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Nevia Gregorovich – Mari e mani
In esposizione, le tele dell´autrice, realizzate con tecnica ad olio nel periodo che va dal 2002 al 2006
Comunicato stampa
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"Nata a Parenzo, la pittrice ha negli occhi il mare e nella sua sensibilità i riverberi di magie legate all'Adriatico. Ecco allora che il tema ricorrente è l'onda, fissata nel tempo in cui descrive vortici,
si inarca sotto l'urto della corrente, disegna nello spazio la traccia di una forza che la fa cadere su se stessa nel miracolo di una quiete inattesa; qui cova ancora l'energia per risorgere in gorgo, dentro una ciclicità che sa d'infinito. E' l'idea del turbine che si ricollega a quella della spirale, emblema di moto vitale che suggerisce all'artista una riflessione sull'armonia in natura, quella stessa armonia che lei, musicista di valore, ottiene nell'esecuzione dei brani più diversi. In questo ambito nasce il progetto di dedicare una serie di dipinti alle mani, intese quali mezzi di trasmissione del pensiero agli strumenti, impegnati a suonare; quello delle dita è per l'artista un linguaggio vero e proprio, capace di tradurre gli empiti dell'anima, sviluppare gesti e modulare interventi in una connessione diretta fra l'artista e il pianoforte; anche le mani si distendono, si incurvano, si dispongono a ventaglio in una straordinaria assonanza con l'onda. "Mari e mani": nel primo caso l'immagine sembra sfaldarsi in una tensione astrattizzante, in realtà evidenzia i rilievi chiaroscurali dell'azione spumeggiante del mare, dove il blu e il bianco creano effetti di luce variabile e cangiante. Nelle opere di motivo musicale, Nevia Gregorovich cristallizza invece il momento in cui l'artista pizzica le corde di una chitarra o aziona i tasti di un pianoforte, per dare corpo e ragione armonica alle note e rilievo organico al timbro, all'intensità e alla durata dei suoni. E spesso avverte forte l'emozione, come quando lo sguardo è rapito dai riflessi dell'acqua innalzata in forma pulviscolare dopo l’urto violento sugli scogli”.
Così descrive le opere di Nevia Gregorovich il critico e giornalista Enzo Santese, che cura l´introduzione della mostra "Mari e mani" aperta dal 27 settembre al 6 ottobre a Trieste presso il Salone del Circolo Aziendale delle Assicurazioni Generali in Piazza Duca Degli Abruzzi, 1.
In esposizione, le tele dell´autrice, realizzate con tecnica ad olio nel periodo che va dal 2002 al 2006. L´opera di Nevia Gregorovich è tutta da scoprire. In essa - come nelle pittografie eseguite in duo con il M° Luigi Donorà con il quale è solita esibirsi da coautrice in apprezzati concerti a quattro mani - la pittura diventa musica e la musica si fa quadro. Sia nei motivi musicali, dove a essere protagoniste sono le mani, sia nelle tematiche del mare profondo e spumeggiante, l´autrice traduce in colore vibratile e deciso movimenti e palpiti interiori di diversificata natura e visuali emozionali suggestive in un flusso di sonorità ben precise. "Il dato autobiografico - scrive ancora Santese - entra a volte nel circuito dell'ispirazione artistica solo attraverso rimandi simbolici oppure mediante riferimenti diretti, che assumono rilievi di metafora.
Nell'opera di Nevia Gregorovich entrambe le possibilità convivono in un rapporto dialettico, con attimi di sintesi seducente nella concezione compositiva e nella rivelazione di stati d'animo, espressi in eventi di colore, luce e movimento”.
Alcuni dati biografici.
Nevia Gregorovich
Pittrice, pianista è nata a Parenzo d´Istria, risiede dall´infanzia a Milano, dove si è laureata in pianoforte presso il Conservatorio G. Verdi. Ha partecipato a rassegne di gruppo e mostre personali in gallerie e centri culturali in Italia e all´estero. Nell´ambito del ciclo di rassegne “Orditi e trame” (Rivignano 1996-2001), una sua opera è stata prescelta dallo stilista Ottavio Missoni per la sua collezione. È stata invitata da Ty-nant per una mostra itinerante a livello europeo che coinvolge i grandi maestri italiani dell´ultimo ventennio, tra i quali Schifano, Rotella, Nespolo, Alinari: partita dall´Angelicum di Milano, dopo Barcellona, Londra, Bruxelles e Zurigo, la rassegna è in permanenza al Centro Anthony Hopkins di Cardiff.
Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private nazionali ed internazionali.
