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Nicola Del Basso
Con Nicola Del Basso si riscopre il fascino della pittura figurativa e la possibilità dell’arte classica di rinnovarsi senza venir meno ai suoi crismi, a conferma che ogni espressione può definirsi realmente moderna solo quando possiede radici antiche.
Comunicato stampa
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Con Nicola Del Basso si riscopre il fascino della pittura figurativa e la possibilità dell’arte classica di rinnovarsi senza venir meno ai suoi crismi, a conferma che ogni espressione può definirsi realmente moderna solo quando possiede radici antiche. L’artista associa ad una tecnica eccellente, una profonda conoscenza della storia dell’arte che gli consente anche di fissare quei precisi riferimenti pittorici entro i quali muovere il suo personale percorso stilistico, arricchito di elementi oggettivi chiaramente riconducibili alla nostra epoca e in alcuni casi allo stesso ambiente partenopeo.
La mistura classico-moderno risulta particolarmente evidente nei nudi femminili nei quali le figure sono calate in degli scenari interni che richiamano l’arte dell’ottocento, ma presentano canoni estetici decisamente attuali. Allo stesso modo in altre opere è la modernità dei complementi delle figure femminili a sovrapporsi ad ambienti, questa volta anche esterni, di tipo classico senza mai tuttavia giungere ad un contrasto troppo netto.
La scelta si ripete anche in un’opera di vedutismo urbano riconducibile, per ambientazione e tonalità, alla pittura napoletana di fine diciannovesimo secolo, ma nella quale fanno la loro comparsa anche alcuni mezzi meccanici quasi a creare un ideale continuum stilistico tra passato e presente.
Il pittore è dotato di un tocco molto versatile che si adatta perfettamente all’oggetto di raffigurazione e ai suoi dettagli: la pennellata è leggera per le opere a carattere più romantico, come per gli stessi nudi femminili, ma diventa più intensa per i lavori di più forte impronta espressiva. Molto suggestivo l’effetto di deintonacato che l’artista impiega in alcune opere dai contenuti classici dove apporti di strati difformi di pigmento sul piano pittorico prevalente accrescono quell’atmosfera d’antico che caratterizza i dipinti.
Versatile Nicola Del Basso appare anche nel gioco delle luci con chiaroscuri di derivazione caravaggesca per quelle opere di più forte tensione drammatica, mentre i dipinti di timbro più tenue presentano la luminosità en plein air tipica dell’impressionismo.
La sua cifra artistica raggiunge punte eccellenti e caratterizzanti nella raffigurazione dei volti sia quando sono rappresentati nel contesto di una più ampia scena pittorica, sia quando il volto diventa l’assoluto protagonista di una sua opera. Se sotto il profilo tecnico denotano una grande maestria nel disegno, sotto l’aspetto espressivo quei volti aprono un capitolo forse non ancora del tutto esplorato dell’arte di Del Basso ma di straordinario interesse semantico. In essi sono concentrati tutta la sensibilità e la cultura artistica di un artista che attraverso la rappresentazione delle sue figure apre la sua pittura ad una nuova dimensione storico-narrativa. Quei volti divengono allora il racconto di un’epoca, come di una situazione, in qualche caso persino di una terra, la sua terra, come si evidenzia attraverso i lineamenti dei personaggi raffigurati, a volte evocanti la pittura napoletana di fine ‘800, altre volte palesemente contemporanei. Sono visi che narrano un vissuto, un sentimento, un tempo che è stato o un tempo da venire, esperienze che ne delineano i tratti e vi rispecchiano l’animo
La mistura classico-moderno risulta particolarmente evidente nei nudi femminili nei quali le figure sono calate in degli scenari interni che richiamano l’arte dell’ottocento, ma presentano canoni estetici decisamente attuali. Allo stesso modo in altre opere è la modernità dei complementi delle figure femminili a sovrapporsi ad ambienti, questa volta anche esterni, di tipo classico senza mai tuttavia giungere ad un contrasto troppo netto.
La scelta si ripete anche in un’opera di vedutismo urbano riconducibile, per ambientazione e tonalità, alla pittura napoletana di fine diciannovesimo secolo, ma nella quale fanno la loro comparsa anche alcuni mezzi meccanici quasi a creare un ideale continuum stilistico tra passato e presente.
Il pittore è dotato di un tocco molto versatile che si adatta perfettamente all’oggetto di raffigurazione e ai suoi dettagli: la pennellata è leggera per le opere a carattere più romantico, come per gli stessi nudi femminili, ma diventa più intensa per i lavori di più forte impronta espressiva. Molto suggestivo l’effetto di deintonacato che l’artista impiega in alcune opere dai contenuti classici dove apporti di strati difformi di pigmento sul piano pittorico prevalente accrescono quell’atmosfera d’antico che caratterizza i dipinti.
Versatile Nicola Del Basso appare anche nel gioco delle luci con chiaroscuri di derivazione caravaggesca per quelle opere di più forte tensione drammatica, mentre i dipinti di timbro più tenue presentano la luminosità en plein air tipica dell’impressionismo.
La sua cifra artistica raggiunge punte eccellenti e caratterizzanti nella raffigurazione dei volti sia quando sono rappresentati nel contesto di una più ampia scena pittorica, sia quando il volto diventa l’assoluto protagonista di una sua opera. Se sotto il profilo tecnico denotano una grande maestria nel disegno, sotto l’aspetto espressivo quei volti aprono un capitolo forse non ancora del tutto esplorato dell’arte di Del Basso ma di straordinario interesse semantico. In essi sono concentrati tutta la sensibilità e la cultura artistica di un artista che attraverso la rappresentazione delle sue figure apre la sua pittura ad una nuova dimensione storico-narrativa. Quei volti divengono allora il racconto di un’epoca, come di una situazione, in qualche caso persino di una terra, la sua terra, come si evidenzia attraverso i lineamenti dei personaggi raffigurati, a volte evocanti la pittura napoletana di fine ‘800, altre volte palesemente contemporanei. Sono visi che narrano un vissuto, un sentimento, un tempo che è stato o un tempo da venire, esperienze che ne delineano i tratti e vi rispecchiano l’animo
20
febbraio 2011
Nicola Del Basso
Dal 20 febbraio al primo marzo 2011
arte contemporanea
Location
GAMEN
Napoli, Via Pontenuovo, 26, (Napoli)
Napoli, Via Pontenuovo, 26, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle ore 16,30 alle 19,00
Vernissage
20 Febbraio 2011, ore 10.30
Autore