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Nicca Iovinella – Ancient Freedom
Nell’elegante sala del Museo adiacente al giardino delle camelie, trasformata per l’occasione in uno scenario bucolico, l’artista esplorerà temi cari alla sua ricerca quali quelli dell’affermazione del sé, dell'”abitare”, delle “ferite” di un universo femminile più volte calpestato dalle volontà altrui
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 2 Marzo il Museo MANN diverrà teatro di una performance artistica: "Ancient
Freedom", di e con Nicca Iovinnella. Un titolo che unisce, su un palcoscenico d'eccezione,
la classicità alla contemporaneità, la corporeità al digitale, la natura all'artificio.
Nell'elegante sala del Museo adiacente al giardino delle camelie, trasformata per l'occasione
in uno scenario bucolico, l'artista esplorerà temi cari alla sua ricerca quali quelli
dell'affermazione del sé, dell'"abitare", delle "ferite" di un universo femminile più volte
calpestato dalle volontà altrui.
Ancient Freedom, nata in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli,
sarà visitabile fino al 2 Aprile. L'atto performativo, in scena il 2 Marzo alle ore 18, verrà
infatti ripreso in diretta e mostrato al pubblico attraverso proiettore e schermi ad hoc.
Ancient Freedom è contemporaneamente un’installazione, un video, una performance, un
ambiente immersivo. In linea con le attività di apertura al Contemporaneo portate avanti
negli anni del MANN, celebra un nuovo modo di intendere la fruizione di un
Museo Archeologico.
"Come i grandi personaggi tragici femminili della mitologia – da Didone a Cleopatra, da
Cassandra a Medea – Nicca interpreta (è) una donna dilaniata dallo sforzo di vivere e di
affrontare le forti contraddizioni dell’animo umano. Indubbiamente Eros e Thanatos si
fondono in quest’operazione polisemica, sintesi di un percorso di vita che diventa racconto
universale." Commenta Adriana Rispoli, che accompagna la mostra con un testo critico.
Nicca proporrà, in una aggiornata chiave di lettura, un lavoro che ha avuto occasione di
presentare nel 2014 al Parco dei Camaldoli di Napoli, dal titolo I AM. Ripercorrendo i
sentieri (qui al limite dell'immaginario) di quel Parco, scandirà i suoi passi con un nuovo
ritmo, abitando lo spazio emotivo del suo vissuto, oggi inevitabilmente diverso da quello di
ieri, ma dove rintracciamo alcune costanti: una corda appesa ad un ramo, due cappi, il
secondo alato. I materiali utilizzati sono quelli che la natura offre generosamente: foglie e
rami. L’installazione è di grande leggerezza, ma i simboli a cui alludono il cappio e le ali
perturbano e creano nel visitatore un senso di spaesamento. L’artista penderà dalla corda
vestita di bianco ma il suo corpo resterà come sospeso grazie alle ali. La performance è ricca
di contrasti, uno su tutti, forza e debolezza: la leggerezza delle ali e la pesantezza del corpo,
la fragilità del ramo e lo spessore della corda.
Nicca, da sempre attenta analizzatrice dei luoghi in cui opera, ha deciso inoltre di rendere
omaggio al Museo che ospita la sua performance, con un intervento su misura. Proietterà su
di sé tre sensualissime sculture, veneri e nike acefale, scelte tra quelle conservate al MANN:
un tentativo di storicizzare le sofferenze ma al tempo stesso le scelte , le conquiste delle
donne, dall'antica Grecia ai giorni nostri.
Una libertà ancestrale che l'artista, con una metaforica macchina del tempo, vive e
riafferma. C’è sempre uno scarto con la realtà: il mondo di Nicca ci catapulta in un
universo immaginifico in cui l'artista, illustra una storia, lascia un segno.