Compendia l´attività pittorica con quella concertistica, con l´incisione e la fotografia.
si inarca sotto l'urto della corrente, disegna nello spazio la traccia di una forza che la fa cadere su se stessa nel miracolo di una quiete inattesa; qui cova ancora l'energia per risorgere in gorgo, dentro una ciclicità che sa d'infinito. E' l'idea del turbine che si ricollega a quella della spirale, emblema di moto vitale che suggerisce all'artista una riflessione sull'armonia in natura, quella stessa armonia che lei, musicista di valore, ottiene nell'esecuzione dei brani più diversi. In questo ambito nasce il progetto di dedicare una serie di dipinti alle mani, intese quali mezzi di trasmissione del pensiero agli strumenti, impegnati a suonare; quello delle dita è per l'artista un linguaggio vero e proprio, capace di tradurre gli empiti dell'anima, sviluppare gesti e modulare interventi in una connessione diretta fra l'artista e il pianoforte; anche le mani si distendono, si incurvano, si dispongono a ventaglio in una straordinaria assonanza con l'onda. "Mari e mani": nel primo caso l'immagine sembra sfaldarsi in una tensione astrattizzante, in realtà evidenzia i rilievi chiaroscurali dell'azione spumeggiante del mare, dove il blu e il bianco creano effetti di luce variabile e cangiante. Nelle opere di motivo musicale, Nevia Gregorovich cristallizza invece il momento in cui l'artista pizzica le corde di una chitarra o aziona i tasti di un pianoforte, per dare corpo e ragione armonica alle note e rilievo organico al timbro, all'intensità e alla durata dei suoni. E spesso avverte forte l'emozione, come quando lo sguardo è rapito dai riflessi dell'acqua innalzata in forma pulviscolare dopo l’urto violento sugli scogli”.
Così descrive le opere di Nevia Gregorovich il critico e giornalista Enzo Santese, che cura l´introduzione della mostra "Mari e mani" aperta dal 27 settembre al 6 ottobre a Trieste presso il Salone del Circolo Aziendale delle Assicurazioni Generali in Piazza Duca Degli Abruzzi, 1.
In esposizione, le tele dell´autrice, realizzate con tecnica ad olio nel periodo che va dal 2002 al 2006. L´opera di Nevia Gregorovich è tutta da scoprire. In essa - come nelle pittografie eseguite in duo con il M° Luigi Donorà con il quale è solita esibirsi da coautrice in apprezzati concerti a quattro mani - la pittura diventa musica e la musica si fa quadro. Sia nei motivi musicali, dove a essere protagoniste sono le mani, sia nelle tematiche del mare profondo e spumeggiante, l´autrice traduce in colore vibratile e deciso movimenti e palpiti interiori di diversificata natura e visuali emozionali suggestive in un flusso di sonorità ben precise. "Il dato autobiografico - scrive ancora Santese - entra a volte nel circuito dell'ispirazione artistica solo attraverso rimandi simbolici oppure mediante riferimenti diretti, che assumono rilievi di metafora.
Nell'opera di Nevia Gregorovich entrambe le possibilità convivono in un rapporto dialettico, con attimi di sintesi seducente nella concezione compositiva e nella rivelazione di stati d'animo, espressi in eventi di colore, luce e movimento”.
Alcuni dati biografici.
Nevia Gregorovich
Pittrice, pianista è nata a Parenzo d´Istria, risiede dall´infanzia a Milano, dove si è laureata in pianoforte presso il Conservatorio G. Verdi. Ha partecipato a rassegne di gruppo e mostre personali in gallerie e centri culturali in Italia e all´estero. Nell´ambito del ciclo di rassegne “Orditi e trame” (Rivignano 1996-2001), una sua opera è stata prescelta dallo stilista Ottavio Missoni per la sua collezione. È stata invitata da Ty-nant per una mostra itinerante a livello europeo che coinvolge i grandi maestri italiani dell´ultimo ventennio, tra i quali Schifano, Rotella, Nespolo, Alinari: partita dall´Angelicum di Milano, dopo Barcellona, Londra, Bruxelles e Zurigo, la rassegna è in permanenza al Centro Anthony Hopkins di Cardiff.
Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private nazionali ed internazionali.
Compendia l´attività pittorica con quella concertistica, con l´incisione e la fotografia.
27
settembre 2006
Nevia Gregorovich – Mari e mani
Dal 27 settembre al 06 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
SALA DEL CIRCOLO GENERALI
Trieste, Piazza Luigi Amedeo Duca Degli Abruzzi, 2, (Trieste)
Trieste, Piazza Luigi Amedeo Duca Degli Abruzzi, 2, (Trieste)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13 e dalle ore 14.30 alle 18
Ufficio stampa
ANTONY COMMUNICATIONS
Autore