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Nicola Andreace – I Mestieri. Dalla poetica alla denuncia
Con una tematica affascinante sul piano della rievocazione antropologica ma allo stesso tempo elemento di denuncia, la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Villa Castelli (Br), ospita la personale dell’artista massafrese
Comunicato stampa
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Con una tematica affascinante sul piano della rievocazione antropologica ma allo stesso tempo elemento di denuncia, la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Villa Castelli (Br), ospita la personale dell’artista massafrese, Nicola Andreace. Il titolo della mostra: “I mestieri. Dalla poetica alla denuncia”, vuole porre in luce un bagaglio di cultura e di civiltà che sta sparendo, od è già scomparso in parte, e che si vuole restituire alla memoria delle nuove generazioni. Dunque, una ricerca che focalizza l’attenzione su problematiche di una attualità viva, in qualche caso anche pressante. Ed è l’obiettivo che ha spinto l’Amministrazione del Comune di Villa Castelli, un paesino a economia prevalentemente agricola del territorio brindisino, guidata dal Sindaco Avv. Francesco Nigro, con l’Assessore alla Cultura, Rocco Alò, a sponsorizzare una mostra di così alto impegno culturale e sociale. La curatela della mostra è stata affidata ad Angelo Lippo, che segue costantemente ed attentamente l’attività di Nicola Andreace , sviluppando su di essa, nell’arco dei decenni, una nutrita e capillare bibliografia critica.
Nella nota introduttiva, il curatore spiega così il perché della mostra: “L’intensità poetica da cui parte tutto l’impianto narrativo di Andreace è fondamentalmente di natura antropologica, di introduzione alla conoscenza delle cose di un tempo, di un memorabile tracciato scandito attraverso una miriade di segnali diversificati e diversificanti”.
In catalogo altri cenni a firma di autorevoli storici e critici d’arte, come Giorgio Di Genova ( “Nicola Andreace pratica temi sociali, in tecniche miste di forte stilizzazione grafica”), Pietro Marino (“La presenza umana è incapsulata nel paesaggio della tecnica”), Arturo Carlo Quintavalle (“La cultura espressiva di Andreace…non è mai dimentica della cultura della storia e della cultura della propria terra”), Dante Maffia (“E’ un espressionismo che oltre ad essere popolare, è magnogreco”), Raffaele Nigro (“Nell’insistenza sui volti e su un panorama antropologico c’è l’espressione di un orgoglio, l’appartenenza ad un mondo e ad una civiltà antichi”), Carmela Melania Longo (“E’ la forza incondizionata di continuare a professare la presenza umana nella caotica dimensione della civiltà tecnologica a sprigionarsi fervida in queste creazioni di Nicola Andreace, dove è evidente un soffio di lirismo ed una necessaria volontà sociologica”).
A seguire, nell’aula consiliare del Comune, dopo l’inaugurazione della mostra, fissata per le 17,30 di sabato 16 dicembre 2006, concluderà la serata culturale il concerto di chitarra classica I colori della musica del Maestro Marco Vinicio Carnicelli.
Nei giorni d’apertura della mostra, l’Assessorato alla Cultura attiverà una serie di visite con le scolaresche, per incontrare l’Artista Nicola Andreace, e dialogare con lui sulle opere in esposizione.
Nella nota introduttiva, il curatore spiega così il perché della mostra: “L’intensità poetica da cui parte tutto l’impianto narrativo di Andreace è fondamentalmente di natura antropologica, di introduzione alla conoscenza delle cose di un tempo, di un memorabile tracciato scandito attraverso una miriade di segnali diversificati e diversificanti”.
In catalogo altri cenni a firma di autorevoli storici e critici d’arte, come Giorgio Di Genova ( “Nicola Andreace pratica temi sociali, in tecniche miste di forte stilizzazione grafica”), Pietro Marino (“La presenza umana è incapsulata nel paesaggio della tecnica”), Arturo Carlo Quintavalle (“La cultura espressiva di Andreace…non è mai dimentica della cultura della storia e della cultura della propria terra”), Dante Maffia (“E’ un espressionismo che oltre ad essere popolare, è magnogreco”), Raffaele Nigro (“Nell’insistenza sui volti e su un panorama antropologico c’è l’espressione di un orgoglio, l’appartenenza ad un mondo e ad una civiltà antichi”), Carmela Melania Longo (“E’ la forza incondizionata di continuare a professare la presenza umana nella caotica dimensione della civiltà tecnologica a sprigionarsi fervida in queste creazioni di Nicola Andreace, dove è evidente un soffio di lirismo ed una necessaria volontà sociologica”).
A seguire, nell’aula consiliare del Comune, dopo l’inaugurazione della mostra, fissata per le 17,30 di sabato 16 dicembre 2006, concluderà la serata culturale il concerto di chitarra classica I colori della musica del Maestro Marco Vinicio Carnicelli.
Nei giorni d’apertura della mostra, l’Assessorato alla Cultura attiverà una serie di visite con le scolaresche, per incontrare l’Artista Nicola Andreace, e dialogare con lui sulle opere in esposizione.
16
dicembre 2006
Nicola Andreace – I Mestieri. Dalla poetica alla denuncia
Dal 16 dicembre 2006 al 30 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA CIVICA D’ARTE CONTEMPORANEA
Villa Castelli, Largo Chiesa Vecchia, (Brindisi)
Villa Castelli, Largo Chiesa Vecchia, (Brindisi)
Orario di apertura
17-20
Vernissage
16 Dicembre 2006, ore 17,30
Autore
Curatore