Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Netizens II. La libertà del post-mediale
Netizens nasce dall’idea di Antonella Pisilli di portare la Net Art in uno spazio fisico
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Netizens II – la libertà del post-mediale approda a Viterbo presso la Chiesa di Santa Maria della Salute dal 18 al 30 giugno 2005 dove verrà annunciato il vincitore del Netizens II Web Prize.
Netizens nasce dall’idea di Antonella Pisilli di portare la Net Art in uno spazio fisico. I sei artisti internazionali, scelti da Yael Kanarek e Sylvie Parent, sono accomunati pur con modalità molto differenti, da una volontà di provocazione critica e libera manipolazione dei mezzi e delle strategie di comunicazione. L’iniziativa è coordinata dal Gruppo GAPPER SNIPPER.
Sylvie Parent propone HistoireSansFin di Yan Breuleux. Navigando all’interno del lavoro lo spettatore si trova nel centro di un universo grafico fatto da immagini prefabbricate, pronte all’uso, pittogrammi destinati a stabilire un corto-circuito concettuale, e ad eliminare il problema delle differenze linguistiche. In HistoireSansFin il visitatore compone il volto del nostro tempo e fa riemergere le preoccupazioni della nostra epoca come gli sviluppi del dominio della genetica, del disequilibrio ecologico, dei conflitti geopolitici, del mondo consumistico, dell’industria del divertimento, dell’evoluzione delle nuove tecnologie. Per l’intermediazione di questi differenti quadri intercambiabili l’opera propone una visione critica del mondo Occidentale e dei valori capitalisti che esso impone.
Yael Kanarek per questa rassegna ha scelto cinque artisti che si ispirano ad altri artisti e ad altri generi artistici. Peter Horvath sviluppa il net cinema-montaggio (rimescola il solfeggio musicale e visuale). Questi net film utilizzano la finestra del browser per rompere lo schermo unico, tradizionale, trasformandolo in coreografiche finestre multiple. Questa tecnica utilizzata come mezzo architettonico per anticipare il tempo e lo spazio attraverso il quale si mostra il film. David Crawford crea scene metropolitane inquiete, ma deliziosamente vive: realizzate unificando casualmente con il computer le singole inquadrature. Nel SMS13, le scene sono riunite per formare un narrazione più ampia. Quando all’artista si pone la domanda circa la sua intenzione di costruire una storia lineare, risponde: “Inizialmente, sì, ma già dai primi tentativi di ridurre le cose dentro un’inquadratura basata soltanto sulla continuità non hanno avuto successo. A questo punto, il materiale ha preso possesso di tutto. Quindi la sola narrazione che si capisce è quella che non c’è.” Five Small Videos About Interruption And Disappearing del gruppo MTAA si ispira ai primi video-performance di Bruce Nauman e Vito Acconci caratterizzati da gesti ripetitivi e da azioni semplici. In questo progetto, gli artisti utilizzano l’interattività per dare allo spettatore il ruolo di collaboratore diretto nella costruzione del lavoro.
Portal, è una collaborazione tra la danzatrice/cineasta Evann Siebens e Yael Kanarek, con il quale si definisce un rapporto tra mondi realistici e i mondi immaginari. Il lavoro è contaminato dalla tradizione della video-danza, ed esteticamente tende ad avvicinare alla fantasia post-apocalittica, al cinema e ai videogiochi di fantascienza. Portal rende lo schermo una barriera invisibile tra il protagonista e lo spettatore attraverso un contatto fisico fortemente sollecitato. Perfect Victoria è il primo della serie Victoria Defiled composto da tre lavori, realizzati dal gruppo di Seoul Young-Hae Chang Heavy Industries. Il lavoro mescola i testi, la voce recitante e il jazz. In Perfect Victoria si evoca la tradizione della poesia sonora che ebbe inizio con la Beat Generation di San Francisco negli anni ’50 e ’60. Ma Victoria è una voce sintetizzata col sistema operativo Macintosh dei primi anni ’90. In una e-mail scritta dagli artisti raccontano: “Abbiamo pensato che sarebbe divertente creare una sorta di “doppelganger” (sic) – non esattamente un corpo, ma un controfigura software come portavoce. Victoria non è altro che gli stessi YOUNG-HAE CHANG HEAVY INDUSTRIES.”
