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Neo Iconica
Alla mostra sono stati invitati a partecipare una serie di artisti già noti alla galleria che operano nel campo dell’ arte contemporanea.
spazi lecchesi della galleria Camaver Kunsthaus.
Alla mostra sono stati invitati a partecipare una serie di artisti già
noti alla galleria che operano nel campo dell’ arte contemporanea:
Fabrizio Bellanca (Como)
Maria Teresa Bellavia (Monza)
Luca Bugatti (Lecco)
Massimo Corona (Candelo - Biella)
Dido (Borgo Valsugana - Trento)
Massimo Falsaci (Verbania)
Fernando Guerrini (Firenze)
Walter Passarella (Mortara - Pavia)
Barbara Soligon (Roma)
Per far comprendere gli intenti della mostra è necessario prendere in
considerazione il tutolo e i termini che la compongono: Neo Iconica.
Icona deriva dalla parola greca “eikon” che significa immagine, e il
rappresentare delle immagini e delle icone è una pratica che risale
alla preistoria. Era un mezzo per stabilire un contatto con la divinità
per rendere reale la presenza di ciò che veniva raffigurato. Quello
delle icone è quindi un genere legato alla religione e alla religiosità.
L’arte dei giorni nostri invece si è completamente e storicamente
slegata all’aspetto religioso, guardando alla società, all’individuo
alla sua psicologia raffrontata al mondo che ci circonda.
Qui entrano in gioco gli artisti presenti in mostra che ci presentano
una serie di “nuove icone” volti, ritratti, realizzati con Nuova (Neo)
concezione: realisticamente , ma in autonomia rispetto al realismo
socialista e alla poetica dell’informale. Sensibili alla suggestione
dei mass media visivi, quali la fotografia, il cinema, la televisione
ei fumetti, e spesso realizzati con il loro sussidio.
Siamo di fronte quindi a una nuova serie di immagini che si discostano
da quelle classiche delle Icone per tutto tranne che per un elemento
fondamentale comune ad entrambe: l’esperienza della bellezza.
Ma oltre alla bellezza in queste immagini c’è la volontà di entrare
nella psicologia, nella propria psicologia, indagare l’inconscio.
L’artista diventa archetipo dell’uomo contemporaneo che attraverso i
volti che rappresenta sulla tela, scava nel suo profondo, nel disagio
esistenziale quotidiano, ma anche nella poesia che è insita in ognuno
di noi e che permea inevitabilmente il nostro tessuto sociale.
Una mostra godibile ricca di contenuti e professionalità artistica.
Neo Iconica
Lecco, Corso Giacomo Matteotti, 8b, (Lecco)