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New York New York
Collettiva di artisti che lavorano o hanno lavorato a New York.
Comunicato stampa
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In esposizione circa una trentina di opere di autori italiani e stranieri tra fotografi e pittori per un percorso vario e interessante nel panorama artistico contemporaneo con un unico filo conduttore: New York, tema al quale è dedicata l'intera rassegna.
Da tempo ormai la scena artistica è pervasa da paesaggi urbani newyorkesi, vedute di ogni genere, prese dalle più impensate angolazioni, realizzate con le tecniche più svariate, dalle più tradizionali alle più avanguardiste. Nonostante New York rappresenti un tema sfruttato da generazioni di registi pittori, scultori, fotografi, ecc. la creatività degli artisti è ancora oggi sollecitata da questo soggetto tanto "consumato" quanto sorprendente e complesso, ed il pubblico dimostra di volerne fruire con profondo ed incessante interesse.
Manhattan ed i quartieri che la circondano offrono un'infinità di spunti a chi ne voglia trarre ispirazione ed infinite sono le logiche metaforiche che si possono loro attribuire. Gli artisti di oggi sembrano per certi versi avvalersi di ciò che negli anni ha dato forma all'immaginario collettivo e per altri stravolgerne invece ogni riferimento. L'intento della mostra non è quello di favorire l'una o l'altra tendenza o di rappresentare le soluzioni più originali a discapito delle più tradizionali, ma quanto piuttosto quello di rendere l'effettivo melting pot di espressioni, tecniche ed idee che gravitano intorno alla rappresentazione di New York e di offrirne quindi uno spaccato senza altro elemento aggregante se non il soggetto.
In esposizione circa una trentina di opere, dall'iperrealismo di Eric Serafini alle tele dai richiami fortemente informali di Salzman, dal rigore cromatico di Giorgio Tonelli alla pittura gestuale di Papetti e a quella materica di Alejandro Quincoces. Per la fotografia protagonisti saranno gli scatti vertiginosi di Andrea Garuti e le foto "pittoriche" di Francesca Galliani.
La proiezione del filmato P.S. I LOVE YOU di Francesco Conversano sarà parte integrante del percorso espositivo.
P.S. I LOVE
regia FRANCESCO CONVERSANO
montaggio NENE GRIGNAFFINI
voce e commento off STEFANO BENNI
produzione PIERROT E LA ROSA
anno di produzione 1980
trasmesso il 4.5.1981 in MIXER - RAI DUE
P.S. I LOVE YOU è il primo vero esempio di nonsense televisivo.
La novità di Conversano e Benni è di giocare la carta del nonsense in un genere “serio” come il documentario. In effetti il film è un documentario su una città, New York, girato citando i luoghi attraverso i quali New York è entrata nell’immaginario cinematografico.
Su questa “partitura” Benni ha improvvisato un commento strepitoso: nonsense, giochi di parole, iperboli costruite con tutti i cascami del giornalismo cinematografico e televisivo, della pubblicità, della letteratura di consumo, che ribaltano le immagini di questa ironica rivisitazione di un trip onirico.
(Antonio Costa, critico cinematografico)
“Questo film è un flusso di immagini da New York, ovvero la città più fotografata del mondo.
Una corrente ininterrotta di suoni e rumori dalla città più “musicata” del mondo.
Un reportage impietoso dei suoi vizi, delle sue virtù, e dei suoi “13 milioni di tutto”: dati, statistiche e perverse curiosità, Infine, un’appassionata lettera d’amore di uno che l’aereo per New York ha giurato di non prenderlo mai.”
(Corriere della Sera, 23 aprile 1981)
Da tempo ormai la scena artistica è pervasa da paesaggi urbani newyorkesi, vedute di ogni genere, prese dalle più impensate angolazioni, realizzate con le tecniche più svariate, dalle più tradizionali alle più avanguardiste. Nonostante New York rappresenti un tema sfruttato da generazioni di registi pittori, scultori, fotografi, ecc. la creatività degli artisti è ancora oggi sollecitata da questo soggetto tanto "consumato" quanto sorprendente e complesso, ed il pubblico dimostra di volerne fruire con profondo ed incessante interesse.
Manhattan ed i quartieri che la circondano offrono un'infinità di spunti a chi ne voglia trarre ispirazione ed infinite sono le logiche metaforiche che si possono loro attribuire. Gli artisti di oggi sembrano per certi versi avvalersi di ciò che negli anni ha dato forma all'immaginario collettivo e per altri stravolgerne invece ogni riferimento. L'intento della mostra non è quello di favorire l'una o l'altra tendenza o di rappresentare le soluzioni più originali a discapito delle più tradizionali, ma quanto piuttosto quello di rendere l'effettivo melting pot di espressioni, tecniche ed idee che gravitano intorno alla rappresentazione di New York e di offrirne quindi uno spaccato senza altro elemento aggregante se non il soggetto.
In esposizione circa una trentina di opere, dall'iperrealismo di Eric Serafini alle tele dai richiami fortemente informali di Salzman, dal rigore cromatico di Giorgio Tonelli alla pittura gestuale di Papetti e a quella materica di Alejandro Quincoces. Per la fotografia protagonisti saranno gli scatti vertiginosi di Andrea Garuti e le foto "pittoriche" di Francesca Galliani.
La proiezione del filmato P.S. I LOVE YOU di Francesco Conversano sarà parte integrante del percorso espositivo.
P.S. I LOVE
regia FRANCESCO CONVERSANO
montaggio NENE GRIGNAFFINI
voce e commento off STEFANO BENNI
produzione PIERROT E LA ROSA
anno di produzione 1980
trasmesso il 4.5.1981 in MIXER - RAI DUE
P.S. I LOVE YOU è il primo vero esempio di nonsense televisivo.
La novità di Conversano e Benni è di giocare la carta del nonsense in un genere “serio” come il documentario. In effetti il film è un documentario su una città, New York, girato citando i luoghi attraverso i quali New York è entrata nell’immaginario cinematografico.
Su questa “partitura” Benni ha improvvisato un commento strepitoso: nonsense, giochi di parole, iperboli costruite con tutti i cascami del giornalismo cinematografico e televisivo, della pubblicità, della letteratura di consumo, che ribaltano le immagini di questa ironica rivisitazione di un trip onirico.
(Antonio Costa, critico cinematografico)
“Questo film è un flusso di immagini da New York, ovvero la città più fotografata del mondo.
Una corrente ininterrotta di suoni e rumori dalla città più “musicata” del mondo.
Un reportage impietoso dei suoi vizi, delle sue virtù, e dei suoi “13 milioni di tutto”: dati, statistiche e perverse curiosità, Infine, un’appassionata lettera d’amore di uno che l’aereo per New York ha giurato di non prenderlo mai.”
(Corriere della Sera, 23 aprile 1981)
29
novembre 2008
New York New York
Dal 29 novembre 2008 al 14 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA FORNI
Bologna, Via Farini, 26, (Bologna)
Bologna, Via Farini, 26, (Bologna)
Orario di apertura
Da martedì a sabato 9-30-13 e 16-19.30. Apertura straordinaria domenica 7, 14, 21 dicembre e lunedì 8.
Vernissage
29 Novembre 2008, h 18.00
Autore