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Niba – Automata
Dopo aver esposto le sue opere accanto a quelle di artisti contemporanei di rilievo internazionale alla mostra, Decadence Now!Visions of excess presso la Galleria Rudolfinum di Praga, la scultrice marchigiana Niba, in occasione della Giornata Nazionale del Contemporaneo, presenta a Jesi, nella sala della musica del prestigioso Palazzo Pianetti, una serie di opere ispirate alla seduzione dell’artificio.
Comunicato stampa
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Dopo aver esposto le sue opere accanto a quelle di artisti contemporanei di rilievo internazionale alla mostra, Decadence Now!Visions of excess presso la Galleria Rudolfinum di Praga, la scultrice marchigiana Niba, in occasione della Giornata Nazionale del Contemporaneo, presenta a Jesi, nella sala della musica del prestigioso Palazzo Pianetti, una serie di opere ispirate alla seduzione dell’artificio.
Accattivanti carillon, realizzati manualmente, con corpi femminili inorganici fanno da corona alla grande scultura di bambola meccanica, collocata al centro della sala ottagonale, che gira su se stessa al ritmo di una sonorità che evoca la melodia delle scene finali del Casanova di Federico Fellini. L’incontro del libertino veneziano con la bambola rappresenta l’apice del piacere dell’automatismo dove la figura di donna meccanica diventa metafora di feticismo sessuale e di decadenza, allegoria del declino spirituale di un seduttore e del tramonto di un’epoca. L’idea di donna artificiale come oggetto-soggetto di seduzione risale al mito di Pigmalione che diede vita alla statua Galatea, ritorna nell’Olympia e nella Coppelia dei racconti di E.T.A. Hoffman. Niba propone bambole meccaniche abbigliate con bustini stile boudoir fin de siècle, cariche di implicazioni freudiane che associate alla nenia ripetitiva del carillon creano effetti perturbanti, oscillazioni tra realtà e immaginazione che alludono ad una sorta di rituale amoroso fine a se stesso, analogo a quello che il Casanova felliniano compie con la sua autòmata.
Accattivanti carillon, realizzati manualmente, con corpi femminili inorganici fanno da corona alla grande scultura di bambola meccanica, collocata al centro della sala ottagonale, che gira su se stessa al ritmo di una sonorità che evoca la melodia delle scene finali del Casanova di Federico Fellini. L’incontro del libertino veneziano con la bambola rappresenta l’apice del piacere dell’automatismo dove la figura di donna meccanica diventa metafora di feticismo sessuale e di decadenza, allegoria del declino spirituale di un seduttore e del tramonto di un’epoca. L’idea di donna artificiale come oggetto-soggetto di seduzione risale al mito di Pigmalione che diede vita alla statua Galatea, ritorna nell’Olympia e nella Coppelia dei racconti di E.T.A. Hoffman. Niba propone bambole meccaniche abbigliate con bustini stile boudoir fin de siècle, cariche di implicazioni freudiane che associate alla nenia ripetitiva del carillon creano effetti perturbanti, oscillazioni tra realtà e immaginazione che alludono ad una sorta di rituale amoroso fine a se stesso, analogo a quello che il Casanova felliniano compie con la sua autòmata.
05
ottobre 2013
Niba – Automata
Dal 05 al 27 ottobre 2013
arte contemporanea
Location
PINACOTECA COMUNALE – PALAZZO PIANETTI
Jesi, Via 15 Settembre, 10, (Ancona)
Jesi, Via 15 Settembre, 10, (Ancona)
Orario di apertura
dalle 10,00/ 13,00 alle 16,00 /19,00
chiuso il lunedì
Vernissage
5 Ottobre 2013, h 18,00/21,00
Autore
Curatore