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New Perspective
La Galleria Nazionale ospita una mostra evento per la sensibilizzazione alla lotta contro il mieloma multiplo di AIL con il supporto di Takeda Italia. L’esposizione vuole dare un punto di vista inedito grazie ad installazioni, fotografie e video di 21 artisti italiani. Parte del ricavato della vendita dei biglietti e del catalogo sarà devoluto a sostegno dei progetti AIL di ricerca scientifica e assistenza.
Comunicato stampa
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Da un’idea di Ogilvy Italia, agenzia di comunicazione, nasce New Perspective: una mostra, curata da Denis Curti, che presenta installazioni, fotografie e video di 21 artisti le cui opere porteranno i visitatori a guardare la realtà, spesso difficile, da un’angolazione inedita.
“Un gruppo di artisti – afferma Denis Curti -, dotati di un particolare sismografo interiore, riesce a svelare punti di vista inediti sul mondo accompagnandoci all’interno di uno sviluppo armonico capace di misurare una quantità umana senza peso specifico”.
La collettiva, grazie alla regìa curatoriale che segue un registro visivo ed emotivo, presenterà autori italiani appartenenti a quella ‘generazione di mezzo’ nata nella seconda metà del secolo, che si troveranno per la prima volta a esporre tutti assieme. Si potranno così ammirare le installazioni di Carola Bonfili, Carlo Cossignani, Theo Drebbel, Manuel Felisi, Martino Genchi, Fabio Giampietro, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Luca Pancrazzi, Lorenzo Vitturi, le fotografie di Silvia Camporesi, Lorenzo Cicconi Massi, Paola De Pietri, Maurizio Galimberti, Fabio Paleari, Marco Palmieri, Agnese Purgatorio, Paolo Ventura e i video di Olivo Barbieri, Paola Di Bello, Francesco Jodice.
AIL ha scelto l’arte contemporanea per informare con un linguaggio capace di segnalare nuove prospettive, nuove speranze, nuove percezioni nei confronti della malattia. Uno dei compiti degli artisti è infatti quello di registrare i cambiamenti della società con un occhio diverso e di stimolare una inedita visione del mondo, oltre a percepire la realtà da un diverso orizzonte cognitivo. Ecco allora che il groviglio di un nastro di ottone di Carlo Cossignani rivela un profilo di due volti, o che le ombre proiettate da due bicchieri producono la forma di una bottiglia nell’opera di Luca Pancrazzi, o la costrizione e l’angoscia di trovarsi all’interno di una fitta selva si stempera in speranza e nella possibilità di un cambiamento solo se si alza lo sguardo verso il cielo azzurro, come nella fotografia di Manuel Felisi. O ancora, se nel video di Paola Di Bello, lo scorrere delle persone in una delle torri dello stadio di San Siro produce l’effetto di una vite senza fine che ruota all’infinito su se stessa. Così come nelle fotografie di Maurizio Galimberti le regole prospettiche vengono disattese da nuovi punti di vista generando orizzonti inattesi, gli autoritratti di Paolo Ventura in veste di soldati reduci dalle grandi guerre riescono a comunicare la loro voglia di lasciarsi alle spalle tutti gli orrori che hanno vissuto per ricrearsi una nuova vita. All’interno del percorso espositivo sarà creata una ‘camera immersiva’ al cui interno si troverà un’installazione interattiva per scoprire come, anche per i pazienti affetti da mieloma multiplo, possa vedere la malattia in una nuova prospettiva. Nel buio della stanza parole dall’accezione negativa prenderanno forma, grazie all’intervento del pubblico, e si tramuteranno in vocaboli dal significato positivo, dando vita a una poesia visiva che si potrà vedere e ascoltare. In questo modo, la parola IF, che indica i dubbi e le incertezze di aver contratto un tumore del sangue, si trasformerà in LIFE, ovvero nella speranza di vita che i trattamenti a disposizione hanno significativamente migliorato; o ancora OVER, che segna la disperazione di quei giorni in cui si pensa di aver perso tutto, si trasforma in LOVER, ovvero nell’importanza di mantenere una buona qualità di vita con il supporto di medici e di chi sta intorno al malato.