Nicca Iovinella
Nicca Iovinella è un’artista italiana, nata a Napoli il 7 giugno del 1972. La sua formazione
inizia nel 1993 presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli con il corso di pittura, conclusosi
poi con una tesi in Storia dell’Arte sull’artista Angelica Kauffmann e avente come relatrice
la professoressa Maria Teresa Penta. Durante gli studi all’Accademia l’artista incomincia a
esprimere la sua creatività e a muovere i primi passi nel mondo dell’arte: nel 1993 viene
selezionata dall’istituto stesso per realizzare la cover di un cd del cantautore Enzo
Gragnaniello. Accanto alle prime collaborazioni degne di nota, l’artista inizia un percorso
che la porta a partecipare a diversi concorsi nazionali. Nel 1994 vince il Premio di
segnalazione all’interno della III° Competizione Nazionale d’incisione a Gorlago (Bg). Allo
stesso anno risale la partecipazione al premio “Per i giovani incisori italiani”, al museo
d’arte contemporanea di Villacroce (Ge). Seguono poi le prime mostre, come quella del
1995 all’Accademia di Belle Arti e delle Nuove Tecnologie MUSIS MUSEO
MULTIPOLARE della SCIENZA e dell’INFORMAZIONE SCIENTIFICA di Roma, sul
progetto “Nell’infinito di Giordano Bruno”, che sarà poi esposto anche presso il Ministero
della Pubblica Istruzione a Roma e nel 1997, nell’ambito delle manifestazioni dedicate
proprio a Giordano Bruno, all’Amministrazione Municipale di Nola in provincia di Napoli.
A partire dal 1996 si alternano mostre personali e collettive. Nel 1999 l’artista viene
coinvolta dall’Associazione Onlus “Artemisia” nella mostra “Labirinto di Labirinti – una
pluralità di Voci nel Dedalo delle Arti”, presentata presso l’opificio industriale Sa.Sa. srl. a
Frattamaggiore in provincia di Napoli. Nello stesso anno, nell’ambito della campagna a
favore di TELETHON, l’artista prende parte ad una mostra di pittura alla Banca Nazionale
del Lavoro di Frattamaggiore. Avendo maturato una certa esperienza artistica Nicca
Iovinella decide che essere un’artista non le basta e procede nella sua formazione. Prosegue
dunque a Roma il suo iter accademico, conseguendo il Diploma di perfezionamento in
Didattica delle discipline pittoriche prima e quello in Storia dell’Arte poi. Negli anni
seguenti ottiene ancora la Specializzazione biennale in Storia dell’Arte e Fotografia e quella
in Tecnologia applicata alla rappresentazione grafica e fotografica, sempre nella capitale.
Il percorso formativo non esclude però quello artistico che, difatti, non viene sospeso. È del
2000 la partecipazione alla mostra collettiva dal titolo “Le Ombre delle Idee” promossa
dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e dal Comitato umbro per le
celebrazioni di Giordano Bruno a Rocca Paolina, nella Sala Cannoniera a Perugia. Alla
presentazione dell’evento interviene il Professore Aldo Masullo. L’anno successivo la
storica dell’arte Fatima Giordano presenta la mostra collettiva “ArteMusica”, nel chiostro di
San Francesco a Sorrento, alla quale l’artista dà il suo contributo. Continuano, nel 2005 e
nel 2006, le mostre collettive. Proprio al 2006 risale la prima significativa mostra personale
dell’artista dal titolo “Abitarsi”: un’installazione di arte contemporanea collocata nella
chiesa di San Severo al Pendino a Napoli. Segue la presentazione alla stampa del catalogo di
“Abitarsi - installazione d’Arte contemporanea”, alla libreria La Feltrinelli di Napoli, con
gli interventi dei critici Dario Giugliano, Mimmo Grasso e la partecipazione del Sen.
Raffaele Tecce e dell’editore Vittorio Avella. Nicca Iovinella farà di “Abitarsi” il primo
capitolo di una lunga riflessione sul concetto di installazione come camera emotiva, nella
quale spazializzare le proprie emozioni. Dal 2007 è responsabile del Corso di restauro
cartaceo e tecnologia dei materiali presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2009 vi
è una nuova presentazione alla stampa del libro d’artista “Abitarsi” – interni incisi al PAN
Palazzo delle Arti Napoli, con interventi di Dario Giugliano, prof. all’Accademia di Belle
Arti Napoli, del poeta Mimmo Grasso, della giornalista de IL MATTINO Daniela Ricci,
dello psicoanalista Antonio Vitolo e di Antonio Sgambati, editore de IL LABORATORIO
Edizioni. Nello stesso anno l’artista partecipa alla collettiva “Le meraviglie nascoste”,
presso Palazzo Venezia a Napoli. Nel 2010 si dedica alla promozione del suo libro d’artista
partecipando alla Terza Manifestazione Internazionale del libro d’artista e delle piccole
edizioni “HUMAN BOOK” - Il libro come necessità dell’uomo di esprimersi e di raccontare
a Barcellona, Piazza Sant Just (Barrio Gotico). Il 2012 è segnato dal secondo capitolo della
mostra “Abitarsi” con il nuovo titolo “Abitarsi di nuovo”, esposta al PAN Palazzo delle
Arti Napoli. Il 2013 è un anno molto produttivo e ricco di scambi con altre realtà, sia
italiane che internazionali. In particolare, la produzione artistica si orienta verso la
performance e la registrazione della stessa dando vita ad un prodotto video di alta qualità. Il
video “The white lady and the garden’s spirit” viene selezionato per il concorso
internazionale “In viaggio con Calvino”, esposto presso la Casa dell’Architettura
nell’Acquario Romano. Sempre del 2013 è la partecipazione al progetto LandArt Campi
Flegrei - Napoli, dal titolo “Natura naturans. L’arte come processo creativo” con
l’installazione dal titolo “Ferite”. Nello stesso anno l’artista partecipa anche al progetto
“Incendium”, ad opera dell’ associazione Tempo Libero per Città della Scienza a Napoli.
