Nicola Bolla (Saluzzo TO, 1963) oltre ad aver acquisito una certa notorietà nel panorama italiano, attraverso le collettive e le personali a cui ha partecipato a partire dal 1986, è riuscito nel corso degli anni a farsi notare anche oltreoceano, ricordiamo infatti le due mostre monografiche presentate nel 2000 e nel 2002 alla Nohra Haime Gallery di New York .
Spaziando dalla pittura alla scultura all’installazione riesce a far rivivere attraverso le sue opere delle atmosfere particolarmente suggestive frutto di una fervida dimensione immaginativa. Dotato di una sorprendente capacità intuitiva nella ricerca di materiali adatti alla realizzazione dei suoi “sogni” riesce a convogliare, attraverso una progettazione meticolosa, ciò che nasce nel suo intimo spazio mentale in opere di estrema raffinatezza.

L’atto creativo nasce da una vera e propria imposizione sulla realtà circostante della sua “vocazione da collezionista”, un amante delle “cose belle” che imponendo drasticamente la propria estetica crea ciò che vuole vedere e possedere. Una condizione privilegiata quella di artista/collezionista che lo porta ad una continua ricerca di nuovi materiali e soggetti da sottoporre alla dittatura della sua creatività.
Tutto ciò dà vita ad una sorta di Wunderkammer immaginaria fatta di armi e scimitarre dipinte, elementi natura che si cristallizzano nel bronzo, meduse di pirex soffiato ed olio. Nella stessa stanza delle meraviglie si possono ammirare struzzi e pappagalli a dimensioni naturali in cui le carte da gioco accostate a seconda dell’ intensità dei colori e dei semi danno vita al piume.
Per la mostra personale alla Galleria Alidoro verranno presentati alcuni lavori provenienti dalla serie Vanitas: una cascata di cristalli Swaroskj® dedicata ad una Pesaro scintillante e glamour. Piccoli brillanti pazientemente incastonati uno ad uno su una struttura metallica danno vita ad un bestiario ideale dove gli animali cedono le loro pellicce per rivestirsi di luce. Una pantera
scintillante a dimensioni naturali distesa al centro della galleria smette di far paura e invoglia a farsi guardare e toccare come una serie di teschi, antichi “memento mori”, appesi alle pareti perdono l’aria austera diventando splendide ed eleganti sculture.
La cascata non poteva tralasciare le vetrine del centro dove verranno posizionate alcune sculture e l’ Opera Buffa , locale trend, che si trasformerà in una galleria di specchi e cristalli.