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New Code. Nuovi codici d’arte visiva
La mostra presenterà il lavoro di artisti che appartengono ad ambiti di ricerca differenti, offrendo una percezione inedita e trasfigurante della cultura contemporanea
Comunicato stampa
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L’Associazione Culturale Ferrara Pro Art e la Galleria d’Arte Contemporanea Sekanina con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di Ferrara al fine di valorizzare l’opera di artisti che svolgano la loro ricerca estetica attraverso tecniche tradizionali, rivolta come < transito > verso tecnologie multimediali, darà vita, dal 18 al 26 Marzo 2006, alla Rassegna d’arte contemporanea dal titolo New Code.
Sta crescendo un po' in tutto il mondo il numero di artisti che ricorrono alle nuove tecnologie ed alla multimedialità per la ricerca e la produzione artistica < invadendo > inevitabilmente ambiti in cui il mezzo tecnologico appariva destinato - fino ad alcuni anni fa - su una specializzazione di natura puramente tecnica. Stiamo infatti assistendo ad un passaggio epocale, ove linguaggi quali le arti visive tradizionali affiancano la fotografia il suono, la neo-merce, internet e l’immagine digitale stanno contribuendo ad un < disordine delle arti > all'adozione di un nuovo modo di intendere la produzione artistica. Dal video-clip alla video d'arte o alla video-documentazione . Allo stesso modo il computer con i suoi programmi di foto-ritocco è entrato nelle possibilità dell'arte. Alla luce di tutto questo prende forma la mostra che consiste sia nell’estetica legata alla tradizione d’arte ma, anche, in video-installazioni, elaborazioni grafiche e fotografiche al computer, installazioni sonore, ecc. ( Paolo Orsatti)
“La mostra presenterà il lavoro di artisti che appartengono ad ambiti di ricerca differenti, offrendo una percezione inedita e trasfigurante della cultura contemporanea. Le loro opere provocano un effetto di interazione parallela col mondo informatizzato di oggi, verso una ricerca articolata di rapporti dinamici e creativi con i fenomeni iconografici e sociali della nostra epoca. Concretamente questa mostra vuole essere una particolare occasione di incontri per vedere insieme, senza essere sicuramente esaustiva nella varietà e soluzioni espressive, situazioni differenti, a volte contrapposte a volte concordanti, della ricerca artistica contemporanea. Una rassegna come questa cerca di portare in luce i nuovi codici, le nuove immagini ed i nuovi linguaggi dei differenti modi di intendere l’attività artistica. Il panorama, reale o virtuale, è quindi vario e dimostra la modificazione e la vitalità continua della comunicazione. La ricerca dell’alfabeto/CODE nella storia dell’Umanità rappresenta ancora oggi una serie di passaggi nella tecnologia e nell’arte per procedere lungo la strada del progresso. “Si può dire che tra tecnologia e arte non esistono più confini precisi, ma le due espressioni tendono verso un unico punto: un linguaggio comune che si sostituisce gradualmente a quelli tradizionali destinati a scomparire” (Junus). Gli artisti di oggi possono disporre di sistemi informativi, possono utilizzare forme di interattività evoluta, possono attivare processi matematici, tutte cose che per la prima volta consentono di andare oltre la rappresentazione del reale, agendo sul suo funzionamento. Le nuove tecnologie mettono cioè a disposizione dell’artista qualcosa che tende a oltrepassarlo; l’opera si pone al di fuori del suo controllo, facendo dell’artista sia un “autore” che uno “spettatore” del lavoro. Il gioco diventa più complicato e più interessante. E per citare Gillo Dorfles in “Il divenire delle arti”: “In sostanza cerchiamo di raggiungere una nuova realtà percettiva …non basta il fallimento della prospettiva.., non basta un falso ideogramma orientale… inventato da un artista europeo, a fingere un nuovo linguaggio. E’ invece una nuova dimensione integrativa quella che ci attende..; una dimensione in cui la nostra esistenza si adatti e si plasmi, diventando fatto artistico.”. “. (Francesca Mariotti)
