa cinquanta scatti, selezionati tra le migliaia di fotografie che compongono l'archivio di Johnny Moncada. Dopo un attento lavoro di archiviazione e restauro dei negativi e degli ektacrome originali, sono stampati per la prima volta quei servizi che il fotografo realizzò per “Linea Italiana”, rivista ufficiale della moda italiana dell’epoca, pubblicati tra il 1967 e il 1968. Per questo come per altri servizi, il fotografo sceglieva lo scatto destinato alla rivista, conservando gli altri, stampati per la prima volta in questa occasione, in apposite scatole. Ed è così che la mostra racconta un viaggio unico ed esclusivo nella moda del tempo, un vero e proprio appuntamento nello studio del fotografo, ricreato oggi negli spazi della galleria, proprio nello stesso edificio al civico 54, come se fosse ancora possibile assistere agli shoot che si rivelano nella sequenza delle pose delle modelle davanti alla macchina.
Valentina Moncada, testimone d'eccezione di queste sedute di posa, ritrovando parte della sua infanzia, ha voluto scegliere in particolare quegli scatti che lasciano intravedere, al di là di memorabili ambientazioni e colorati sfondi - spesso realizzate con rotoli di carta colorata abbinati a vivaci abiti, vistosi make up e vertiginose acconciature - l'interno dello dello stesso studio. Se all'inizio Moncada faceva realizzare gli sfondi dai suoi amici artisti di via Margutta, come la famosa tele di iuta dipinta da Gastone Novelli, è successivamente che lui stesso si 'inventa' artista, creando scenografie multicolorate grazie all'uso di bombolette spray. Come racconta Valentina Moncada, 'è stato molto divertente per me ritrovare, in queste fotografie di moda, oggetti e arredi di casa. Ricordo dei copriletto in pelliccia che mio padre riportò da un viaggio in Africa, uno zebrato e uno leopardato, e oggi li rivedo come sfondi per delle bellissime modelle, da Isa Stoppi a Mirella Petteni! Ci sono alcune foto scelte per la mostra in cui le modelle sembrano fluttuare nell'aria e questo mi riporta agli anni in cui frequentavo le scuole elementari quando, prima di rientrare a casa, passavo dallo studio di papà e lo coglievo a fotografare le sue modelle sotto un tavolo in perspex , lo stesso in cui la sera ci ritrovavamo tutti a mangiare!”
Ad animare questi spazi, oggi come allora, le più belle e celebri modelle del periodo: la famosissima Veruschka, vera e propria icona degli anni ’60, Jean Shrimpton, considerata una delle prime supermodel al mondo, con cui Moncada girò anche un Carosello italiano ispirato al celebre film di Antonioni Blow Up; le italiane Isa Stoppi, soprannominata la “Monroe italiana” e Mirella Petteni, tra le modelle ‘nostrane’ più ricercate negli anni ’60 dai maggiori fotografi del mondo. Inoltre la leggendaria Denise Sarrault, musa ispiratrice di Hubert de Givenchy, e la moglie Joan Whelan.
Le fotografie di Johnny Moncada sono uno sguardo tra arte e moda in perfetta sintonia con lo stile dell’epoca, una fase cruciale della storia del costume e della moda italiana a cavallo tra i ’50 e i ‘60. Documentano la storia della nascita del Made in Italy che negli anni ’60 trova la sua massima espressione nella tradizione di altissima artigianalità e qualità sartoriale, come le firme Barocco (primissimo nome adottato dallo stilista Roccobarocco), Sorelle Fontana, De Barentzen, Schubert, Balestra.
JOHNNY MONCADA (Giovanni Luigi Moncada di Paternò) nasce a Roma il 1928. Discendente del marchese Francesco Patrizi, la sua carriera come fotografo comincia “quasi per gioco” con una Rolleiflex con la quale realizza i primi scatti per la pubblicità verso la metà degli anni ’50. La svolta arriva dopo l’incontro nel 1954 con Joan Whelan, modella americana della maison de Givenchy, appena arrivata a Roma per sfilare con Emilio Pucci. Di qui i primi contatti con Parigi e il mondo della moda e il primo servizio realizzato per la collezione dello stilista Fabiani. Nel corso degli anni ’50, Moncada afferma la sua professionalità lavorando con i più importanti nomi della moda francese (Chanel, Dior, Balenciaga) e italiana (Simonetta, Fabiani, Roberto Capucci, Barocco, Sorelle Fontana, De Barentzen, Schubert, Balestra, ecc.).
