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Nevio Zanardi – Ascoltare i colori
La relazione tra musica e pittura teorizzata da Kandinskij trova nell’opera di Nevio Zanardi una perfetta esemplificazione: il suo essere violoncellista, direttore d’orchestra e pittore gli permette di vivere con completezza la sinestesia tra suono e colore.
Comunicato stampa
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Nel 1912 Wassily Kandinskij nel testo Lo spirituale nell’arte scriveva che “Il colore è un mezzo per esercitare un influsso diretto sull'Anima. Il colore è il tasto. L'occhio è il martelletto. L'Anima è un pianoforte con molte corde. L'artista è la mano che con questo o quel tasto porta l'anima a vibrare.” La relazione tra musica e pittura teorizzata da Kandinskij trova nell’opera di Nevio Zanardi una perfetta esemplificazione: il suo essere violoncellista, direttore d’orchestra e pittore gli permette di vivere con completezza la sinestesia tra suono e colore.
Il colore, protagonista e fondamento assoluto della sua pittura informale, diventa materializzazione visiva di impressioni sonore. L’espressione lirica del tonalismo raggiunge l’apice di intensità nelle opere di Zanardi, perché l’artista riesce a portare all’estremo la fusione della materia con la luce, sublimandole entrambe. È proprio la sua capacità di far proiettare dal tessuto cromatico una luminosità diffusa, come se fosse la superficie stessa ad emetterla, ad incantare e pervadere di corrispondenze dinamiche l’orchestrazione dei dipinti.
Lo studio approfondito degli accostamenti cromatici, la partitura controllata dei gesti e gli impasti timbrici, che creano profondità spaziale, donano alle composizioni un’armonia fortemente suasiva.
Il quadro traduce visivamente le suggestioni derivanti dalla musica, il colore è concepito come una melodia, su cui interviene il segno a dare ritmo: è il contrappunto di nuclei più scuri a scandire e animare di tensioni la superficie pittorica.
Zanardi, attraverso lo splendore dei colori, attua il manifestarsi della bellezza o dell’inconoscibile che non ha forma predeterminata, ma si offre ugualmente alla nostra esperienza. La sua pittura ha la stessa forza espressiva di quella di Afro o di Vedova, seppur mediata da una maggiore compostezza formale, dettata proprio dalla musicalità che lo guida nel gesto e rende palpabile la veemenza emotiva da cui scaturisce l’acme dell’ispirazione.
Nevio Zanardi. Violoncellista e Direttore d’Orchestra, Nevio Zanardi è stato docente presso i Conservatori Statali di Musica di Trieste, Piacenza e Genova. Ha fatto parte dell’Orchestra Sinfonica del Teatro Comunale di Bologna e, in seguito, dell’Orchestra Sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova in qualità di “secondo violoncello”. Nel 1977 ha fondato l’Associazione e l’omonima Orchestra “I Cameristi” con la quale ha svolto un’intensa attività fino al 1989. È stato direttore dell’“Orchestra Giovanile” del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova dal 1993 al 2009 e dell’Orchestra “Giovani Solisti” da lui fondata nel 2000, che tuttora dirige.
All’attività musicale affianca quella di pittore e incisore. Inizia lo studio della pittura sotto la guida di Giuseppe Cardillo e le tecniche dell’incisione con Angelo Oliveri, frequentando i corsi dell'Accademia Ligustica di Belle Arti. Pur non abbandonando il figurativo, dal 1991 ha affrontato il rapporto tra linguaggio musicale e linguaggio visivo approdando alla pittura informale. Con questa tecnica ha realizzato cicli pittorici dedicati ai più importanti compositori (Frescobaldi, Mahler, Mussorgsky, Paganini, Prokofiev, Ravel, R. Strauss e Verdi, per citarne alcuni).
Il colore, protagonista e fondamento assoluto della sua pittura informale, diventa materializzazione visiva di impressioni sonore. L’espressione lirica del tonalismo raggiunge l’apice di intensità nelle opere di Zanardi, perché l’artista riesce a portare all’estremo la fusione della materia con la luce, sublimandole entrambe. È proprio la sua capacità di far proiettare dal tessuto cromatico una luminosità diffusa, come se fosse la superficie stessa ad emetterla, ad incantare e pervadere di corrispondenze dinamiche l’orchestrazione dei dipinti.
Lo studio approfondito degli accostamenti cromatici, la partitura controllata dei gesti e gli impasti timbrici, che creano profondità spaziale, donano alle composizioni un’armonia fortemente suasiva.
Il quadro traduce visivamente le suggestioni derivanti dalla musica, il colore è concepito come una melodia, su cui interviene il segno a dare ritmo: è il contrappunto di nuclei più scuri a scandire e animare di tensioni la superficie pittorica.
Zanardi, attraverso lo splendore dei colori, attua il manifestarsi della bellezza o dell’inconoscibile che non ha forma predeterminata, ma si offre ugualmente alla nostra esperienza. La sua pittura ha la stessa forza espressiva di quella di Afro o di Vedova, seppur mediata da una maggiore compostezza formale, dettata proprio dalla musicalità che lo guida nel gesto e rende palpabile la veemenza emotiva da cui scaturisce l’acme dell’ispirazione.
Nevio Zanardi. Violoncellista e Direttore d’Orchestra, Nevio Zanardi è stato docente presso i Conservatori Statali di Musica di Trieste, Piacenza e Genova. Ha fatto parte dell’Orchestra Sinfonica del Teatro Comunale di Bologna e, in seguito, dell’Orchestra Sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova in qualità di “secondo violoncello”. Nel 1977 ha fondato l’Associazione e l’omonima Orchestra “I Cameristi” con la quale ha svolto un’intensa attività fino al 1989. È stato direttore dell’“Orchestra Giovanile” del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova dal 1993 al 2009 e dell’Orchestra “Giovani Solisti” da lui fondata nel 2000, che tuttora dirige.
All’attività musicale affianca quella di pittore e incisore. Inizia lo studio della pittura sotto la guida di Giuseppe Cardillo e le tecniche dell’incisione con Angelo Oliveri, frequentando i corsi dell'Accademia Ligustica di Belle Arti. Pur non abbandonando il figurativo, dal 1991 ha affrontato il rapporto tra linguaggio musicale e linguaggio visivo approdando alla pittura informale. Con questa tecnica ha realizzato cicli pittorici dedicati ai più importanti compositori (Frescobaldi, Mahler, Mussorgsky, Paganini, Prokofiev, Ravel, R. Strauss e Verdi, per citarne alcuni).
29
marzo 2025
Nevio Zanardi – Ascoltare i colori
Dal 29 marzo al 12 aprile 2025
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 9:30–13:00/15:00–19:00, il sabato 15:00–19:00
Vernissage
29 Marzo 2025, ore 17
Sito web
Autore
Curatore