Interventi di
Arianna Di Genova – curatrice del progetto
Lorenzo Bruni – curatore dei workshop
Matteo Chini - curatore dei workshop
Gea Casolaro – artista-tutor workshop di Seravezza
Bartolomeo Pietromarchi – Fondazione Adriano Olivetti


Mercoledì 26 aprile,alle ore 18 presso la Fondazione Adriano Olivetti a Roma (via G. Zanardelli, 34) si terrà un incontro su NETWORKING, progetto del Circuito Regionale Toscano che ha appena concluso l’omonima rassegna di arte contemporanea 2004-2005 dopo un percorso costituito da cinque workshop, un incontro-perfomance, un libro e un cd-rom riassuntivi.


Questa edizione dal titolo MY HOME. UNA CASA IN CITTA’ è stata curata da Arianna Di Genova insieme a Matteo Chini e Lorenzo Bruni quali curatori dei workshop ed ha toccato le città di Firenze, Livorno, Monsummano Terme, Pontedera, Prato, Seravezza coinvolgendo sei artiste-tutor internazionali: la turca Gülsün Karamustafa, l’algerina Zineb Sedira, la serba Dragana Parlac, l’italiana Gea Casolaro, la sudafricana Doris Bloom e la polacca Katarzyna Kozyra che hanno lavorato con quasi 60 giovani artisti della Toscana.

Prenderanno parte a questo appuntamento: Arianna Di Genova, curatrice del progetto 2004/2005; Lorenzo Bruni e Matteo Chini, curatori dei singoli workshop; Gea Casolare, artista-tutor del workshop di Seravezza; Bartolomeo Pietromarchi per la Fondazione Adriano Olivetti; alcuni dei rappresentanti degli Enti Pubblici toscani coinvolti; alcuni gli artisti partecipanti all’edizione 2004-2005 del progetto.

Networking intende così allargare la propria esperienza presentando la propria storia, la propria filosofia ed il lavoro fatto dal 2000 ad oggi, in particolare l’attività svolta durante quest’ultima edizione. L’idea pertanto è quella di attivare momenti di confronto e relazione con spazi, progetti, operatori di livello nazionale in sintonia con l’operato del progetto.

Saranno inoltre presentati il libro (edito da Artout-Maschietto di Firenze, graphic design Studio CD&V di Firenze) e il cd-rom (realizzato dallo Studio KMZero di Firenze) che costituiscono due diversi strumenti di documentazione e approfondimento dell’esperienza fatta.