Il suo studio in via Margutta 54 diventa il punto d’incontro per importantissimi artisti, come Gastone Novelli, di cui è grande amico e collezionista, Cy Twombly, Oliviero Toscani e tanti altri. Johnny Moncada pubblica i suoi scatti accanto alle firme di Gianpaolo Barbieri, Ugo Mulas e Oliviero Toscani sulle riviste di moda più prestigiose: “Linea Italiana”, “Harper’s Bazaar”, “Vogue Italia”, “Grazia”, “Annabella”, mentre rifiuta un contratto “fisso” con “Vogue America” per non vincolarsi. E’ Moncada a scoprire e lanciare le bellissime Barbara Bach, futura moglie di Ringo Starr e Ali McGraw, protagonista del celebre film “Love Story”. Contemporaneamente si dedica con successo alla pubblicità realizzando numerosi manifesti pubblicitari, in particolare per Vespa, Agip e per la compagnia aerea Alitalia, ma anche Buitoni, Plasmon, Venus. Apre perfino un’agenzia e proprio quando arriva al vertice della sua carriera decide di lasciare il mondo della fotografia e della pubblicità perché non intende sottostare a certe regole di mercato.
INFORMAZIONI:
GALLERIA VALENTINA MONCADA
Roma, Via Margutta, 54
ORARI: da lunedì a venerdì ore 11.00 – 19.00; sabato: 14.00-18.00 (o su appuntamento)
INGRESSO: gratuito
INFORMAZIONI:
tel. 06 3207956 email: infogalleria@valentinamoncada.com; www.valentinamoncada.com
Nata come ideale collaborazione tra padre e figlia, con l’apertura dei bauli rimasti chiusi per quasi cinquant’anni, Nello studio Johnny Moncada presenta per la prima volta un’inedita selezione di circa cinquanta scatti, selezionati tra le migliaia di fotografie che compongono l'archivio di Johnny Moncada. Dopo un attento lavoro di archiviazione e restauro dei negativi e degli ektacrome originali, sono stampati per la prima volta quei servizi che il fotografo realizzò per “Linea Italiana”, rivista ufficiale della moda italiana dell’epoca, pubblicati tra il 1967 e il 1968. Per questo come per altri servizi, il fotografo sceglieva lo scatto destinato alla rivista, conservando gli altri, stampati per la prima volta in questa occasione, in apposite scatole. Ed è così che la mostra racconta un viaggio unico ed esclusivo nella moda del tempo, un vero e proprio appuntamento nello studio del fotografo, ricreato oggi negli spazi della galleria, proprio nello stesso edificio al civico 54, come se fosse ancora possibile assistere agli shoot che si rivelano nella sequenza delle pose delle modelle davanti alla macchina.
Valentina Moncada, testimone d'eccezione di queste sedute di posa, ritrovando parte della sua infanzia, ha voluto scegliere in particolare quegli scatti che lasciano intravedere, al di là di memorabili ambientazioni e colorati sfondi - spesso realizzate con rotoli di carta colorata abbinati a vivaci abiti, vistosi make up e vertiginose acconciature - l'interno dello dello stesso studio. Se all'inizio Moncada faceva realizzare gli sfondi dai suoi amici artisti di via Margutta, come la famosa tele di iuta dipinta da Gastone Novelli, è successivamente che lui stesso si 'inventa' artista, creando scenografie multicolorate grazie all'uso di bombolette spray. Come racconta Valentina Moncada, 'è stato molto divertente per me ritrovare, in queste fotografie di moda, oggetti e arredi di casa. Ricordo dei copriletto in pelliccia che mio padre riportò da un viaggio in Africa, uno zebrato e uno leopardato, e oggi li rivedo come sfondi per delle bellissime modelle, da Isa Stoppi a Mirella Petteni! Ci sono alcune foto scelte per la mostra in cui le modelle sembrano fluttuare nell'aria e questo mi riporta agli anni in cui frequentavo le scuole elementari quando, prima di rientrare a casa, passavo dallo studio di papà e lo coglievo a fotografare le sue modelle sotto un tavolo in perspex , lo stesso in cui la sera ci ritrovavamo tutti a mangiare!”