Sta crescendo un po' in tutto il mondo il numero di artisti che ricorrono alle nuove tecnologie ed alla multimedialità per la ricerca e la produzione artistica < invadendo > inevitabilmente ambiti in cui il mezzo tecnologico appariva destinato - fino ad alcuni anni fa - su una specializzazione di natura puramente tecnica. Stiamo infatti assistendo ad un passaggio epocale, ove linguaggi quali le arti visive tradizionali affiancano la fotografia il suono, la neo-merce, internet e l’immagine digitale stanno contribuendo ad un < disordine delle arti > all'adozione di un nuovo modo di intendere la produzione artistica. Dal video-clip alla video d'arte o alla video-documentazione . Allo stesso modo il computer con i suoi programmi di foto-ritocco è entrato nelle possibilità dell'arte. Alla luce di tutto questo prende forma la mostra che consiste sia nell’estetica legata alla tradizione d’arte ma, anche, in video-installazioni, elaborazioni grafiche e fotografiche al computer, installazioni sonore, ecc. ( Paolo Orsatti)
“La mostra presenterà il lavoro di artisti che appartengono ad ambiti di ricerca differenti, offrendo una percezione inedita e trasfigurante della cultura contemporanea. Le loro opere provocano un effetto di interazione parallela col mondo informatizzato di oggi, verso una ricerca articolata di rapporti dinamici e creativi con i fenomeni iconografici e sociali della nostra epoca. Concretamente questa mostra vuole essere una particolare occasione di incontri per vedere insieme, senza essere sicuramente esaustiva nella varietà e soluzioni espressive, situazioni differenti, a volte contrapposte a volte concordanti, della ricerca artistica contemporanea. Una rassegna come questa cerca di portare in luce i nuovi codici, le nuove immagini ed i nuovi linguaggi dei differenti modi di intendere l’attività artistica. Il panorama, reale o virtuale, è quindi vario e dimostra la modificazione e la vitalità continua della comunicazione. La ricerca dell’alfabeto/CODE nella storia dell’Umanità rappresenta ancora oggi una serie di passaggi nella tecnologia e nell’arte per procedere lungo la strada del progresso. “Si può dire che tra tecnologia e arte non esistono più confini precisi, ma le due espressioni tendono verso un unico punto: un linguaggio comune che si sostituisce gradualmente a quelli tradizionali destinati a scomparire” (Junus). Gli artisti di oggi possono disporre di sistemi informativi, possono utilizzare forme di interattività evoluta, possono attivare processi matematici, tutte cose che per la prima volta consentono di andare oltre la rappresentazione del reale, agendo sul suo funzionamento. Le nuove tecnologie mettono cioè a disposizione dell’artista qualcosa che tende a oltrepassarlo; l’opera si pone al di fuori del suo controllo, facendo dell’artista sia un “autore” che uno “spettatore” del lavoro. Il gioco diventa più complicato e più interessante. E per citare Gillo Dorfles in “Il divenire delle arti”: “In sostanza cerchiamo di raggiungere una nuova realtà percettiva …non basta il fallimento della prospettiva.., non basta un falso ideogramma orientale… inventato da un artista europeo, a fingere un nuovo linguaggio. E’ invece una nuova dimensione integrativa quella che ci attende..; una dimensione in cui la nostra esistenza si adatti e si plasmi, diventando fatto artistico.”. “. (Francesca Mariotti)
18
marzo 2006
New Code. Nuovi codici d’arte visiva
Dal 18 al 26 marzo 2006
arte contemporanea
Location
CASTELLO ESTENSE
Ferrara, Largo Castello, (Ferrara)
Ferrara, Largo Castello, (Ferrara)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-17,30
Vernissage
18 Marzo 2006, ore 17
Sito web
www.ferraraproart.com
Autore