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New York 80’s
Questa collettiva presenta quadri, fotografie e istallazioni di alcuni tra i principali protagonisti della scena artistica newyorkese degli anni Ottanta: Barbara Kruger, Jenny Holzer, Richerd Prince, Cindy Shermann, Louise Lawler, Allan McCollum, Cady Noland
Comunicato stampa
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Barbara Kruger e Jenny Holzer, per prime hanno operato in confronto diretto con l’immaginario multimediale: Barbara Kruger con le sue riconoscibilissime fotografie in bianco e nero coperte da slogan stampati in rosso e Jenny Holzer con i suoi “truismi” (frasi costruite dall’artista sulla traccia di modi di dire popolari) affissi per le strade -come nell’istallazione a Times Square del 1982- scolpiti su lastre tombali -nel padiglione americano alla Biennale di Venezia del 1990- o stampati su magliette e altri gadget. La parola, quindi, come mezzo, strumento di comunicazione e allo stesso tempo come oggetto d’arte.
Legato al linguaggio è anche il lavoro di Richard Prince, i cui quadri sono spesso rappresentazioni stilizzate, quasi vignette, vicine al linguaggio stereotipato della pubblicità, che l’artista acquisisce e rende parte integrante della propria opera.
Tangente al mondo pubblicitario è anche la ricerca artistica di Cindy Sherman, che realizza fotografie simili a scatti di moda e film-stills in cui l’artista si ritrae ogni volta in ruoli differenti. Il mutamento dell’identità e l’interpretazione di un ruolo sono le costanti del lavoro di Cindy Sherman che, combinate, realizzano la messa in scena di una finzione dentro la finzione.
Le fotografie di Louise Lawler, invece, ci invitano a riflettere sul concetto stesso di opera d’arte e ci dimostrano come l’ambiente in cui l’opera viene inserita influenzi e condizioni la percezione artistica dello spettatore.
I lavori di Allan McCollum insistono sul tema della quantità, con i suoi “surrogati” di quadri in gesso smaltato composti geometricamente sulle pareti o con le sue istallazioni di oggetti prodotti in serie. L’indagine di McCollum se da una parte mette in scena le innumerevoli combinazioni in cui questi oggetti seriali possono relazionarsi, dall’altra dimostra la finitezza della serialità rispetto al modello, perché limitata e necessariamente contenuta dalle leggi di produzione.
Cady Noland, infine, nelle sue istallazioni inserisce elementi d’uso comune nella società americana e stampa immagini da rotocalco su lamiera con provocatori riferimenti a fatti di cronaca, come l’assassinio di Kennedy, lo scandalo Nixon e il caso di Particia Herst.
Legato al linguaggio è anche il lavoro di Richard Prince, i cui quadri sono spesso rappresentazioni stilizzate, quasi vignette, vicine al linguaggio stereotipato della pubblicità, che l’artista acquisisce e rende parte integrante della propria opera.
Tangente al mondo pubblicitario è anche la ricerca artistica di Cindy Sherman, che realizza fotografie simili a scatti di moda e film-stills in cui l’artista si ritrae ogni volta in ruoli differenti. Il mutamento dell’identità e l’interpretazione di un ruolo sono le costanti del lavoro di Cindy Sherman che, combinate, realizzano la messa in scena di una finzione dentro la finzione.
Le fotografie di Louise Lawler, invece, ci invitano a riflettere sul concetto stesso di opera d’arte e ci dimostrano come l’ambiente in cui l’opera viene inserita influenzi e condizioni la percezione artistica dello spettatore.
I lavori di Allan McCollum insistono sul tema della quantità, con i suoi “surrogati” di quadri in gesso smaltato composti geometricamente sulle pareti o con le sue istallazioni di oggetti prodotti in serie. L’indagine di McCollum se da una parte mette in scena le innumerevoli combinazioni in cui questi oggetti seriali possono relazionarsi, dall’altra dimostra la finitezza della serialità rispetto al modello, perché limitata e necessariamente contenuta dalle leggi di produzione.
Cady Noland, infine, nelle sue istallazioni inserisce elementi d’uso comune nella società americana e stampa immagini da rotocalco su lamiera con provocatori riferimenti a fatti di cronaca, come l’assassinio di Kennedy, lo scandalo Nixon e il caso di Particia Herst.
12
febbraio 2004
New York 80’s
Dal 12 febbraio al 31 marzo 2004
arte contemporanea
Location
LE CASE D’ARTE
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 87, (Milano)
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 87, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19
Vernissage
12 Febbraio 2004, ore 19