Ad animare questi spazi, oggi come allora, le più belle e celebri modelle del periodo: la famosissima Veruschka, vera e propria icona degli anni ’60, Jean Shrimpton, considerata una delle prime supermodel al mondo, con cui Moncada girò anche un Carosello italiano ispirato al celebre film di Antonioni Blow Up; le italiane Isa Stoppi, soprannominata la “Monroe italiana” e Mirella Petteni, tra le modelle ‘nostrane’ più ricercate negli anni ’60 dai maggiori fotografi del mondo. Inoltre la leggendaria Denise Sarrault, musa ispiratrice di Hubert de Givenchy, e la moglie Joan Whelan.
Le fotografie di Johnny Moncada sono uno sguardo tra arte e moda in perfetta sintonia con lo stile dell’epoca, una fase cruciale della storia del costume e della moda italiana a cavallo tra i ’50 e i ‘60. Documentano la storia della nascita del Made in Italy che negli anni ’60 trova la sua massima espressione nella tradizione di altissima artigianalità e qualità sartoriale, come le firme Barocco (primissimo nome adottato dallo stilista Roccobarocco), Sorelle Fontana, De Barentzen, Schubert, Balestra.
JOHNNY MONCADA (Giovanni Luigi Moncada di Paternò) nasce a Roma il 1928. Discendente del marchese Francesco Patrizi, la sua carriera come fotografo comincia “quasi per gioco” con una Rolleiflex con la quale realizza i primi scatti per la pubblicità verso la metà degli anni ’50. La svolta arriva dopo l’incontro nel 1954 con Joan Whelan, modella americana della maison de Givenchy, appena arrivata a Roma per sfilare con Emilio Pucci. Di qui i primi contatti con Parigi e il mondo della moda e il primo servizio realizzato per la collezione dello stilista Fabiani. Nel corso degli anni ’50, Moncada afferma la sua professionalità lavorando con i più importanti nomi della moda francese (Chanel, Dior, Balenciaga) e italiana (Simonetta, Fabiani, Roberto Capucci, Barocco, Sorelle Fontana, De Barentzen, Schubert, Balestra, ecc.).
Il suo studio in via Margutta 54 diventa il punto d’incontro per importantissimi artisti, come Gastone Novelli, di cui è grande amico e collezionista, Cy Twombly, Oliviero Toscani e tanti altri. Johnny Moncada pubblica i suoi scatti accanto alle firme di Gianpaolo Barbieri, Ugo Mulas e Oliviero Toscani sulle riviste di moda più prestigiose: “Linea Italiana”, “Harper’s Bazaar”, “Vogue Italia”, “Grazia”, “Annabella”, mentre rifiuta un contratto “fisso” con “Vogue America” per non vincolarsi. E’ Moncada a scoprire e lanciare le bellissime Barbara Bach, futura moglie di Ringo Starr e Ali McGraw, protagonista del celebre film “Love Story”. Contemporaneamente si dedica con successo alla pubblicità realizzando numerosi manifesti pubblicitari, in particolare per Vespa, Agip e per la compagnia aerea Alitalia, ma anche Buitoni, Plasmon, Venus. Apre perfino un’agenzia e proprio quando arriva al vertice della sua carriera decide di lasciare il mondo della fotografia e della pubblicità perché non intende sottostare a certe regole di mercato.
INFORMAZIONI:
GALLERIA VALENTINA MONCADA
Roma, Via Margutta, 54
ORARI: da lunedì a venerdì ore 11.00 – 19.00; sabato: 14.00-18.00 (o su appuntamento)
INGRESSO: gratuito
INFORMAZIONI:
tel. 06 3207956 email: infogalleria@valentinamoncada.com; www.valentinamoncada.com
19
aprile 2012
Nello studio Johnny Moncada
Dal 19 aprile al 25 maggio 2012
fotografia
Location
GALLERIA VALENTINA MONCADA
Roma, Via Margutta, 54, (Roma)
Roma, Via Margutta, 54, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 11.00 – 19.00; sabato: 14.00-18.00 (o su appuntamento)
Vernissage
19 Aprile 2012, ore 18
Autore