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New basic design a Venezia e basic design a Ulm
Conferenza di Giovanni Anceschi, Docente di riferimento Nunzia Coco
Comunicato stampa
Segnala l'evento
NEW BASIC DESIGN A VENEZIA
E BASIC DSIGN A ULM
Mercoledì 19 gennaio 2011, ore 14,00
Conferenza di Giovanni Anceshi,
Docente di riferimento Nunzia Coco
Aula Magna ISIA
via Santa Chiara, 36 - Urbino
Programma
1 introd: il Basic_attuale-iuav-temporalità e interazione
2 “Gli antefatti”
“Lo snodo fondamentale di Ulm”
Riforma Maldonado(verri): caratteristiche
del basic specifico (architettura, prodotto,
comunicazione) e scienza.
Bidi/tridi vs. onto/feno
3 “Anceschi risponde: l’esperienza di Ulm”
Giovanni Anceshi
Si tratta di una figura non proprio comune sulla scena del design: a partire dagli anni ‘60 del XX secolo - ha sviluppato la sua attività in molti ambiti, tutti però legati dall’interesse per una comunicazione e una sperimentazione che nella temporalità trova la sua dimensione principale, che faccia uso delle tecnologie avanzate e che prenda posizione per un design etico e politico. Come artista, è stato fra i fondatori del movimento dell’Arte cinetica e programmata (un’arte che negli anni ‘60 era già metamorfica, immersiva e interattiva). Come designer ha sviluppato in Italia e all’estero, grandi progetti d’immagine coordinata, d’exhibition design, e alcuni esempi pionieristici di multimedia, hypermedia e interaction design.
Come docente, dopo essere stato il primo docente ad insegnare discipline del progetto di comunicazione nell’università italiana, v’insegna da oltre trent’anni. Come critico, storico e teorico della disciplina del progetto di comunicazione ha pubblicato libri e contributi in Italia e all’estero. A lui si deve l’introduzione nel design discourse di nozioni come “monogramma”, “artefatto comunicativo” (communication artifact), “teoria protetica degli oggetti”, “immagine coordinata hard e soft”, “anafora elettronica”, o come “interfaccia delle città” e “cura delle transizioni”. Lavora al progetto di una revisione della disciplina del design della comunicazione nel senso del passaggio dalla disciplina tattica del progetto di artefatto alla disciplina strategica del “progetto registico” (Theory of staging), poi “registica multimodale”.
È interessato in modo particolare alla rinascita degli interessi e degli studi sulla questione della propedeutica del design che coincidono con quelli della fondazione di una teoria della configurazione (Basic design), distinta da quella della raffigurazione o teoria della rappresentazione schematica. Come organizzatore di cultura della grafica, della visibilità e della multimodalità ha partecipato a più di una stagione degli sviluppi della cultura (e della professione) del design della comunicazione in Italia e all’estero. Studia Filosofia teoretica con Enzo Paci e Psicologia con Cesare Musatti all’Università Statale di Milano, 1958. A Brera studia Decorazione con Achille Funi, 1958. Prime esperienze artistiche: collaborazioni con Lucio Fontana, Enrico Baj, Piero Manzoni. Con Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi fonda, nel 1959, il Gruppo T. Il gruppo T sarà protagonista del Movimento internazionale dell’Arte Cinetica e Programmata (con Bruno Munari, Gruppo MID Gruppo ENNEecc.), e delle Nouvelles Tendences (con Jacoov Agam, il Groupe de Recherche d’Art Visuel, Bridget Riley, Len Lye, Karl Gerstner, Gerhard Von Grawenitz ecc.), esponendo alla Minami Gallery di Tokyo, alla Biennale di Venezia, al Moma di New York, ecc. Va segnalato che vi è stato un forte ritorno d’interessi per la cultura visiva cinetica.
L’ISIA
L’ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) è un istituto pubblico, di livello universitario,
appartenente al Dipartimento Alta Formazione Artistica Musicale del Ministero dell’Istruzione
Università e Ricerca, per l’insegnamento del graphic design. La sua sede, il Monastero Santa Chiara,
è in Urbino, città di grande interesse storico rinascimentale, ora patrimonio dell’Unesco.
In Italia è la più importante istituzione statale per la progettazione grafica ed editoriale.
I suoi insegnanti sono professionisti e docenti esperti nel settore della grafica e del design
della comunicazione. I due corsi di diploma sono strutturati in un corso triennale in Progettazione grafica
e Comunicazione Visiva e un biennio specialistico in Comunicazione e Design per l’Editoria.
L’Istituto sta attivando un secondo biennio in Fotografia per i Beni Culturali.
I corsi, oltre alle materie curricolari, sono supportati in maniera determinante da attività integrative
speciali, di notevole impegno didattico e scientifico: si tratta di workshop, conferenze, seminari,
sperimentazioni progettuali, che conferiscono al piano di studi una dinamica fondamentale
e particolarmente innovativa.Inoltre la Summer School di recente istituzione, attiva in estate con studenti
e docenti stranieri, contribuisce ad arricchire la sua offerta formativa ed aumentare i rapporti internazionali.
L’istituto si arricchisce anche della presenza di Officina Santa Chiara, un laboratorio di ricerca,
progettazione e sviluppo dedicato agli studenti del corso di diploma specialistico.
All’interno di Officina Santa Chiara si realizzano ricerche e progetti che non appartengono al normale
iter didattico. Lo scopo è quello di far conoscere a fondo il mondo del lavoro per operare
al suo interno con la specifica cultura del progettista grafico, un operatore tecnico culturale che entra
nel complesso mondo della comunicazione con un ruolo centrale, da regista e attore primario.