Netizens nasce dall’idea di Antonella Pisilli di portare la Net Art in uno spazio fisico. I sei artisti internazionali, scelti da Yael Kanarek e Sylvie Parent, sono accomunati pur con modalità molto differenti, da una volontà di provocazione critica e libera manipolazione dei mezzi e delle strategie di comunicazione. L’iniziativa è coordinata dal Gruppo GAPPER SNIPPER.
Sylvie Parent propone HistoireSansFin di Yan Breuleux. Navigando all’interno del lavoro lo spettatore si trova nel centro di un universo grafico fatto da immagini prefabbricate, pronte all’uso, pittogrammi destinati a stabilire un corto-circuito concettuale, e ad eliminare il problema delle differenze linguistiche. In HistoireSansFin il visitatore compone il volto del nostro tempo e fa riemergere le preoccupazioni della nostra epoca come gli sviluppi del dominio della genetica, del disequilibrio ecologico, dei conflitti geopolitici, del mondo consumistico, dell’industria del divertimento, dell’evoluzione delle nuove tecnologie. Per l’intermediazione di questi differenti quadri intercambiabili l’opera propone una visione critica del mondo Occidentale e dei valori capitalisti che esso impone.
Yael Kanarek per questa rassegna ha scelto cinque artisti che si ispirano ad altri artisti e ad altri generi artistici. Peter Horvath sviluppa il net cinema-montaggio (rimescola il solfeggio musicale e visuale). Questi net film utilizzano la finestra del browser per rompere lo schermo unico, tradizionale, trasformandolo in coreografiche finestre multiple. Questa tecnica utilizzata come mezzo architettonico per anticipare il tempo e lo spazio attraverso il quale si mostra il film. David Crawford crea scene metropolitane inquiete, ma deliziosamente vive: realizzate unificando casualmente con il computer le singole inquadrature. Nel SMS13, le scene sono riunite per formare un narrazione più ampia. Quando all’artista si pone la domanda circa la sua intenzione di costruire una storia lineare, risponde: “Inizialmente, sì, ma già dai primi tentativi di ridurre le cose dentro un’inquadratura basata soltanto sulla continuità non hanno avuto successo. A questo punto, il materiale ha preso possesso di tutto. Quindi la sola narrazione che si capisce è quella che non c’è.” Five Small Videos About Interruption And Disappearing del gruppo MTAA si ispira ai primi video-performance di Bruce Nauman e Vito Acconci caratterizzati da gesti ripetitivi e da azioni semplici. In questo progetto, gli artisti utilizzano l’interattività per dare allo spettatore il ruolo di collaboratore diretto nella costruzione del lavoro.
Portal, è una collaborazione tra la danzatrice/cineasta Evann Siebens e Yael Kanarek, con il quale si definisce un rapporto tra mondi realistici e i mondi immaginari. Il lavoro è contaminato dalla tradizione della video-danza, ed esteticamente tende ad avvicinare alla fantasia post-apocalittica, al cinema e ai videogiochi di fantascienza. Portal rende lo schermo una barriera invisibile tra il protagonista e lo spettatore attraverso un contatto fisico fortemente sollecitato. Perfect Victoria è il primo della serie Victoria Defiled composto da tre lavori, realizzati dal gruppo di Seoul Young-Hae Chang Heavy Industries. Il lavoro mescola i testi, la voce recitante e il jazz. In Perfect Victoria si evoca la tradizione della poesia sonora che ebbe inizio con la Beat Generation di San Francisco negli anni ’50 e ’60. Ma Victoria è una voce sintetizzata col sistema operativo Macintosh dei primi anni ’90. In una e-mail scritta dagli artisti raccontano: “Abbiamo pensato che sarebbe divertente creare una sorta di “doppelganger” (sic) – non esattamente un corpo, ma un controfigura software come portavoce. Victoria non è altro che gli stessi YOUNG-HAE CHANG HEAVY INDUSTRIES.”
18
giugno 2005
Netizens II. La libertà del post-mediale
Dal 18 al 30 giugno 2005
arte contemporanea
Location
EX CHIESA DI SANTA MARIA DELLA SALUTE
Viterbo, Via Filippo Ascenzi, 3, (Viterbo)
Viterbo, Via Filippo Ascenzi, 3, (Viterbo)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 17-20
Sito web
www.netizensonline.it
Autore
Curatore