Ancora, nello stesso anno, il libro d’artista prende parte alla ventiseiesima edizione di
International Book Fair di Gerusalemme, Centro Internazionale dei Congressi, Binyanei
Haumà, a Gerusalemme. Il 2014 vede lo sviluppo dell’installazione “Ferite” che diventa
performance e poi video. Dalla prima scaturiranno diverse versioni video che avranno,
alternatamente, una doppia o unica lettura. La performance video dalla duplice lettura
intitolata “Injures_double lecture” sarà selezionata dalla galleria londinese Espacio gallery
per partecipare alla mostra “Hell and Heaven” a Londra. L’anno prosegue con un’altra
mostra nella capitale britannica, questa volta presso la galleria W3 ad opera di un collettivo
londinese. L’opera in mostra è ancora una volta la video installazione “Injures_double
lecture”, che sarà poi esposta per la prima volta in Italia in occasione della mostra collettiva
“Cos’hai al posto del cuore?” presso l’Opificio Arti Performative di Frattamaggiore.
Nell’ottobre 2014 l’artista prende nuovamente parte alla rassegna Land Art Campi Flegrei
con l’installazione I am/Io sono, percorrendo questa volta i tortuosi sentieri del Parco dei
Camaldoli. Nel marzo 2015 Iovinella è protagonista al PAN Palazzo delle Arti di Napoli,
insieme con Federica Rispoli e Daniela Pergreffi, della collettiva dal titolo “I miserabili”,
mostra evento ideata da Désirée Klain e prodotta dal Museo Madre e dall’Associazione
Culturale “Periferie del Mondo – Periferia Immaginaria” sul tema del femminicidio, con la
già citata opera “Injures_double lecture”. Con quest’ultima l’artista prenderà poi parte, nel
mese di maggio, alla prima edizione di NAF Napoli Arte Fiera, mostra mercato di arte
moderna e contemporanea della città, rappresentata dal suddetto Opificio. Nicca Iovinella
procede nella sua ricerca artistica a cavallo tra performance e installazione, sempre attenta ai
materiali e alle tecniche che di volta in volta sceglie, consigliata e supportata da un
qualificato team di professionisti. Sono del 2016 le performance-video “Play” e “Nicca in
Felice’s Land”. Nell’aprile dello stesso anno partecipa e vince la terza edizione di Happy
eARTh Days, tenutasi al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli attraverso la realizzazione di
una installazione/performance ideata ad hoc, riproposta poi nel mese di dicembre
nell’ambito dell’iniziativa culturale MATERIE3 a cura di Fornace Falcone. L’artista al
momento sta lavorando a diversi progetti dallo spirito innovativo ma con un’attenzione
all’artigianalità di qualità. Attualmente vive e lavora a Napoli.
Scheda Mostra
Titolo: Ancient Freedom
Sede: MANN ( Museo Archeologico Nazionale di Napoli)
Piazza Museo, 19, 80135 Napoli
Inaugurazione: 2 marzo 2017 ore 17.30, performance ore 18.30
Evento in collaborazione con Artstudio '93
Allestimento: Marco Papa
Degustazione a cura di Viticoltori De Conciliis e Cuoche in giro chef at home
Date: 3 Marzo- 3 Aprile
Orari: dal lunedì alla domenica dalle ore 09.00 alle ore 19.30
( Chiuso il Martedì)
Ingresso: Libero per l’inaugurazione della performance
Ufficio Stampa: AnnaChiara Della Corte
a.chiaradellacorte@gmail.com
333 8650479
Freedom", di e con Nicca Iovinnella. Un titolo che unisce, su un palcoscenico d'eccezione,
la classicità alla contemporaneità, la corporeità al digitale, la natura all'artificio.
