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Nicola Del Vigo
Le persone, i volti, gli sguardi, ingigantiti mediante il plotter, ci attraversano in un istante di un’approssimabile momento invertendo la polarità quadro-fruitore e spostando le lancette del confronto in un continuo presente, innescando un feed back involontario nello spettatore
Comunicato stampa
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Bzf ospita nel suo spazio bar 8 opere dell’artista Nicola Del Vigo.
Le persone, i volti, gli sguardi, ingigantiti mediante il plotter, ci attraversano in un istante di un'approssimabile momento invertendo la polarità quadro-fruitore e spostando le lancette del confronto in un continuo presente, innescando un feed back involontario nello spettatore capace di scioglierlo dalla passività e dall'indifferenza di fronte l'opera d'arte.
Quella che a prima vista appare come una possibile spersonalizzazione insita nell'uso di questo procedimento di ingrandimento trascende una pittura semplicemente "tattile" in un'impatto sensoriale straordinario, dove ogni singolo tratto erompe oltre i propri limiti fisici e quindi semantici mentre il processo di sovrapittura rafforza l'espressività del colore e l'inspessimento della materia, l'uso della luce risorgono un'emotività tangibile, una presenza indiscutibilmente reale e per questo quasi scomoda. Questo big bang istintivo è lo specchio in cui si riflette la sensualità che percorre come una vena sotterranea tutta la pittura di Del Vigo, una carica erotica palpabile eppure inafferrabile, simbolizzata in parte anche attraverso l'efebismo quasi congenito dei suoi soggetti, elemento questo capace già di per sé di dilatare o meglio di sciogliere le "certezze" dello spettatore e trascinarlo in un'insicurezza a sua volta creativa.
Le persone, i volti, gli sguardi, ingigantiti mediante il plotter, ci attraversano in un istante di un'approssimabile momento invertendo la polarità quadro-fruitore e spostando le lancette del confronto in un continuo presente, innescando un feed back involontario nello spettatore capace di scioglierlo dalla passività e dall'indifferenza di fronte l'opera d'arte.
Quella che a prima vista appare come una possibile spersonalizzazione insita nell'uso di questo procedimento di ingrandimento trascende una pittura semplicemente "tattile" in un'impatto sensoriale straordinario, dove ogni singolo tratto erompe oltre i propri limiti fisici e quindi semantici mentre il processo di sovrapittura rafforza l'espressività del colore e l'inspessimento della materia, l'uso della luce risorgono un'emotività tangibile, una presenza indiscutibilmente reale e per questo quasi scomoda. Questo big bang istintivo è lo specchio in cui si riflette la sensualità che percorre come una vena sotterranea tutta la pittura di Del Vigo, una carica erotica palpabile eppure inafferrabile, simbolizzata in parte anche attraverso l'efebismo quasi congenito dei suoi soggetti, elemento questo capace già di per sé di dilatare o meglio di sciogliere le "certezze" dello spettatore e trascinarlo in un'insicurezza a sua volta creativa.
16
novembre 2004
Nicola Del Vigo
Dal 16 al 28 novembre 2004
arte contemporanea
Location
BZF
Firenze, Via Panicale, 61R, (Firenze)
Firenze, Via Panicale, 61R, (Firenze)
Vernissage
16 Novembre 2004, 0re 18:00