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Next Stop | L’Arte come rigenerazione urbana, culturale, sociale e collettiva
Mostra di arte contemporanea a cura di Barbara Martusciello | Site specific di:
Simone Marini; Nordine Sajot; Numero Cromatico; Alessandro Valeri | Evento
collaterale di VideoCittà – Immagini in movimento, Roma 2018
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Next Stop | L’Arte come rigenerazione urbana, culturale, sociale e collettiva
Mostra di arte contemporanea a cura di Barbara Martusciello | Site specific di:
Simone Marini; Nordine Sajot; Numero Cromatico; Alessandro Valeri | Evento
collaterale di VideoCittà - Immagini in movimento, Roma 2018
Inaugurazione: sabato 20 ottobre 2018 dalle ore 18.30
Dal 21 ottobre al 15 dicembre 2018 | DiVisione Guido Reni, Via Guido Reni, 7 Roma
Un evento collaterale di VideoCittà
La mostra, curata da Barbara Martusciello, coinvolge gli artisti Simone Marini, Nordine Sajot,
Alessandro Valeri e il collettivo Numero Cromatico in un confronto appositamente pensato e
realizzato per gli spazi delle aree in disuso delle ex caserme di via Guido Reni con un evento
collaterale nell’ambito di Video Città - Immagini in movimento, Roma 2018. L'arte – scrive la
curatrice – “vi si inserisce come attivatore dolce di una possibile rigenerazione urbana, culturale,
sociale e collettiva, nonché estetica che non sia effimera ma prosegua nel tempo e produca un
cambiamento virtuoso: va inteso in questo senso il titolo della mostra, Next Stop, in cui
installazioni e progetti partecipativi sono qui a testimoniare che l'arte visiva,
unendo forma e sostanza, ha un grande potere connettivo.”.
Così, ecco che Simone Marini allestisce una foresta di cartelli stradali (Nuove Direzioni, 2018: 6
pali cm. 2.70; targhe cm 80 x 20 x 3; ferro e alluminio e stampa grafica) simili a quelli realmente
posti per le indicazioni urbane comunali, e, giocando con Guy Debord e la deriva psicogeografica,
ha indicato nuove direzioni possibili per un on the road metropolitano che tenga conto della
sempre più pesante e pervicace realtà tecnologica che ha, di fatto, modificato la nostra vita.
Nordine Sajot affronta concettualisticamente riflessioni sull’essere umano e le questioni collettive
e culturali, socioculturali, antropologiche e della comunicazione, analizzando le relazioni con
l’identità e il consumo; di questo parla in HABEMUS (2018: installazione fotografica su carta -
dim. variabili/ambientali), in P.G.R. (2018: carta, matita - installazione dim. variabili/ambientali) e in
Video da tavola (2000: video installazione loop) in cui mostra i nuovi tempi pagani – ipermercati – e
la nuova religione – l’iperconsumismo, l’accelerazione dei desideri indotti dalla macchina mediale e
commerciale – analizzati criticamente; propone un confronto e non una sovrapposizione dei due
linguaggi: dell’arte e della comunicazione.
Il collettivo Numero Cromatico, con #frasifatte - È per te il nostro boato ci mostra un’opera
contraddistinta da uno stimolo verbale estrapolato dal contesto della tifoseria organizzata e lo
ripropone sotto forma di verso poetico: la frase è interpretabile in vari modi, e infatti, durante tutto il
periodo della mostra verranno distribuite gratuitamente delle cartoline sulle quali è presente la
frase Scrivi il tuo boato ove i visitatori potranno scrivere la risposta sulla cartolina e condividere la
foto su Instagram in un Profilo dedicato ad hoc per raccogliere le foto prodotte e pubblicate dai
visitatori con l’hashtag, appunto, #frasifatte
Alessandro Valeri porta avanti il suo lavoro politico in senso etico, che rileviamo nel luminoso
LIFE MILK REVO – dalla serie Tastiera Universale – (2018: tubo neon, materiali vari - cm120 x
120), con parole al neon che si rafforzano tra loro; e in Pensa, ragazzo. Tutto costa di più, ma i
soldati d'italia costano ancora 100 lire, installazione con un banco scolastico in legno appeso al
soffitto e 80mila spezzoni di matite che rimandano al concetto di istruzione con le sue ombre e le
oscurità, abusi e mistificazioni compresi. Il video Ossessione (2013) fa da controcanto a queste
installazioni mostrando uno straniante assillo personale interiorizzato ma anche simbolico e
condiviso.