Nell'elegante sala del Museo adiacente al giardino delle camelie, trasformata per l'occasione
in uno scenario bucolico, l'artista esplorerà temi cari alla sua ricerca quali quelli
dell'affermazione del sé, dell'"abitare", delle "ferite" di un universo femminile più volte
calpestato dalle volontà altrui.
Ancient Freedom, nata in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli,
sarà visitabile fino al 2 Aprile. L'atto performativo, in scena il 2 Marzo alle ore 18, verrà
infatti ripreso in diretta e mostrato al pubblico attraverso proiettore e schermi ad hoc.
Ancient Freedom è contemporaneamente un’installazione, un video, una performance, un
ambiente immersivo. In linea con le attività di apertura al Contemporaneo portate avanti
negli anni del MANN, celebra un nuovo modo di intendere la fruizione di un
Museo Archeologico.
"Come i grandi personaggi tragici femminili della mitologia – da Didone a Cleopatra, da
Cassandra a Medea – Nicca interpreta (è) una donna dilaniata dallo sforzo di vivere e di
affrontare le forti contraddizioni dell’animo umano. Indubbiamente Eros e Thanatos si
fondono in quest’operazione polisemica, sintesi di un percorso di vita che diventa racconto
universale." Commenta Adriana Rispoli, che accompagna la mostra con un testo critico.
Nicca proporrà, in una aggiornata chiave di lettura, un lavoro che ha avuto occasione di
presentare nel 2014 al Parco dei Camaldoli di Napoli, dal titolo I AM. Ripercorrendo i
sentieri (qui al limite dell'immaginario) di quel Parco, scandirà i suoi passi con un nuovo
ritmo, abitando lo spazio emotivo del suo vissuto, oggi inevitabilmente diverso da quello di
ieri, ma dove rintracciamo alcune costanti: una corda appesa ad un ramo, due cappi, il
secondo alato. I materiali utilizzati sono quelli che la natura offre generosamente: foglie e
rami. L’installazione è di grande leggerezza, ma i simboli a cui alludono il cappio e le ali
perturbano e creano nel visitatore un senso di spaesamento. L’artista penderà dalla corda
vestita di bianco ma il suo corpo resterà come sospeso grazie alle ali. La performance è ricca
di contrasti, uno su tutti, forza e debolezza: la leggerezza delle ali e la pesantezza del corpo,
la fragilità del ramo e lo spessore della corda.
Nicca, da sempre attenta analizzatrice dei luoghi in cui opera, ha deciso inoltre di rendere
omaggio al Museo che ospita la sua performance, con un intervento su misura. Proietterà su
di sé tre sensualissime sculture, veneri e nike acefale, scelte tra quelle conservate al MANN:
un tentativo di storicizzare le sofferenze ma al tempo stesso le scelte , le conquiste delle
donne, dall'antica Grecia ai giorni nostri.
Una libertà ancestrale che l'artista, con una metaforica macchina del tempo, vive e
riafferma. C’è sempre uno scarto con la realtà: il mondo di Nicca ci catapulta in un
universo immaginifico in cui l'artista, illustra una storia, lascia un segno.
Nicca Iovinella
Nicca Iovinella è un’artista italiana, nata a Napoli il 7 giugno del 1972. La sua formazione
inizia nel 1993 presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli con il corso di pittura, conclusosi
poi con una tesi in Storia dell’Arte sull’artista Angelica Kauffmann e avente come relatrice
la professoressa Maria Teresa Penta. Durante gli studi all’Accademia l’artista incomincia a
esprimere la sua creatività e a muovere i primi passi nel mondo dell’arte: nel 1993 viene
selezionata dall’istituto stesso per realizzare la cover di un cd del cantautore Enzo
Gragnaniello. Accanto alle prime collaborazioni degne di nota, l’artista inizia un percorso
che la porta a partecipare a diversi concorsi nazionali. Nel 1994 vince il Premio di
segnalazione all’interno della III° Competizione Nazionale d’incisione a Gorlago (Bg). Allo
stesso anno risale la partecipazione al premio “Per i giovani incisori italiani”, al museo
d’arte contemporanea di Villacroce (Ge). Seguono poi le prime mostre, come quella del
1995 all’Accademia di Belle Arti e delle Nuove Tecnologie MUSIS MUSEO
MULTIPOLARE della SCIENZA e dell’INFORMAZIONE SCIENTIFICA di Roma, sul
progetto “Nell’infinito di Giordano Bruno”, che sarà poi esposto anche presso il Ministero
della Pubblica Istruzione a Roma e nel 1997, nell’ambito delle manifestazioni dedicate
proprio a Giordano Bruno, all’Amministrazione Municipale di Nola in provincia di Napoli.
