Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Nicola Bettale – Sub-Acquea
personale del giovane fotografo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da sempre ho pensato che nella maggior parte dei casi le persone che abitano questo mondo siano dominate da un grande senso di incalcolabile superficialità.
Un esempio evidente è dato dalla televisione, un mezzo che oggi giorno ci offre per lo più spazzatura in ogni sua sfaccettatura, proponendo trasmissioni in cui coppie inconcepibili si fidanzano al momento, una specie di “fast food” dell’amore, oppure il famosissimo “Grande Fratello” in cui persone sono letteralmente e volutamente imprigionate in una casa a “marcire” per mesi interi.
Potrei continuare all’infinito per arrivare a citare problematiche che vanno ben oltre i programmi che ci offre il tubo catodico. Una situazione catastrofica di livello mondiale, che rischia di collassare su se stessa e lasciare davvero un vuoto incolmabile nell’animo di ogni singolo individuo.
Tutto ciò ci porta a chiedere chi siamo? Dove arriveremo? Quesiti pesanti come macigni che secondo un mio stretto parere solo (personaggi) persone dotate di una particolare sensibilità, in questo caso poeti, letterati, musicisti, artisti, e così via, riescono o riusciranno a contemplarli e mostrarceli nella loro completa nudità.
Fortunatamente il nostro Bel Paese è ricco di personalità simili e tra queste spicca sicuramente il giovane fotografo Nicola Bettale.
Nasce nel 1978 a Schio nella provincia di Vicenza, sin da subito mostra interesse per l’arte soprattutto per la fotografia, capisce che questa sarà la sua strada e inizia una serie di sperimentazioni caratterizzate da un’innovativa originalità sia dal punto di vista estetico e concettuale. In questa esposizione veronese ci presenta una serie di fotografie tratte da un suo recente ciclo dal titolo Sub Acquea. Si tratta per lo più di curiosi ritratti close - up di bottiglie di plastica. Molti degli spettatori senz’altro si ritroveranno in una situazione di smarrimento e si chiederanno cosa ci sarà di così effimero in quei oggetti di uso quotidiano? Ebbene, la risposta non è così semplice e per comprendere il significato reale della sua poetica bisogna riflettere ampiamente con un notevole impegno. In questi foto - mosaici, così oserei definirli, si racchiudono intime considerazioni e pensieri che l’artista veneto ha voluto far emergere circa l’ intera umanità e le tristi situazioni che essa ha generato nel tempo. Raccoglie in scatti di sublime livello estetico, ciò che non funziona nella nostra società contemporanea. Non lo fa attraverso scatti di cronaca ritraendo eventi “in diretta” ma lo realizza tramite oggetti molte volte banali che passano tra le nostre mani. Questa è la vera e grande forza di Bettale; cioè trasformare l’oggetto in soggetto e tramite questa metamorfosi, esprimere un concetto difficoltoso e di estrema profondità.
Non vuole alzare inutili polveroni, non ama la forte provocazione, cerca solamente di farci riflettere e allo stesso tempo comprendere che è necessaria una decisa e approfondita analisi su come agiamo quotidianamente.
Tutto questo è leggibile nelle sue fotografie; la frammentazione, la ripresa di una singola parte dell’oggetto/soggetto, l’astrazione che molte volte cerca di arrivare alla sua esasperazione, il senso di infinito di una goccia pronta a dissolversi nel nulla.
Questo è Nicola Bettale, un artista capace di urlare restando in silenzio, un uomo in grado di indagare la realtà e di superarla attraverso uno scatto nato dall’anima.
dario lanzetta
www.dariolanzetta.it
Un esempio evidente è dato dalla televisione, un mezzo che oggi giorno ci offre per lo più spazzatura in ogni sua sfaccettatura, proponendo trasmissioni in cui coppie inconcepibili si fidanzano al momento, una specie di “fast food” dell’amore, oppure il famosissimo “Grande Fratello” in cui persone sono letteralmente e volutamente imprigionate in una casa a “marcire” per mesi interi.
Potrei continuare all’infinito per arrivare a citare problematiche che vanno ben oltre i programmi che ci offre il tubo catodico. Una situazione catastrofica di livello mondiale, che rischia di collassare su se stessa e lasciare davvero un vuoto incolmabile nell’animo di ogni singolo individuo.
Tutto ciò ci porta a chiedere chi siamo? Dove arriveremo? Quesiti pesanti come macigni che secondo un mio stretto parere solo (personaggi) persone dotate di una particolare sensibilità, in questo caso poeti, letterati, musicisti, artisti, e così via, riescono o riusciranno a contemplarli e mostrarceli nella loro completa nudità.
Fortunatamente il nostro Bel Paese è ricco di personalità simili e tra queste spicca sicuramente il giovane fotografo Nicola Bettale.
Nasce nel 1978 a Schio nella provincia di Vicenza, sin da subito mostra interesse per l’arte soprattutto per la fotografia, capisce che questa sarà la sua strada e inizia una serie di sperimentazioni caratterizzate da un’innovativa originalità sia dal punto di vista estetico e concettuale. In questa esposizione veronese ci presenta una serie di fotografie tratte da un suo recente ciclo dal titolo Sub Acquea. Si tratta per lo più di curiosi ritratti close - up di bottiglie di plastica. Molti degli spettatori senz’altro si ritroveranno in una situazione di smarrimento e si chiederanno cosa ci sarà di così effimero in quei oggetti di uso quotidiano? Ebbene, la risposta non è così semplice e per comprendere il significato reale della sua poetica bisogna riflettere ampiamente con un notevole impegno. In questi foto - mosaici, così oserei definirli, si racchiudono intime considerazioni e pensieri che l’artista veneto ha voluto far emergere circa l’ intera umanità e le tristi situazioni che essa ha generato nel tempo. Raccoglie in scatti di sublime livello estetico, ciò che non funziona nella nostra società contemporanea. Non lo fa attraverso scatti di cronaca ritraendo eventi “in diretta” ma lo realizza tramite oggetti molte volte banali che passano tra le nostre mani. Questa è la vera e grande forza di Bettale; cioè trasformare l’oggetto in soggetto e tramite questa metamorfosi, esprimere un concetto difficoltoso e di estrema profondità.
Non vuole alzare inutili polveroni, non ama la forte provocazione, cerca solamente di farci riflettere e allo stesso tempo comprendere che è necessaria una decisa e approfondita analisi su come agiamo quotidianamente.
Tutto questo è leggibile nelle sue fotografie; la frammentazione, la ripresa di una singola parte dell’oggetto/soggetto, l’astrazione che molte volte cerca di arrivare alla sua esasperazione, il senso di infinito di una goccia pronta a dissolversi nel nulla.
Questo è Nicola Bettale, un artista capace di urlare restando in silenzio, un uomo in grado di indagare la realtà e di superarla attraverso uno scatto nato dall’anima.
dario lanzetta
www.dariolanzetta.it
01
dicembre 2006
Nicola Bettale – Sub-Acquea
Dal primo al 21 dicembre 2006
fotografia
Location
DEKAMER DINNER CAFE’
Verona, Vicolo Listone, 13, (Verona)
Verona, Vicolo Listone, 13, (Verona)
Orario di apertura
da Mercoledì alla Domenica dalle ore 18:00 alle 02:00
Vernissage
1 Dicembre 2006, ore 21
Autore
Curatore