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Nenne Sanguineti Poggi – …la mia Africa…
Questa mostra presenta le opere, importanti, della pittrice rappresentanti la sua pluridecennale ed intensa attività. Si potranno osservare i paesaggi etiopi d’altipiano dove raggiunge un particolare accento poetico, quelli di bassopiano densi di silenzi e di pace, nei pomeriggi massawini, con le Moschee dormienti nella calura, e il mare fermo eppure vibrante di colore: colore che è essenza della pittura della Sanguineti
Comunicato stampa
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Nenne Sanguineti Poggi:
“ La pittura per me era da sempre un amore, però distratto da mille cose ed eventi.
In Africa, distaccata dalla protezione dell’ambiente familiare, lavorai per anni come un’operaia in qualità di pittrice. Ero in Etiopia a viverci e lavorarci e guardandone solamente l’essenza e l’aspetto, è il più affascinante dei paesi che ho conosciuto un poco ovunque, nel mondo rotondo e bello.
Era un paese in via di sviluppo: vi si muoveva un ambiente internazionale, di ogni colore, vivo, interessantissimo, ed interessatissimo a quanto potesse riportargli, riproducendolo o interpretandolo, il paesaggio e la gente del posto: sì che la pittura sul vero, come la praticavo io che raggiungevo con cavalletto e colori i punti più remoti del bassopiano occidentale o le isolette di Massawa, era apprezzatissima.
La mia “maniera” , rapida e di sapore post – impressionista, tonale, gli accesi colori che amavo adoperare, mediandoli, unendovi amore e tensione per capire quanto guardavo e vedevo, ebbero un forte sopravvento sugli altri artisti presenti sul territorio, e mi ritrovai ad avere un folto pubblico, che assorbiva, ad ogni mia mostra, tutto quanto avessi dipinto e ad essere il n. 1.
Mi venivano richieste decorazioni d’ambiente “murals” ceramici o a mosaico, coprivo intere pareti di chiese, scuole, cappelle private, palazzi di rappresentanza e compagnie aeree, un poco ovunque nell’ Est – Africa. Il lavoro, forse pesante dal punto di vista fisico per una donna, era bellissimo e gratificante.
Sorvolando sulle innumerevoli Mostre Personali inaugurate da personaggi di ogni forma e colore, un po’ ovunque nei centri africani, ma soprattutto in Etiopiae sulle coste d’Arabia, esaltante fu la realizzazione della decorazione di quaranta metri per quattro, sulla parete circolare di “Africa Hall”, il gran Palazzo dei Congressi Africani progettato dall’architetto Mezzedimi, che raccontava la flora africana.
...Sì, dipingere era un meraviglioso lavoro, ma un “lavoro”. Quale che sia il loro effettivo valore, le mie pitture sono “scattered” per tutto il mondo, sparpagliate ovunque perchè la gente amava possederle e credo sia questo tutto quanto di meglio si possa desiderare. “
Dopo trent’anni di questa meravigliosa esperienza africana e di pittura intensa, la pittrice rientra definitivamente in Italia, si stabilisce a Finale Ligure, dove rielabora con maggiore calma più urgenti problemi di forma in motivi di simbologia africana; per approdare infine su spazi calcolati e sognati nei quali s’inseriscono frammenti di antichi codici miniati etiopici: dove Oriente ed Occidente entrano a far parte dello stesso sogno, della stessa ricerca di un unica sacralità.
“ La pittura per me era da sempre un amore, però distratto da mille cose ed eventi.
In Africa, distaccata dalla protezione dell’ambiente familiare, lavorai per anni come un’operaia in qualità di pittrice. Ero in Etiopia a viverci e lavorarci e guardandone solamente l’essenza e l’aspetto, è il più affascinante dei paesi che ho conosciuto un poco ovunque, nel mondo rotondo e bello.
Era un paese in via di sviluppo: vi si muoveva un ambiente internazionale, di ogni colore, vivo, interessantissimo, ed interessatissimo a quanto potesse riportargli, riproducendolo o interpretandolo, il paesaggio e la gente del posto: sì che la pittura sul vero, come la praticavo io che raggiungevo con cavalletto e colori i punti più remoti del bassopiano occidentale o le isolette di Massawa, era apprezzatissima.
La mia “maniera” , rapida e di sapore post – impressionista, tonale, gli accesi colori che amavo adoperare, mediandoli, unendovi amore e tensione per capire quanto guardavo e vedevo, ebbero un forte sopravvento sugli altri artisti presenti sul territorio, e mi ritrovai ad avere un folto pubblico, che assorbiva, ad ogni mia mostra, tutto quanto avessi dipinto e ad essere il n. 1.
Mi venivano richieste decorazioni d’ambiente “murals” ceramici o a mosaico, coprivo intere pareti di chiese, scuole, cappelle private, palazzi di rappresentanza e compagnie aeree, un poco ovunque nell’ Est – Africa. Il lavoro, forse pesante dal punto di vista fisico per una donna, era bellissimo e gratificante.
Sorvolando sulle innumerevoli Mostre Personali inaugurate da personaggi di ogni forma e colore, un po’ ovunque nei centri africani, ma soprattutto in Etiopiae sulle coste d’Arabia, esaltante fu la realizzazione della decorazione di quaranta metri per quattro, sulla parete circolare di “Africa Hall”, il gran Palazzo dei Congressi Africani progettato dall’architetto Mezzedimi, che raccontava la flora africana.
...Sì, dipingere era un meraviglioso lavoro, ma un “lavoro”. Quale che sia il loro effettivo valore, le mie pitture sono “scattered” per tutto il mondo, sparpagliate ovunque perchè la gente amava possederle e credo sia questo tutto quanto di meglio si possa desiderare. “
Dopo trent’anni di questa meravigliosa esperienza africana e di pittura intensa, la pittrice rientra definitivamente in Italia, si stabilisce a Finale Ligure, dove rielabora con maggiore calma più urgenti problemi di forma in motivi di simbologia africana; per approdare infine su spazi calcolati e sognati nei quali s’inseriscono frammenti di antichi codici miniati etiopici: dove Oriente ed Occidente entrano a far parte dello stesso sogno, della stessa ricerca di un unica sacralità.
08
novembre 2006
Nenne Sanguineti Poggi – …la mia Africa…
Dall'otto al 23 novembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA THE NEW ARS ITALICA
Milano, Via Edmondo De Amicis, 28, (Milano)
Milano, Via Edmondo De Amicis, 28, (Milano)
Orario di apertura
da Martedì a Venerdì dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Lunedì e sabato dalle 16.00 alle 19.00. Oppure su appuntamento
Vernissage
8 Novembre 2006, ore 19
Autore
Curatore