Dal 29 aprile al 23 maggio lo studio di architettura 4STUDIO4 ospita "Fotogrammi" a cura di Monica De Iacobis. La mostra dedicata a Neve Alberruche presenta un ciclo di opere recenti dell'artista.

Il tema della mostra è la riflessione sul presente, nel tentativo di cogliere le motivazioni profonde dello scorrere vorace del tempo nella società contemporanea e di ipotizzare il fine di questo meccanismo perverso. Attraverso l'immagine bloccata, dove digitale e pittura si fondono, lo sguardo accusatore dei bambini fa da protagonista.

Fotogrammi presenta un ciclo di opere in cui gli sguardi infantili distanti, severi e attoniti ci osservano e ci interrogano. L'autrice che condivide con l'osservatore il triste dono di Cassandra, racconta le visioni in bilico tra metafisica e pittura paesaggistica, utilizzando una struttura visiva di riferimento cinematografico. I suoi quadri sono dei frame espansi, una sorta di fotogrammi in cui si ritrovano gli echi delle strutture visive di Wenders, delle logiche narrative di Lynch, e della ricerca computerizzata di Schifano.

E' una pittura che inquieta nella verosimiglianza, che si allontana al momento del fermo immagine: la scena si blocca polarizzata mentre ti interroga. Sarebbe "pop" se non fosse reale, troppo; sarebbe un fotogramma se non fosse un dipinto; sarebbe la vita se non fosse l'arte e sembrerebbe infatti vero, come una fotografia se non lo fosse veramente, in origine, senza esserlo più dopo che la presenza di Neve ne ha cancellato il riferimento.

Come a dire che a dipingere non c'è reale a non c'è verità. Al massimo fotogrammi.