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Neo-espressionismo tedesco
Nelle opere esposte di Baselitz, Penck, Kiefer, Immendorff, Middendorf, Dahn e Zimmer, si ritrovano filtrati dalla nuova epoca i moduli formali dell’espressionismo storico, con una visionarietà maggiore e una disillusione tutta posmoderna. Tutto è possibile all’interno della cornice del quadro perché per loro la pittura è sovrana e sopratutto libera dalle convenzioni e del tutto personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Spazio12 inaugura una mostra in cui presenta una selezione di opere degli anni ’80 di un gruppo di artisti tedeschi, inseriti
nella corrente del neo-espressionismo.
Il prefisso neo ci indica da subito una novità, in questo caso una rinascita di una certa idea della pittura, una pittura che
guarda al passato e ridiventa selvaggia.
Negli anni’80 in Germania una nuova generazione di pittori riscopre la tradizione della pittura espressionista tedesca di
inizio secolo, e la ripropone in un’ottica mirata alla ri-fondazione di un contesto espressivo personale e visionario, dopo il
periodo “freddo” dell’arte concettuale e minimalista, con opere caratterizzate da segni aggressivi e fortemente soggettivi,
matericamente molto elaborate, per descrivere una realtà in costante mutamento che si fa sempre più complicata e
drammatica.
Il gruppo dei principali protagonisti del neo-espressionismo tedesco (più esattamente chiamati Neuen Wilden) sono
presenti qui nella mostra allo Spazio12, con opere che testimoniano questo ritorno alla pittura. Il senso della storia e la sua
gravità emergono ancora una volta con tutta la drammaticità del vissuto personale e con un significato che sussulta sul
dinamismo esasperato delle pennellate, sull’esplosione del cromatismo, sulle forme accentuate e deformate, quasi
strapazzate, delle figure.
Nelle opere esposte di Baselitz, Penck, Kiefer, Immendorff, Middendorf, Dahn e Zimmer, si ritrovano filtrati dalla nuova
epoca i moduli formali dell’espressionismo storico, con una visionarietà maggiore e una disillusione tutta posmoderna.
Tutto è possibile all’interno della cornice del quadro perché per loro la pittura è sovrana e sopratutto libera dalle
convenzioni e del tutto personale.
In Italia è l’ora di A.B.O e della transavanguardia, del nomadismo culturale. Poi ci saranno a ruota gli americani, i francesi,
gli spagnoli… Il mondo dell’arte guarda a questa “ripetizione differente” del passato e a questo nuovo atteggiamento
dell’artista genius loci con curiosità e lo accoglie apertamente decretandone il successo.
nella corrente del neo-espressionismo.
Il prefisso neo ci indica da subito una novità, in questo caso una rinascita di una certa idea della pittura, una pittura che
guarda al passato e ridiventa selvaggia.
Negli anni’80 in Germania una nuova generazione di pittori riscopre la tradizione della pittura espressionista tedesca di
inizio secolo, e la ripropone in un’ottica mirata alla ri-fondazione di un contesto espressivo personale e visionario, dopo il
periodo “freddo” dell’arte concettuale e minimalista, con opere caratterizzate da segni aggressivi e fortemente soggettivi,
matericamente molto elaborate, per descrivere una realtà in costante mutamento che si fa sempre più complicata e
drammatica.
Il gruppo dei principali protagonisti del neo-espressionismo tedesco (più esattamente chiamati Neuen Wilden) sono
presenti qui nella mostra allo Spazio12, con opere che testimoniano questo ritorno alla pittura. Il senso della storia e la sua
gravità emergono ancora una volta con tutta la drammaticità del vissuto personale e con un significato che sussulta sul
dinamismo esasperato delle pennellate, sull’esplosione del cromatismo, sulle forme accentuate e deformate, quasi
strapazzate, delle figure.
Nelle opere esposte di Baselitz, Penck, Kiefer, Immendorff, Middendorf, Dahn e Zimmer, si ritrovano filtrati dalla nuova
epoca i moduli formali dell’espressionismo storico, con una visionarietà maggiore e una disillusione tutta posmoderna.
Tutto è possibile all’interno della cornice del quadro perché per loro la pittura è sovrana e sopratutto libera dalle
convenzioni e del tutto personale.
In Italia è l’ora di A.B.O e della transavanguardia, del nomadismo culturale. Poi ci saranno a ruota gli americani, i francesi,
gli spagnoli… Il mondo dell’arte guarda a questa “ripetizione differente” del passato e a questo nuovo atteggiamento
dell’artista genius loci con curiosità e lo accoglie apertamente decretandone il successo.
22
maggio 2011
Neo-espressionismo tedesco
Dal 22 maggio al 22 giugno 2011
arte contemporanea
Location
SPAZIO12.COM
Barasso, Via Ferdinando Rossi, 49, (Varese)
Barasso, Via Ferdinando Rossi, 49, (Varese)
Orario di apertura
da Martedì a Venerdì su appuntamento - Sabato 15/19, Domenica 10/13
Vernissage
22 Maggio 2011, ore 15
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