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new season_no reason
“new season, no_reason”
a cura di Paola Gallio e Davide Tomaiuolo
11 marzo – 7 aprile 2008
opening: 11 marzo, ore 18.30
neon>fdv via procaccini 4, milano
neon>fdv presenta dall’11 marzo al 7 aprile 2008 “new season, no_reason”, mostra collettiva di chiusura del primo ciclo di mostre del progetto
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I colori nell’armadio cambiano come il peso dei tessuti; scarpe e accessori azzardano stili più audaci. Spesso è il momento delle privazioni e delle insicurezze legate al rito orgiastico della prova costume. In casi meno estremi è sufficiente un nuovo taglio di capelli, per rinfrescare la propria immagine.
L’arrivo della nuova stagione può essere il pretesto per svecchiare l’armadio con inutili e transitorie proposte moda dell’ultima ora.
Le stagioni possono essere i macroperiodi di una vita, con tempi dilatati, diversi e individuali.
La nuova stagione, spesso, si attende per voglia di cambiamento, ma nella maggioranza dei casi si tramuta in portatrice sana di temporanei e puntualissimi malesseri: spossatezza, disturbi del sonno, sbalzi d’umore, allergie e problemi respiratori.
Letteralmente una stagione è ciascuna delle quattro parti, di tre mesi ognuna, in cui l'anno solare è diviso dagli equinozi e dai solstizi, nella moda si allunga a un semestre che le contiene tutte a coppie di due. Nello spettacolo equivale al periodo di tempo stabilito per una serie di rappresentazioni. Nello sport corrisponde al periodo in cui si svolgono le competizioni del calendario annuale. In politica parlare di nuova stagione spesso è sinonimo di evoluzione e metafora per molte inettitudini elettorali.
Esistono mezze stagioni, o forse non esistono più e senza indicarne una connotazione fisica specifica, nel turismo, si parla di basse e alte stagioni.
C’è da chiedersi quale sia la stagione nel giardino psichedelico di Felice Serreli nel quale s’incontrano gli uccellini innamorati di Andreas Märker. Esiste una stagione dello spirito in cui matura la ricerca del Mistero della Fede, attraverso la visione ingenua di Mario, l’astronauta italiano di Marco Belfiore. Esiste una stagione esistenziale dove s’indaga l’effettiva unicità di ogni individuo tramite segni distintivi del corpo di T-Yong Chung.
C’è una stagione buia, temibile e ignota dove il volo di un uccello resta impigliato in tralci acuminati per Marta Pierobon, dove goliardici studenti del college passeggiano su tizzoni ardenti come inutile atto dimostrativo per Federico Spadoni oppure esiste la stagione imprevedibile, quando il pericolo è camuffato nella quotidianità delle cose, come per Jacopo Candotti.
C’è la stagione degli slogan, delle bandiere, dei manifesti per soddisfare un adolescenziale attestato di presenza che accomuna la riflessione di Marta Karantzi e Stefano Mandracchia.
Una delle esigenze più comuni è quella di ricercare l’origine specifica delle cose. Accettare che spesso non esista effettivamente una ragione ma che alcune azioni siano scandite da un moto perpetuo inerziale, come quello stagionale, non è sufficiente a soddisfare il bisogno di informazione.
Non sentire ragione, persistendo in un proposito, in un atteggiamento, con fermezza irragionevole e ingiustificata implica un’irremovibile e caparbia volontà, impuntandosi e intestardendosi in un imperativo assoluto senza diritto di smentita.
new season no_reason.
L’arrivo della nuova stagione può essere il pretesto per svecchiare l’armadio con inutili e transitorie proposte moda dell’ultima ora.
Le stagioni possono essere i macroperiodi di una vita, con tempi dilatati, diversi e individuali.
La nuova stagione, spesso, si attende per voglia di cambiamento, ma nella maggioranza dei casi si tramuta in portatrice sana di temporanei e puntualissimi malesseri: spossatezza, disturbi del sonno, sbalzi d’umore, allergie e problemi respiratori.
Letteralmente una stagione è ciascuna delle quattro parti, di tre mesi ognuna, in cui l'anno solare è diviso dagli equinozi e dai solstizi, nella moda si allunga a un semestre che le contiene tutte a coppie di due. Nello spettacolo equivale al periodo di tempo stabilito per una serie di rappresentazioni. Nello sport corrisponde al periodo in cui si svolgono le competizioni del calendario annuale. In politica parlare di nuova stagione spesso è sinonimo di evoluzione e metafora per molte inettitudini elettorali.
Esistono mezze stagioni, o forse non esistono più e senza indicarne una connotazione fisica specifica, nel turismo, si parla di basse e alte stagioni.
C’è da chiedersi quale sia la stagione nel giardino psichedelico di Felice Serreli nel quale s’incontrano gli uccellini innamorati di Andreas Märker. Esiste una stagione dello spirito in cui matura la ricerca del Mistero della Fede, attraverso la visione ingenua di Mario, l’astronauta italiano di Marco Belfiore. Esiste una stagione esistenziale dove s’indaga l’effettiva unicità di ogni individuo tramite segni distintivi del corpo di T-Yong Chung.
C’è una stagione buia, temibile e ignota dove il volo di un uccello resta impigliato in tralci acuminati per Marta Pierobon, dove goliardici studenti del college passeggiano su tizzoni ardenti come inutile atto dimostrativo per Federico Spadoni oppure esiste la stagione imprevedibile, quando il pericolo è camuffato nella quotidianità delle cose, come per Jacopo Candotti.
C’è la stagione degli slogan, delle bandiere, dei manifesti per soddisfare un adolescenziale attestato di presenza che accomuna la riflessione di Marta Karantzi e Stefano Mandracchia.
Una delle esigenze più comuni è quella di ricercare l’origine specifica delle cose. Accettare che spesso non esista effettivamente una ragione ma che alcune azioni siano scandite da un moto perpetuo inerziale, come quello stagionale, non è sufficiente a soddisfare il bisogno di informazione.
Non sentire ragione, persistendo in un proposito, in un atteggiamento, con fermezza irragionevole e ingiustificata implica un’irremovibile e caparbia volontà, impuntandosi e intestardendosi in un imperativo assoluto senza diritto di smentita.
new season no_reason.
11
marzo 2008
new season_no reason
Dall'undici marzo al 07 aprile 2008
arte contemporanea
Location
NEON>FDV
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì ore 16_19
e su appuntamento: paola gallio 3492800618, davide tomaiuolo 3494275107
Vernissage
11 Marzo 2008, ore 18.30
Autore
Curatore