A partire dal 1996 si alternano mostre personali e collettive. Nel 1999 l’artista viene
coinvolta dall’Associazione Onlus “Artemisia” nella mostra “Labirinto di Labirinti – una
pluralità di Voci nel Dedalo delle Arti”, presentata presso l’opificio industriale Sa.Sa. srl. a
Frattamaggiore in provincia di Napoli. Nello stesso anno, nell’ambito della campagna a
favore di TELETHON, l’artista prende parte ad una mostra di pittura alla Banca Nazionale
del Lavoro di Frattamaggiore. Avendo maturato una certa esperienza artistica Nicca
Iovinella decide che essere un’artista non le basta e procede nella sua formazione. Prosegue
dunque a Roma il suo iter accademico, conseguendo il Diploma di perfezionamento in
Didattica delle discipline pittoriche prima e quello in Storia dell’Arte poi. Negli anni
seguenti ottiene ancora la Specializzazione biennale in Storia dell’Arte e Fotografia e quella
in Tecnologia applicata alla rappresentazione grafica e fotografica, sempre nella capitale.
Il percorso formativo non esclude però quello artistico che, difatti, non viene sospeso. È del
2000 la partecipazione alla mostra collettiva dal titolo “Le Ombre delle Idee” promossa
dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e dal Comitato umbro per le
celebrazioni di Giordano Bruno a Rocca Paolina, nella Sala Cannoniera a Perugia. Alla
presentazione dell’evento interviene il Professore Aldo Masullo. L’anno successivo la
storica dell’arte Fatima Giordano presenta la mostra collettiva “ArteMusica”, nel chiostro di
San Francesco a Sorrento, alla quale l’artista dà il suo contributo. Continuano, nel 2005 e
nel 2006, le mostre collettive. Proprio al 2006 risale la prima significativa mostra personale
dell’artista dal titolo “Abitarsi”: un’installazione di arte contemporanea collocata nella
chiesa di San Severo al Pendino a Napoli. Segue la presentazione alla stampa del catalogo di
“Abitarsi - installazione d’Arte contemporanea”, alla libreria La Feltrinelli di Napoli, con
gli interventi dei critici Dario Giugliano, Mimmo Grasso e la partecipazione del Sen.
Raffaele Tecce e dell’editore Vittorio Avella. Nicca Iovinella farà di “Abitarsi” il primo
capitolo di una lunga riflessione sul concetto di installazione come camera emotiva, nella
quale spazializzare le proprie emozioni. Dal 2007 è responsabile del Corso di restauro
cartaceo e tecnologia dei materiali presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2009 vi
è una nuova presentazione alla stampa del libro d’artista “Abitarsi” – interni incisi al PAN
Palazzo delle Arti Napoli, con interventi di Dario Giugliano, prof. all’Accademia di Belle
Arti Napoli, del poeta Mimmo Grasso, della giornalista de IL MATTINO Daniela Ricci,
dello psicoanalista Antonio Vitolo e di Antonio Sgambati, editore de IL LABORATORIO
Edizioni. Nello stesso anno l’artista partecipa alla collettiva “Le meraviglie nascoste”,
presso Palazzo Venezia a Napoli. Nel 2010 si dedica alla promozione del suo libro d’artista
partecipando alla Terza Manifestazione Internazionale del libro d’artista e delle piccole
edizioni “HUMAN BOOK” - Il libro come necessità dell’uomo di esprimersi e di raccontare
a Barcellona, Piazza Sant Just (Barrio Gotico). Il 2012 è segnato dal secondo capitolo della
mostra “Abitarsi” con il nuovo titolo “Abitarsi di nuovo”, esposta al PAN Palazzo delle
Arti Napoli. Il 2013 è un anno molto produttivo e ricco di scambi con altre realtà, sia
italiane che internazionali. In particolare, la produzione artistica si orienta verso la
performance e la registrazione della stessa dando vita ad un prodotto video di alta qualità. Il
video “The white lady and the garden’s spirit” viene selezionato per il concorso
internazionale “In viaggio con Calvino”, esposto presso la Casa dell’Architettura
nell’Acquario Romano. Sempre del 2013 è la partecipazione al progetto LandArt Campi
Flegrei - Napoli, dal titolo “Natura naturans. L’arte come processo creativo” con
l’installazione dal titolo “Ferite”. Nello stesso anno l’artista partecipa anche al progetto
“Incendium”, ad opera dell’ associazione Tempo Libero per Città della Scienza a Napoli.