“Un gruppo di artisti – afferma Denis Curti -, dotati di un particolare sismografo interiore, riesce a svelare punti di vista inediti sul mondo accompagnandoci all’interno di uno sviluppo armonico capace di misurare una quantità umana senza peso specifico”.
La collettiva, grazie alla regìa curatoriale che segue un registro visivo ed emotivo, presenterà autori italiani appartenenti a quella ‘generazione di mezzo’ nata nella seconda metà del secolo, che si troveranno per la prima volta a esporre tutti assieme. Si potranno così ammirare le installazioni di Carola Bonfili, Carlo Cossignani, Theo Drebbel, Manuel Felisi, Martino Genchi, Fabio Giampietro, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Luca Pancrazzi, Lorenzo Vitturi, le fotografie di Silvia Camporesi, Lorenzo Cicconi Massi, Paola De Pietri, Maurizio Galimberti, Fabio Paleari, Marco Palmieri, Agnese Purgatorio, Paolo Ventura e i video di Olivo Barbieri, Paola Di Bello, Francesco Jodice.
AIL ha scelto l’arte contemporanea per informare con un linguaggio capace di segnalare nuove prospettive, nuove speranze, nuove percezioni nei confronti della malattia. Uno dei compiti degli artisti è infatti quello di registrare i cambiamenti della società con un occhio diverso e di stimolare una inedita visione del mondo, oltre a percepire la realtà da un diverso orizzonte cognitivo. Ecco allora che il groviglio di un nastro di ottone di Carlo Cossignani rivela un profilo di due volti, o che le ombre proiettate da due bicchieri producono la forma di una bottiglia nell’opera di Luca Pancrazzi, o la costrizione e l’angoscia di trovarsi all’interno di una fitta selva si stempera in speranza e nella possibilità di un cambiamento solo se si alza lo sguardo verso il cielo azzurro, come nella fotografia di Manuel Felisi. O ancora, se nel video di Paola Di Bello, lo scorrere delle persone in una delle torri dello stadio di San Siro produce l’effetto di una vite senza fine che ruota all’infinito su se stessa. Così come nelle fotografie di Maurizio Galimberti le regole prospettiche vengono disattese da nuovi punti di vista generando orizzonti inattesi, gli autoritratti di Paolo Ventura in veste di soldati reduci dalle grandi guerre riescono a comunicare la loro voglia di lasciarsi alle spalle tutti gli orrori che hanno vissuto per ricrearsi una nuova vita. All’interno del percorso espositivo sarà creata una ‘camera immersiva’ al cui interno si troverà un’installazione interattiva per scoprire come, anche per i pazienti affetti da mieloma multiplo, possa vedere la malattia in una nuova prospettiva. Nel buio della stanza parole dall’accezione negativa prenderanno forma, grazie all’intervento del pubblico, e si tramuteranno in vocaboli dal significato positivo, dando vita a una poesia visiva che si potrà vedere e ascoltare. In questo modo, la parola IF, che indica i dubbi e le incertezze di aver contratto un tumore del sangue, si trasformerà in LIFE, ovvero nella speranza di vita che i trattamenti a disposizione hanno significativamente migliorato; o ancora OVER, che segna la disperazione di quei giorni in cui si pensa di aver perso tutto, si trasforma in LOVER, ovvero nell’importanza di mantenere una buona qualità di vita con il supporto di medici e di chi sta intorno al malato.
07
novembre 2018
New Perspective
Dal 07 al 30 novembre 2018
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
Biglietti
intero e 10, ridotto € 5, gratuito under 18 e altre categorie secondo normativa vigente
Vernissage
7 Novembre 2018, h 18.30
Autore
Curatore