Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Nicholas Polari – Dragon
Polari, dal primo incontro con spazioSERRA, ha subito ricondotto la sua struttura architettonica a quella dell’abitacolo della macchina da corsa. In Dragon la macchina da corsa viene assimilata a un drago, e pilota e navigatore a un cavaliere e un indovino.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dragon è la mostra site-specific di Nicholas Polari proposta all’interno di un postoIMPOSSIBILE, la stagione espositiva di spazioSERRA in cui l* artist* selezionat* astraggono la propria esperienza artistica da uno spazio fisico a un “altrove” incollocabile, attraverso un dialogo continuo tra interno/interiore ed esterno/esteriore. La mostra è visibile da mercoledì 25 gennaio a mercoledì 1 marzo 2023 presso la stazione Lancetti del Passante ferroviario di Milano.
Nel rally, disciplina automobilistica che prevede di gareggiare su strade pubbliche chiuse al traffico, il pilota si serve di un copilota, detto “navigatore”, che ha il compito di anticipare al pilota la strada che stanno percorrendo: in questo modo l’auto avanza il più velocemente possibile.
La relazione che si instaura tra pilota e navigatore è di grande intensità, fiducia, confidenza e dedizione. Pilota e navigatore comunicano attraverso le note, indicazioni stringate e quasi indecifrabili, composte da numeri, congiunzioni e singole parole, che descrivono le azioni da mettere in atto, nel tentativo spasmodico di anticipare il futuro.
Polari, dal primo incontro con spazioSERRA, ha subito ricondotto la sua struttura architettonica a quella dell’abitacolo della macchina da corsa, ambiente in cui, come in una stazione ferroviaria, si susseguono dinamiche, fughe e interazioni, che danno vita a flussi di passaggio e scambio. In Dragon la macchina da corsa viene assimilata a un drago, e pilota e navigatore a un cavaliere e un indovino.
spazioSERRA è percorso lungo i lati da strutture allungate che formano uno stargate, un portale futuristico che attraversa tempo e spazio e che riporta simboli e parole riconducibili alle note del rally. Le note, risultato della mappatura di spazioSERRA e della stazione Lancetti, riportano una serie di vocaboli dal carattere empatico, che rendono più umano il dialogo tra pilota e navigatore, il cui rapporto è imprescindibile per vincere e sopravvivere alla corsa. Su uno schermo scorrono filmati derivanti da corse rallistiche realizzati da cameracar, intervallati da frame in cui il drago si prepara alla corsa, verso la quale nutre un desiderio incontrollabile, così come cavaliere e indovino, spinti a creare un nuovo linguaggio pur di primeggiare.
Scrive Ilaria Leonetti nel testo critico che accompagna la mostra: “Ho chiesto al cavaliere perché corre e mi ha risposto che non lo sa. Dice che forse corre per non pensare. Quando corre non sente più nulla. Non sente la fame, la sete, la paura e l’angoscia del futuro. Quando corre non esiste niente oltre alla velocità. Non esiste niente oltre al sudore sulle sue tempie e il fiato che aumenta e il cuore che batte sempre più veloce. Non c’è tempo per capire, non c’è tempo per parlare, devi solo correre e non schiantarti”. In Dragon pilota e navigatore coinvolgono il pubblico in una corsa collettiva, mostrando tutto ciò che sono disposti a fare pur di andare più veloce di tutti, arrivando a predire il futuro per raggiungere tale scopo. La corsa riflette le peculiarità delle interazioni umane riguardanti il vivere comune, la rincorsa alla realizzazione, la dipendenza umana, la forza d’azione: aspirazioni che vengono esagerate ed estremizzate sino a diventare sfuggenti e pericolose.
Nel rally, disciplina automobilistica che prevede di gareggiare su strade pubbliche chiuse al traffico, il pilota si serve di un copilota, detto “navigatore”, che ha il compito di anticipare al pilota la strada che stanno percorrendo: in questo modo l’auto avanza il più velocemente possibile.
La relazione che si instaura tra pilota e navigatore è di grande intensità, fiducia, confidenza e dedizione. Pilota e navigatore comunicano attraverso le note, indicazioni stringate e quasi indecifrabili, composte da numeri, congiunzioni e singole parole, che descrivono le azioni da mettere in atto, nel tentativo spasmodico di anticipare il futuro.
Polari, dal primo incontro con spazioSERRA, ha subito ricondotto la sua struttura architettonica a quella dell’abitacolo della macchina da corsa, ambiente in cui, come in una stazione ferroviaria, si susseguono dinamiche, fughe e interazioni, che danno vita a flussi di passaggio e scambio. In Dragon la macchina da corsa viene assimilata a un drago, e pilota e navigatore a un cavaliere e un indovino.
spazioSERRA è percorso lungo i lati da strutture allungate che formano uno stargate, un portale futuristico che attraversa tempo e spazio e che riporta simboli e parole riconducibili alle note del rally. Le note, risultato della mappatura di spazioSERRA e della stazione Lancetti, riportano una serie di vocaboli dal carattere empatico, che rendono più umano il dialogo tra pilota e navigatore, il cui rapporto è imprescindibile per vincere e sopravvivere alla corsa. Su uno schermo scorrono filmati derivanti da corse rallistiche realizzati da cameracar, intervallati da frame in cui il drago si prepara alla corsa, verso la quale nutre un desiderio incontrollabile, così come cavaliere e indovino, spinti a creare un nuovo linguaggio pur di primeggiare.
Scrive Ilaria Leonetti nel testo critico che accompagna la mostra: “Ho chiesto al cavaliere perché corre e mi ha risposto che non lo sa. Dice che forse corre per non pensare. Quando corre non sente più nulla. Non sente la fame, la sete, la paura e l’angoscia del futuro. Quando corre non esiste niente oltre alla velocità. Non esiste niente oltre al sudore sulle sue tempie e il fiato che aumenta e il cuore che batte sempre più veloce. Non c’è tempo per capire, non c’è tempo per parlare, devi solo correre e non schiantarti”. In Dragon pilota e navigatore coinvolgono il pubblico in una corsa collettiva, mostrando tutto ciò che sono disposti a fare pur di andare più veloce di tutti, arrivando a predire il futuro per raggiungere tale scopo. La corsa riflette le peculiarità delle interazioni umane riguardanti il vivere comune, la rincorsa alla realizzazione, la dipendenza umana, la forza d’azione: aspirazioni che vengono esagerate ed estremizzate sino a diventare sfuggenti e pericolose.
25
gennaio 2023
Nicholas Polari – Dragon
Dal 25 gennaio al primo marzo 2023
arte contemporanea
personale
personale
Location
SPAZIO SERRA – STAZIONE LANCETTI
Milano, Stazione Lancetti, (Milano)
Milano, Stazione Lancetti, (Milano)
Orario di apertura
06.00 - 24.00
Vernissage
25 Gennaio 2023, 19.00
Sito web
Autore
Autore testo critico