Ancora, nello stesso anno, il libro d’artista prende parte alla ventiseiesima edizione di
International Book Fair di Gerusalemme, Centro Internazionale dei Congressi, Binyanei
Haumà, a Gerusalemme. Il 2014 vede lo sviluppo dell’installazione “Ferite” che diventa
performance e poi video. Dalla prima scaturiranno diverse versioni video che avranno,
alternatamente, una doppia o unica lettura. La performance video dalla duplice lettura
intitolata “Injures_double lecture” sarà selezionata dalla galleria londinese Espacio gallery
per partecipare alla mostra “Hell and Heaven” a Londra. L’anno prosegue con un’altra
mostra nella capitale britannica, questa volta presso la galleria W3 ad opera di un collettivo
londinese. L’opera in mostra è ancora una volta la video installazione “Injures_double
lecture”, che sarà poi esposta per la prima volta in Italia in occasione della mostra collettiva
“Cos’hai al posto del cuore?” presso l’Opificio Arti Performative di Frattamaggiore.
Nell’ottobre 2014 l’artista prende nuovamente parte alla rassegna Land Art Campi Flegrei
con l’installazione I am/Io sono, percorrendo questa volta i tortuosi sentieri del Parco dei
Camaldoli. Nel marzo 2015 Iovinella è protagonista al PAN Palazzo delle Arti di Napoli,
insieme con Federica Rispoli e Daniela Pergreffi, della collettiva dal titolo “I miserabili”,
mostra evento ideata da Désirée Klain e prodotta dal Museo Madre e dall’Associazione
Culturale “Periferie del Mondo – Periferia Immaginaria” sul tema del femminicidio, con la
già citata opera “Injures_double lecture”. Con quest’ultima l’artista prenderà poi parte, nel
mese di maggio, alla prima edizione di NAF Napoli Arte Fiera, mostra mercato di arte
moderna e contemporanea della città, rappresentata dal suddetto Opificio. Nicca Iovinella
procede nella sua ricerca artistica a cavallo tra performance e installazione, sempre attenta ai
materiali e alle tecniche che di volta in volta sceglie, consigliata e supportata da un
qualificato team di professionisti. Sono del 2016 le performance-video “Play” e “Nicca in
Felice’s Land”. Nell’aprile dello stesso anno partecipa e vince la terza edizione di Happy
eARTh Days, tenutasi al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli attraverso la realizzazione di
una installazione/performance ideata ad hoc, riproposta poi nel mese di dicembre
nell’ambito dell’iniziativa culturale MATERIE3 a cura di Fornace Falcone. L’artista al
momento sta lavorando a diversi progetti dallo spirito innovativo ma con un’attenzione
all’artigianalità di qualità. Attualmente vive e lavora a Napoli.
Scheda Mostra
Titolo: Ancient Freedom
Sede: MANN ( Museo Archeologico Nazionale di Napoli)
Piazza Museo, 19, 80135 Napoli
Inaugurazione: 2 marzo 2017 ore 17.30, performance ore 18.30
Evento in collaborazione con Artstudio '93
Allestimento: Marco Papa
Degustazione a cura di Viticoltori De Conciliis e Cuoche in giro chef at home
Date: 3 Marzo- 3 Aprile
Orari: dal lunedì alla domenica dalle ore 09.00 alle ore 19.30
( Chiuso il Martedì)
Ingresso: Libero per l’inaugurazione della performance
Ufficio Stampa: AnnaChiara Della Corte
a.chiaradellacorte@gmail.com
333 8650479
02
marzo 2017
Nicca Iovinella – Ancient Freedom
Dal 02 marzo al 03 aprile 2017
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
MANN – MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Biglietti
per l’inaugurazione della performance
Orario di apertura
dal lunedì alla domenica dalle ore 09.00 alle ore 19.30 (Chiuso il Martedì)
Vernissage
2 Marzo 2017, ore 17.30 - performance ore 18.30
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