E BASIC DSIGN A ULM
Mercoledì 19 gennaio 2011, ore 14,00
Conferenza di Giovanni Anceshi,
Docente di riferimento Nunzia Coco
Aula Magna ISIA
via Santa Chiara, 36 - Urbino
Programma
1 introd: il Basic_attuale-iuav-temporalità e interazione
2 “Gli antefatti”
“Lo snodo fondamentale di Ulm”
Riforma Maldonado(verri): caratteristiche
del basic specifico (architettura, prodotto,
comunicazione) e scienza.
Bidi/tridi vs. onto/feno
3 “Anceschi risponde: l’esperienza di Ulm”
Giovanni Anceshi
Si tratta di una figura non proprio comune sulla scena del design: a partire dagli anni ‘60 del XX secolo - ha sviluppato la sua attività in molti ambiti, tutti però legati dall’interesse per una comunicazione e una sperimentazione che nella temporalità trova la sua dimensione principale, che faccia uso delle tecnologie avanzate e che prenda posizione per un design etico e politico. Come artista, è stato fra i fondatori del movimento dell’Arte cinetica e programmata (un’arte che negli anni ‘60 era già metamorfica, immersiva e interattiva). Come designer ha sviluppato in Italia e all’estero, grandi progetti d’immagine coordinata, d’exhibition design, e alcuni esempi pionieristici di multimedia, hypermedia e interaction design.
Come docente, dopo essere stato il primo docente ad insegnare discipline del progetto di comunicazione nell’università italiana, v’insegna da oltre trent’anni. Come critico, storico e teorico della disciplina del progetto di comunicazione ha pubblicato libri e contributi in Italia e all’estero. A lui si deve l’introduzione nel design discourse di nozioni come “monogramma”, “artefatto comunicativo” (communication artifact), “teoria protetica degli oggetti”, “immagine coordinata hard e soft”, “anafora elettronica”, o come “interfaccia delle città” e “cura delle transizioni”. Lavora al progetto di una revisione della disciplina del design della comunicazione nel senso del passaggio dalla disciplina tattica del progetto di artefatto alla disciplina strategica del “progetto registico” (Theory of staging), poi “registica multimodale”.
È interessato in modo particolare alla rinascita degli interessi e degli studi sulla questione della propedeutica del design che coincidono con quelli della fondazione di una teoria della configurazione (Basic design), distinta da quella della raffigurazione o teoria della rappresentazione schematica. Come organizzatore di cultura della grafica, della visibilità e della multimodalità ha partecipato a più di una stagione degli sviluppi della cultura (e della professione) del design della comunicazione in Italia e all’estero. Studia Filosofia teoretica con Enzo Paci e Psicologia con Cesare Musatti all’Università Statale di Milano, 1958. A Brera studia Decorazione con Achille Funi, 1958. Prime esperienze artistiche: collaborazioni con Lucio Fontana, Enrico Baj, Piero Manzoni. Con Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi fonda, nel 1959, il Gruppo T. Il gruppo T sarà protagonista del Movimento internazionale dell’Arte Cinetica e Programmata (con Bruno Munari, Gruppo MID Gruppo ENNEecc.), e delle Nouvelles Tendences (con Jacoov Agam, il Groupe de Recherche d’Art Visuel, Bridget Riley, Len Lye, Karl Gerstner, Gerhard Von Grawenitz ecc.), esponendo alla Minami Gallery di Tokyo, alla Biennale di Venezia, al Moma di New York, ecc. Va segnalato che vi è stato un forte ritorno d’interessi per la cultura visiva cinetica.
L’ISIA
L’ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) è un istituto pubblico, di livello universitario,
appartenente al Dipartimento Alta Formazione Artistica Musicale del Ministero dell’Istruzione
Università e Ricerca, per l’insegnamento del graphic design. La sua sede, il Monastero Santa Chiara,
è in Urbino, città di grande interesse storico rinascimentale, ora patrimonio dell’Unesco.
In Italia è la più importante istituzione statale per la progettazione grafica ed editoriale.
I suoi insegnanti sono professionisti e docenti esperti nel settore della grafica e del design
della comunicazione. I due corsi di diploma sono strutturati in un corso triennale in Progettazione grafica
e Comunicazione Visiva e un biennio specialistico in Comunicazione e Design per l’Editoria.
L’Istituto sta attivando un secondo biennio in Fotografia per i Beni Culturali.
I corsi, oltre alle materie curricolari, sono supportati in maniera determinante da attività integrative
speciali, di notevole impegno didattico e scientifico: si tratta di workshop, conferenze, seminari,
sperimentazioni progettuali, che conferiscono al piano di studi una dinamica fondamentale
e particolarmente innovativa.Inoltre la Summer School di recente istituzione, attiva in estate con studenti
e docenti stranieri, contribuisce ad arricchire la sua offerta formativa ed aumentare i rapporti internazionali.
L’istituto si arricchisce anche della presenza di Officina Santa Chiara, un laboratorio di ricerca,
progettazione e sviluppo dedicato agli studenti del corso di diploma specialistico.
All’interno di Officina Santa Chiara si realizzano ricerche e progetti che non appartengono al normale
iter didattico. Lo scopo è quello di far conoscere a fondo il mondo del lavoro per operare
al suo interno con la specifica cultura del progettista grafico, un operatore tecnico culturale che entra
nel complesso mondo della comunicazione con un ruolo centrale, da regista e attore primario.
19
gennaio 2011
New basic design a Venezia e basic design a Ulm
19 gennaio 2011
incontro - conferenza
Location
EX CONVENTO DI SANTA CHIARA – ISIA
Urbino, Via Santa Chiara, 36, (Pesaro E Urbino)
Urbino, Via Santa Chiara, 36, (Pesaro E Urbino)
Vernissage
19 Gennaio 2011, ore 14 Aula Magna
Autore