Mostra di arte contemporanea a cura di Barbara Martusciello | Site specific di:
Simone Marini; Nordine Sajot; Numero Cromatico; Alessandro Valeri | Evento
collaterale di VideoCittà - Immagini in movimento, Roma 2018
Inaugurazione: sabato 20 ottobre 2018 dalle ore 18.30
Dal 21 ottobre al 15 dicembre 2018 | DiVisione Guido Reni, Via Guido Reni, 7 Roma
Un evento collaterale di VideoCittà
La mostra, curata da Barbara Martusciello, coinvolge gli artisti Simone Marini, Nordine Sajot,
Alessandro Valeri e il collettivo Numero Cromatico in un confronto appositamente pensato e
realizzato per gli spazi delle aree in disuso delle ex caserme di via Guido Reni con un evento
collaterale nell’ambito di Video Città - Immagini in movimento, Roma 2018. L'arte – scrive la
curatrice – “vi si inserisce come attivatore dolce di una possibile rigenerazione urbana, culturale,
sociale e collettiva, nonché estetica che non sia effimera ma prosegua nel tempo e produca un
cambiamento virtuoso: va inteso in questo senso il titolo della mostra, Next Stop, in cui
installazioni e progetti partecipativi sono qui a testimoniare che l'arte visiva,
unendo forma e sostanza, ha un grande potere connettivo.”.
Così, ecco che Simone Marini allestisce una foresta di cartelli stradali (Nuove Direzioni, 2018: 6
pali cm. 2.70; targhe cm 80 x 20 x 3; ferro e alluminio e stampa grafica) simili a quelli realmente
posti per le indicazioni urbane comunali, e, giocando con Guy Debord e la deriva psicogeografica,
ha indicato nuove direzioni possibili per un on the road metropolitano che tenga conto della
sempre più pesante e pervicace realtà tecnologica che ha, di fatto, modificato la nostra vita.
Nordine Sajot affronta concettualisticamente riflessioni sull’essere umano e le questioni collettive
e culturali, socioculturali, antropologiche e della comunicazione, analizzando le relazioni con
l’identità e il consumo; di questo parla in HABEMUS (2018: installazione fotografica su carta -
dim. variabili/ambientali), in P.G.R. (2018: carta, matita - installazione dim. variabili/ambientali) e in
Video da tavola (2000: video installazione loop) in cui mostra i nuovi tempi pagani – ipermercati – e
la nuova religione – l’iperconsumismo, l’accelerazione dei desideri indotti dalla macchina mediale e
commerciale – analizzati criticamente; propone un confronto e non una sovrapposizione dei due
linguaggi: dell’arte e della comunicazione.
Il collettivo Numero Cromatico, con #frasifatte - È per te il nostro boato ci mostra un’opera
contraddistinta da uno stimolo verbale estrapolato dal contesto della tifoseria organizzata e lo
ripropone sotto forma di verso poetico: la frase è interpretabile in vari modi, e infatti, durante tutto il
periodo della mostra verranno distribuite gratuitamente delle cartoline sulle quali è presente la
frase Scrivi il tuo boato ove i visitatori potranno scrivere la risposta sulla cartolina e condividere la
foto su Instagram in un Profilo dedicato ad hoc per raccogliere le foto prodotte e pubblicate dai
visitatori con l’hashtag, appunto, #frasifatte
Alessandro Valeri porta avanti il suo lavoro politico in senso etico, che rileviamo nel luminoso
LIFE MILK REVO – dalla serie Tastiera Universale – (2018: tubo neon, materiali vari - cm120 x
120), con parole al neon che si rafforzano tra loro; e in Pensa, ragazzo. Tutto costa di più, ma i
soldati d'italia costano ancora 100 lire, installazione con un banco scolastico in legno appeso al
soffitto e 80mila spezzoni di matite che rimandano al concetto di istruzione con le sue ombre e le
oscurità, abusi e mistificazioni compresi. Il video Ossessione (2013) fa da controcanto a queste
installazioni mostrando uno straniante assillo personale interiorizzato ma anche simbolico e
condiviso.
20
ottobre 2018
Next Stop | L’Arte come rigenerazione urbana, culturale, sociale e collettiva
Dal 20 ottobre al 15 dicembre 2018
arte contemporanea
Location
DIVISIONE GUIDO RENI
Roma, via Guido Reni, 7, (Roma)
Roma, via Guido Reni, 7, (Roma)
Vernissage
20 Ottobre 2018, h 18.30
Autore
Curatore